lunedì 9 marzo 2009

Pranzo all'italiana.


Ieri è stata una giornata all'italiana in terra Svizzera. In mattinata mi sono svegliato presto nonostante la stanchezza del salone automobilistico e della giornata a contorno: per una ragione o per l'altra, evidentemente non riesco a togliermi davanti agli occhi lo stress mancato della campagna di test cancellata... Sarà forse anche che l'avevo presa sul serio, iniziando anche a fare delle flessioni sulle gambe la mattina per essere pronto agli sforzi fisici... Sono quindi andato in centro a prendere un aperitivo che ho rapidamente commutato in tè caldo visto il tempaccio schifoso con la moglie e la figlia di un amico/collega che da un pò di tempo è fuori per lavoro... Due ore di colloquio in tedesco mi hanno stremato, soprattutto con la bambina che, essendo dotata anche dei sette spiriti, ha messo a durissima prova la mia resistenza psichica...

A valle però mi aspettava un vero e proprio pranzo della domenica: pasta al forno, carne con contorno, cioccolata, caffè e ammazzacaffè, passeggiata al gelo... L'altissima qualità del cibo preparato dalle sapienti mani di una amica italiana (poteva mai essere diversamente?), mi ha messo in uno stato fluttuante... Ho scquacquerato senza ritegno nella pasta e mi sono concesso lo sfizio di salsiccia senza remore... La sera ho dovuto porre rimedio ripiegando su una pastina all'olio che più neutra non si poteva: il fisico non regge più molto bene le performance culinarie impegnative...

Mi sono venuti in mente gli anni non lontani dei pranzi della domenica, quando un bel piatto forte colmava lo stomaco e il cuore e mi portava leggero a infilarmi nel fodero per una pennica di qualche ora nel morbido piumone... Che goduria goduriosa il risveglio con la bocca un pò spastellata ma il tepore circostante... Qui non riesco a fare lo stesso, forse troppo impegnato a far sopravvivere la casa alla sua rovina oppure a cercare di vivere delle ore libere nel fine settimana! C'è da domandarsi a volte se ne valga realmente la pena. Forse come al solito, bilanciando sfiancamenti e recuperi si può essere molto sani... Ma gli svizzeri e i tedeschi facilmente polemizzerebbero che nella inattività non c'è alcun gusto, colti da quella frenetica attrazione per lo sport che li induce a sveglie all'alba per ridursi a degli stracci grazie allo sci... Vedo nei loro occhi l'orrore quando penso ad una giornata in montagna a prendere il sole, sorseggiare il vino caldo e mangiare un bratwurst. Che gusto c'è, si domandano a gran voce! E io non riesco a convincerli che lo sport della goduria e del relax ha un valore almeno quanto le loro mirabolanti imprese...

4 commenti:

il pappice ha detto...

E come darti torto? Fino a qualche anno fa anch'io vivevo le giornate, soprattutto quelle di vacanza, come l'occasione per recuperare tutta l'attivita' fisica non svolta durante il resto dell'anno. Da qualche tempo a questa parte credo fermamente che il sano ozio, di tanto in tanto, gratifichi la mente ed il corpo e ci dia la possibilita' di ricaricare le batterie senza mortificare l'intelligenza ed il dono di un fisico ancora in grado di affrontare comunque passeggiate e sci e nuoto e palestra e quant'altro...ma magari la prossima volta!
W il pisolino post prandiale, dovrebbe trovar posto nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani...

AlessandroT ha detto...

sai come la penso: L'Ozio è il padre di tutte le Virtù!

Angelo ha detto...

E meno male che Hesse era tetesko...non è forse lui che ha scritto il piacere dell'ozio?

So' teteski...e poi dalle tue pari hanno la discgrazia di essere pure svizzeri!

Andrea B ha detto...

Certo dipende anche dagli svizzeri e dai tedeschi che incontri... Ce ne è uno per esempio in ufficio che è nato bastian contrario e che fa sport per sfogare anche un pò di repressione... Per lui, sentir parlare di relax è come essere trapanato dal dentista...

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