lunedì 2 marzo 2009

Disastri remunerati...

Dovete sapere che da quando mi sono trasferito, ho partecipato al lavoro a una serie di progetti piuttosto impegnativi che generalmente hanno avuto stranamente successo. In particolare, lo scorso aprile, ho fatto parte del team di supporto tecnico per una misura da fare in uno dei nostri impianti nelle solite terre dimenticate da Dio, dagli uomini e anche dagli animali... E' stato un impegno pesante: credo di aver lavorato alcune settimane consecutive anche 70 ore, compresi i weekend. Alla fine, lo stress è stato ricompensato dal risultato che ha reso felici noi, i nostri clienti e il management tutto... Ci è uscita anche una cena e non ce ne è da lamentarsi quindi...

Però (e ci voleva perchè in un mondo perfetto la noia impera...), la medaglia ha avuto un rovescio. Di tutto l'equipaggiamento del valore di alcune centinaia di migliaia di euro, i pezzi che si sono salvati da morte violenta, precoce, definitiva e dolorosa, si sono potuti contare sulle dita di una mano. Ho trovato rotto finanche quello che non si era rotto mai in più di dieci anni di esercizio. Mi sono sorpreso a dubitare di ogni cosa che avesse fatto parte della precedente spedizione, il più delle volte scoprendo con terrore che il dubbio era ben più che legittimo...

Ogni mattina, rivedendo un pò l'inventario in prospettiva della mia capagna di test con lo stesso equipaggiamento, mi scopro a sudare freddo che qualcos'altro sia ormai peggio che in fin di vita...

Se si esclude il fatto che si è ottenuto un risultato accettabile, il disastro della missione è evidente, perchè ammucchiando tutto quello che è buono per la discarica, già avremmo riempito uno scomodo camion...

Chissà come me la caverò io in simile frangente... Forse è il caso di iniziare a pensare a una assicurazione!

2 commenti:

AlessandroT ha detto...

Io ho una specie di fede animista, credo che quando i sottocomponenti di un insieme complesso lavorano insieme, una misteriosa forza di coesione sopperisce all'usura del singolo .Ma non appena l'occhio indagatore umano inizia prove e verifiche questa forza si sfalda e l'invecchiamento è immediato. Accade lo stesso quando un uomo in salute inizia a fare degli accertamenti di routine. Se vuoi è un è una dimostrazione del principio di indeterminazione oppure in modo più intuitivo è la dimostrazione che la diagnostica che porta sfiga.

Andrea B ha detto...

Ci vedo anche io una specie di miracolosa magia in tutto ciò... Spero che la magia si ripeta anche con me!

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