martedì 2 giugno 2009

L'italia, gli Italiani e i mezzi di trasporto

In questo mio ultimo soggiorno napoletano/sorrentino, ancora una volta ho utilizzato i mezzi pubblici. Certo non con la stessa intensità di altre volte, ma con la solita apprensione e una adeguata delusione, per quello che potrebbe essere e non é...
Inizierei con la scena madre alla stazione della Circumvesuviana di S. Agnello. Arrivo tranquillo con valigetta al seguito, pronto per il consueto sperpetuo di fermate dai nomi strampalati, nel mio "rassegnato mode". Ma la sorpresa é di fronte: la biglietteria é chiusa. Giro la capa al cavallo me medesimo e mi dirigo al giornalaio sicuro di una soluzione, quando dalle esagitate espressioni di una tipica tettuta napoletanissima ragazza, realizzo che i biglietti sono finiti. Data la lunga tradizione mariuola della città, i copiosi seni si agitano nel protestare la propria onesta volontà di acquisto del biglietto, frustrata dall'impossibilità di mettersi in regola... Mi ergo a capo/treno/popolo e dico a tutti che saliremo sul treno, spiegheremo con calma la situazione e risolveremo sicuramente. Senza una certezza di successo, ma conquistati dal mio self control e dal mio incedere risoluto, i possibili passeggeri si lasciano guidare in formazione testuggine: zizze avanti e cuore oltre l'ostacolo! Sarà che tra omologhi ci si intende, ma il Capotreno facilmente si accorda con noi per un acquisto al volo alla prossima biglietteria. Gli animi spaventati si placano, e finalmente la litania "ma noi il biglietto lo volevamo fare" che ha assunto i toni di un tormentone rap, si esaurisce... Viaggio sereno dopo tutto, con il ricordo delle montagne svizzere in morbido color bronzo traballante, ben presente davanti agli occhi!

Ma non é finita qui. Nel ritorno in Costiera del giorno dopo, brivido in agguato: quel malconcio oggetto che chiamano metropolitana di Mergellina si presenta dopo almeno 15 minuti di attesa. A parte il triste ritardo assorbito al caldo sole napoletano filtrato dalla meravigliosa afa, la sempre profumata metro viaggia a velocità ridotta, con la netta sensazione che a Garibaldi non ci arriverà senza una spintarella adeguata. É un miracolo quando entriamo nei vagoni uso sauna della Circumvesuviana dopo soli 25 minuti. Non ci vengono purtroppo forniti gli asciugamani per spogliarci e detergere il sudore copioso, e neanche un adeguato deodorante! Ma anche questa prova é superata, almeno fino alla prossima volta...

Rientrare nella routine svizzera del treno perfetto e puntuale, sarà traumatico. Ma dovrò farmene una ragione... Sperando in qualche tettuto disservizio sarebbe più facile!

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