martedì 3 marzo 2009

Conferenze: i pranzi buffet...


Oggi sono stato a una conferenza di aggiornamento tecnico su una serie di prodotti che spesso uso per lavoro. Pagato dall'azienda e pagata la quota di iscrizione dalla suddetta, mi ci sono accostato con una certa nonchalance di mestiere, sviluppata negli ultimi anni italiani. Sapevo esattamente cosa aspettarmi ed ero pronto a non essere nè deluso nè entusiasta...

Devo ammettere però che trattavasi della prima volta in cui mi recavo in un evento pubblico qui in Svizzera. Tutto sommato la mia fiducia di non essere stupito era mal riposta... Prima di tutto, in questa nazione ricca, l'esibizione la hanno fatta in stile americano, con siparietti semi-comici del management, riflettori, telecamere, musichette introduttive... Sembrava di stare in uno di quegli Show di Oprah o al Saturday Night Live, perchè questi si erano preparati i dialoghi e le battute e ne erano anche convinti! Siccome si parlava tedesco, tuttavia, l'effetto era per me molto attenuato dal punto di vista linguistico, mentre quello di "guarda questi scemi" era esageratamente amplificato dai volti germanici che della comicità non è che abbiano un'idea precisa: se pensiamo alla buonanima dell'ispettore Derrick...

Al di là però di questa introduzione, l'aspetto più importante per tutti i convenuti, è senz'altro il buffet... Generalmente il carattere molto umano dell'ingengere, si rivela al momento del pranzo, quando mettersi in una ordinata fila incomincia a essere un principio scricchiolante... Sorpassi azzardati e improvvisi, a volte generano non disapprovazione quanto invidia... La fame è fame e si perdona tutto, o molto... Poi c'è però la nota dolente cibo. Ci si trova di fronte a una preparazione per grossi numeri di qualità discutibile e non certo accurata. Aggravante senza attenuanti il fatto che si tratti di cuochi locali, che quando si devia dal bratwurst hanno momenti di chiaro panico... Insomma una schifezza, su cui però nessuno può fare a meno di avventarsi famelico, con occhi che schizzano dalle orbite, lingua appuntita e leggermente sbavante, forchetta impaziente... In genere il piatto risulta colmo al suo limite, e il percorso a ostacoli fino a un piano di appoggio, può produrre guasti inenarrabili... Nessuno si sogna di scansare dolci assortiti, caffè in multiple dosi e se possibile ammazzacaffè... Sulla qualità di quest'ultimo non mi dilungherò, perchè la brodaglia estera è sempre indegna di molte parole...

Ebbene il devastante risultato del pranzo buffet è che nel pomeriggio la partecipazione ai seminari assume un rilassato aspetto festaiolo... I più sensibili alle lusinghe del cibo cadono in un'ovvia catalessi con occhio vitreo e altri in un imbarazzante immobilismo tipico della fase REM... Per la maggior parte, la gratuità dell'offerta di cibo supera ogni remora di gusto, e lo stomaco colmo assorbe ogni possibile residuo di sangue...

Mi resta un bel momento: la scoperta che mi hanno dato una usb da 2GB... La ricchezza non si vede dal buffet!

1 commento:

Angelo ha detto...

L'ho sempre detto io...alle conferenze (universitarie nel mio caso) si va per un motivo solo: il viaggio, di solito in lochesciòn niente male ed i buffet. Si..sono due, come i chili/buffet che si mettono su.

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