Racconti di viaggio lungo i percorsi della vita...

domenica 7 aprile 2013
Facciamo i compiti
martedì 13 ottobre 2009
Lo studente svogliato...

Breve storia del mio percorso educativo: 1 anno o poco meno di asilo (causa terremoto), 5 anni di elementari al massimo livello. 3 di medie senza rivali. 5 di superiori con voti impressionanti, ma finiti in modo abbastanza ignominioso. 7 anni di università, che tutto sommato per la mia facoltà di ingegneria elettronica non sono da buttare, con una media a mio modo di vedere normale, ma a giudizio di molti che tenevano in conto soprattutto i tempi, ben più che dignitosa. Lo so che provenendo dal sottoscritto, tutto ciò potrebbe sembrare esagerato, ma specialmente su uno spettro di materie ampio, sono sempre stato bravo...
Ho dato molto peso a quello che c'era da fare. Potevo non essere perfetto, ma la costanza imperturbabile con cui studiavo, macinava buona impressione. Non mi sono mai posto la domanda se avessi voglia o meno di studiare. Ho sempre fatto tutto perchè dovevo, senza discutere con nessuno e tantomeno con me stesso... In definitiva, l'unico momento dubbioso è stato l'esame di maturità, quando non volevo altro che chiudere un ciclo e pensavo di farlo senza un vero sforzo. Mi è rimasto l'approccio duro anche nel lavoro, e credo questo sia il mio lato positivo che meglio si concilia con le aspettative di capi e aziende...
Però devo arrivare alle note dolenti. Ciò che mi ha sempre infastidito e che ho considerato nei tempi andati la peggiore offesa, era il sentirsi dire: sei svogliato. Quanti ne ho visti di indolenti attratti solo dalla distrazione e mai interessati a storia, geografia, matematica. Li ho guardati con un certo disprezzo, misto certo anche a un inconsapevole pizzico di invidia per un approccio più divertente e divertito e meno serio del mio... E oggi, nel guardare desolatamente i miei libri di tedesco, capisco di essere diventato uno di loro. E' doloroso capire che non riesco più a applicarmi a una cosa con l'attenzione di un tempo e che particolarmente rifuggo lo studio di regole e dettami della lingua immergendomi in Facebook o scrivendo sul blog...
E' penoso essersi ridotti a studenti svogliati. Ma è anche un segno di quella incipiente benevola autoaccettazione dovuta all'età... E oggi, mi guardo intorno, e assieme a me di svogliati non ne vedo pochi, consolandomi da un lato e sapendoli apprezzare di più...
venerdì 7 novembre 2008
Rido

Nella evidente figura marrone della ministra che si sarà dovuta sgranare almeno 200.000 rosari per non cadere in polemiche scurrili, ancora una volta il premier è però giunto a salvare tutti con una delle sue solite "battute di spirito". Il problema è che, se la politica estera non l'hanno mai fatta i clown, un motivo ci sarà... Perchè il Basso non si mette il naso rosso quando vuole dare sfogo alla pruderie umoristica? Sarebbe almeno un chiaro avvertimento che sta cercando di superare la sua sindrome da Zelig... E' quella per cui vuoi che tutti ridano con te e finisce che invece tutti ridano DI te...
Insomma, in giornate grame per l'economia mondiale, il morale ce lo tirano su le alte cariche dello stato italiano. D'altronde un motivo ci doveva pure essere per dargli Palazzo Chigi e tutte quelle altre meraviglie. Di certo non sono state le capacità legislative a produrre la rielezione di quest'anno: lo si sapeva già che non erano meglio degli altri, che pure hanno fatto del loro peggio su tante cose. Però la gente ha voglia di ridere, sempre... Ed ecco quindi che con le sue tasse, in qualche modo, si paga questo continuo spettacolo miserevole. Ma non ha Paolo Villaggio fatto fortuna con il Ragionier Fantozzi? Beh, agli italiani è toccato il geometra BerlusCalboni con le sue manie di grandezza e la volgarità intrinseca, e il ragionier FilinTremonti con le sue strambe idee creative... Vadi, Ragioniere, Vadi!
giovedì 23 ottobre 2008
La scuola

