sabato 5 settembre 2009

Rosolino e l'amarezza


Oggi mi sono fatto un giro sul sito del Mattino di Napoli. Non so perchè. E' stato forse un rigurgito di desiderio di sabato da uomo di una certa età, che si compra il giornale e lo legge. Insomma trovo la notizia che hanno rapinato La Cantinella e Max Rosolino si sdegna. "Adesso non so più... Io che sono ambasciatore di Napoli e che la amo..." e blablablabla...

Detto che non mi rende nè orgoglioso nè mi entusiasma l'idea che in centro come in altri punti della città ci siano rapine e violenze, trovo che questo suo sfogo sia poco consono ad uno che conosce/ama una città. La famiglia di Rosolino, notoriamente facoltosa e non per questo colpevole di alcunchè, sia chiaro, possiede il locale dove è stata fatta la sciagurata rapina. E' evidente che quando una cosa colpisce da vicino, si realizzano tutta una serie di cose su cui normalmente la sensibilità resta abbastanza attenuata, eppure mi lascia perplesso chi incomincia a capire che le cose in città non vanno bene e minaccia di abbandonare la nave che affonda solo quando non va bene a lui... Intendiamoci: essere scossi da eventi del genere è naturale, ma forse il bel giovinotto non aveva mai realizzato che a Napoli ci sono problemi di criminalità? Ora poichè lo zio è stato toccato direttamente fa mente locale e ripensa al suo stato di ambasciatore della napoletanità? Sembra dire: io faccio l'ambasciatore finchè non rompete le scatole a me, per il resto fate un pò come vi pare... E allora, i ladri intimoriti e i rapinatori tremebondi lasciano in pace lui e la famiglia, dedicandosi agli altri che non sono così rappresentativi, e che quindi sono felici di essere derubati o minacciati...

Non sono nella condizione di un uomo famoso per qualcosa che ha la possibilità di portare in giro un messaggio. Mi sta capitando di portare in città degli ospiti stranieri e di mostrargli le bellezze del luogo e di farli innamorare della cucina, degli odori e dei colori unici che abbiamo. Il fatto che mio fratello sia stato derubato, mio padre rapinato, io stesso qualche volta mi sia trovato in difficoltà, non mi fa riconsiderare che un luogo che è la tua origine è una parte di te. Probabilmente lo sconforto del momento ha portato a parole un pò esagerate. Me lo auguro. Me lo auguro anche perchè in un mondo complicato, cose così accadono, spesso. Alla fine ci si può ritrovare senza patria, e personalmente credo che questa sì, sia una cosa dolorosa...

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