sabato 6 novembre 2010

Lo spirito di Internet


Mi sta venendo ultimamente il dubbio che lo spirito di internet si stia perdendo o sostanzialmente sia mutato profondamente, contaminato da interessi, soldi e cattivi maestri...

La rete è di tutti e di nessuno. E' sempre stata un po' anarchica e aperta alle opinioni. E' una inesauribile fonte di sapere più o meno utile e veritiero. Ma generalmente contribuisce a distribuire informazioni. E questo è sempre stato il suo punto forte e la sua filosofia vincente. In una guerra spietata all'aiuto reciproco in caso di problemi informatici e non, nacquero per esempio i forum, figli diretti dei gruppi di discussione di Usenet. Si andava lì con buona volontà, acquisendo informazioni e condividendone altre senza fini di lucro, ma con spirito comunitario. C'era chi chiedeva, chi rispondeva. E il motivo per impegnarsi in una risposta era per imparare a propria volta a fare una cosa nuova.

Tecnologicamente Internet è stata ed è ancora un mezzo di crescita della sapienza mondiale. Lontani anni luce dalla scienza che esibire le proprie intuizioni e proposte solo in alcune sedi, è possibile oggi condividere dei risultati e delle scoperte senza dover andare neanche in una biblioteca. Questo fa impennare la capacità creativa, ovviamente insieme ad una selvaggia competizione all'invenzione...

Generalmente questo è produttivo. Ma adesso sempre più sono colto dalla sensazione che un demone malato si sia impadronito di noi. Percorriamo queste autostrade informatiche senza una meta, spesso senza sapere perchè. Siamo attratti da infiniti negozi che offrono cose meravigliose quanto inutili. E in questo correre da un posto all'altro, sempre più spesso come nella vita quotidiana, non lasciamo spazio da dedicare a imparare condividendo informazioni. Non mi assolvo. Sono responsabile quanto gli altri. Ma cerco un'ipotesi non per tornare indietro, ma per dare una missione a mezzi potenti come potrebbe essere Facebook. Esso ha creato una società virtuale completamente collegata, e non c'è da discuterlo. Ma cosa produce di converso? Non potrebbe scemare l'aspetto semplicemente ludico e prendere piede quello di sostegno a cause importanti? Servirebbe una guida e la capacità e il tempo di esplorare e coinvolgere, ma in questo mare magnum, c'è un modo per trovare qualcuno che si impegni in questo senso?

Io ci spero... E spero anche che quel seme di globalizzazione positiva che Internet ha saputo gettare dai suoi esordi, come comunità positiva che si sostiene in una piramide infinita, non vada perso...

Ubuntu.

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