mercoledì 11 marzo 2009

Doppio avvitamento carpiato: peccato non ci fosse un palo...


Raramente mi lascio trasportare dalla politica italiana. La delusione e il realismo su una situazione degenere mi hanno reso indifferente allo scandalo quotidiano e vivere all'estero è un toccasana, perchè le miserie arrivano solo quando sono molto grandi. In questo senso, molto meglio: goccia a goccia si scava anche la roccia, e la mia non la vorrei rendere troppo sdrucciolevole!

Tuttavia stasera ero a tavola e tra un boccone e l'altro del pesce bollito, neanche a farlo apposta, ecco una faccia un pò ittica apparire seria e compunta... Generalmente, a parte il Presidente del Consiglio, pochi volti mi innervosiscono. Forse un pò il Guercio (Ministro delle Comunicazioni io credo...) per la sua arrogante spocchia e per il suo atteggiamento scostumato e denigratorio mi abbruna un pò... Ma Capezzone, portavoce del governo e del popolo della semi-libertà, mi scatena una ira irrefrenabile. Come può questa faccia lessa che prima fingeva di essere radicale, ora invece simulare un'ansia di governo elitario e una profonda compenetrazione nella battaglia contro il testamento biologico e quant'altro, senza scomporsi di un millimetro? Non è che uno un giorno si sveglia e rivede al 100% le sue posizioni sugli argomenti che prima portava avanti! E' la voglia di avere uno stipendio di lusso da parlamentare, il desiderio di potersi permettere di non avere alcun rimorso di coscienza perchè anche quella si è liofilizzata come l'espressione del volto... Ancora una volta la politica di oggi mostra la sua degenerazione: mettersi a fare delle battaglie lascia il tempo che trova, ma è solo un mezzo per poter arrivare ai disonori della cronaca su qualche palchetto di periferia e poi godersi i soldi nella pacchia del far null'altro che apparire in tv e riempirsi la bocca delle parole discese da Arcore... D'altronde anche dall'altro lato, l'esempio che mi tocca più da vicino è quello della Francescato, che dopo aver fatto il presidente del WWF per anni, andò a dirigere i Verdi... Riprova del percorso di chi non si mette al servizio della politica, ma mette la politica al proprio servizio per raggiungere un ambizioso traguardo di benessere personale...

Su tutti mi restano in mente i tuffi carpiati con doppio avvitamento di quel Mastella che pure sembra riuscire a sopravvivere a ogni cataclisma... Sarà che venendo da un paese che si chiama Ceppaloni, le ceppe grosse riesce normalmente a scansarle bene... Però un tuffo a candela su un palo una volta pure gli capiterà, perchè la storia ha corsi e ricorsi, e il tempo fa giustizia di tutti. Aspettando il tuffo sbagliato del presidente, resta il triste spettacolo del sincronizzato dissonante dei suoi scagnozzi...

3 commenti:

Angelo ha detto...

Il partito radicele dev'essere una fucina di banderuole...anche rut(t)elli, il nostro cicciobello della politica, si è formato nelle fila radicali...poi ha capito che basta leccare un po' dalle parti del vaticANO per ottenere quello che vuole.

Che ci vuoi fare...miserie itaGliane, che per fortuna qui arrivano attutite.

Andrea B ha detto...

Però Pannella mi resta incontrastato re del digiuno: nessuno dei fuoriusciti è mai riuscito a togliergli questo primato. A loro invece piaceva mangiare e ingrassare, e ci sono riusciti bene con i soldi dei contribuenti e non versando alcun contributo loro...

Mario ha detto...

La fortuna del vivere fuori dai confini dell'Italia è, come dice Angelo, poter filtrare e -volendo- evitare di ascoltare le squallide vicende della politica italiana (e non solo).
Per chi come il sottoscritto vive (purtroppo) ancora in questo paese degradato (per citare il titolo di un altro blog) non resta altro da fare che evitare di seguire i tg (cercando di tenersi informato tramite altri canali), illudendosi che un giorno gli Italiani si sveglino dal torpore cerebrale in cui si sono fatti gettare e si diano una mossa per cambiare qualcosa: speriamo che succeda prima che l'Italia finisca per direttissima nel wc...

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