mercoledì 4 novembre 2009

Un pò di male dentro

Stamattina alla fermata del bus, un passerotto si é posato in mezzo alla gente. Pacificamente ha continuato a saltellare facendosi i fatti suoi, alla ricerca di qualche briciola. Nessuno si é mosso disturbandolo, e ovemai lo avesse fatto, il volatile sarebbe solo graziosamente saltato un passetto più in là. L'ho visto tante volte: qui gli animali non hanno paura. Non hanno geneticamente programmato quel grilletto che li fa schizzare via ad ogni movimento dei bipedi umani.
Credo che questo valga anche per noi, che non sappiamo liberarci da quella instintiva allerta. Personalmente continuo anche qui a sentire quella frizzante adrenalina che ti fa aspettare di tutto da chi ti sta intorno. É un pò di male che mi porto dentro, insieme a tanti altri che come me, nonostante la distanza e la disintossicazione da una serie di cattive usanze, non riescono a modificare quella variazione cromosomica subita dalla radiazione della vita di città. Sarebbe bello non saltare più via ad ogni movimento che siamo noi a rendere sospetto. A volte, specialmente in viaggio, questa capacità di prevenire un pericolo é un vantaggio assoluto. Altre volte però é un inutile spreco di energie e di serenità. Mi chiedo come sia per i passerotti, e che fine farebbe un uccellino elvetico in una città italiana... Forse farebbe solo una breve e spiacevole esperienza...

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