Sinceramente me ne frego altamente dei pretestuosi richiami a "chi vuole studiare e viene invece privato del diritto" che provengono dall'uomo del Tacco. Troppo comodo dire che si vogliono salvaguardare i più sfortunati, i meno abbienti, quando di fatto si vuole giustificare l'eventualità di un intervento delle forze di polizia. E poi, in passato e tutt'oggi, a chi del governo è mai interessata una cippola dei meno abbienti? Loro che hanno fatto della scuola privata una bandiera!
Senza mitizzare il mio periodo di occupazioni e autogestioni, non dimentico che è stato un momento di ideali. Ho creduto di dare un contributo, foss'anche di dissenso, ai movimenti di allora. Uno dei miei migliori amici del tempo era assolutamente lontano dalla mia moderazione, eppure ci rispettavamo, ci confrontavamo apertamente e pure nelle scelte diverse riconoscevamo la coerenza, bene importante. Ho partecipato allora, forse non fino in fondo o dormendo all'istituto, ma attratto dalla mobilitazione e prendendo la parola, dicendo la mia. Credo che i ragazzi di oggi debbano poterlo fare avendo il rispetto anche degli adulti. Di quegli adulti che non hanno più il ricordo di essere stati ragazzi. Di quelli che credono di sapere come fare perchè la futura classe dirigente venga su bene, senza confrontarsi con essa...
Quando si parla di ore perse in polemiche politicizzate, c'è tutto quel disprezzo del confronto che la classe politica italiana (e non solo a destra) ha radicato nel profondo. Non si ragiona più di idee che guidino un progetto pratico da secoli. Non c'è più niente dietro una manovra finanziaria, dietro un provvedimento sulle carceri, che provenga da considerazioni di "filosofia di base". Ci sono solo le pezze a colori, troppo aziendalistiche o troppo poco radicate nella realtà.
Io dico di lasciare fare la loro polemica ai ragazzi. La Gelmini, quella suorina in tailleur chanel, ci parli. Dia prova del fatto che la gioventù non le sia scivolata addosso a 10 anni senza alcuna traccia e alcun ricordo. Provi a ascoltare qualche ipotesi di miglioramento e i motivi su cui si fonda la ribellione. Se da un lato si tratta della naturale voglia di fare una vacanza, c'è anche chi si impegna seriamente e ha delle proposte per cambiare il mondo (della scuola).
Perchè, come dice il Maestro Yoda parlando del giovane Luke: "è avventato!", ma Obi Wan Kenobi gli ricorda: "lo ero anch'io!"...
martedì 21 ottobre 2008
Vecchi compagni

domenica 20 aprile 2008
Calciatore emigrante...


“A Ma', a me è la scuola che me rovina! L'ha detto pure el Mistere!”... E se il buongiorno si vede dal mattino...
Il giovine uomo in questione è un biondino di quelli che sarebbero stati proprio bene in gruppi come i “Take That” (che poi un gruppo musicale possa chiamarsi 'piglialo' mi ha sempre molto divertito...). Capelli fashion, giacchetta ricamata, jeans sdrucito di quel trascurato molto alla moda. Cellulare di fascia alta, borsetta un po' gay della Lacoste, insomma anche accessori a mille... Pensi possa essere un modello, ma poi l'alternativa più semplice è che si tratti di un calciatore in erba. L'accento mi è rimasto un po' indefinibile, ma una provenienza dal Tavoliere non la escluderei.
Mi sono goduto due delle sue telefonate. La prima all'inevitabile “Amò”. Temi portanti il taglio di capelli da modificare causa volontà del Mistere, l'impossibilità di fare all'amore causa allenamenti, e infine l'attesa lunghissima (1h) dell'aereo: “...facevo prima in macchina, perchè almeno me potevo fermà quando volevo...”. Forse la fisica per i calciatori cambia, ma secondo me per arrivare in Svizzera in auto da Napoli sempre 12h ci vogliono, mentre in aereo un po' di meno. Ma se ci si può fermare quando si vuole, allora...
E poi la seconda telefonata con la fondamentale “Mà”. “A Mà, hai trovato el dietologo: io devo perde 10kg subito... E Papà è andato a parlà con la scuola? A me la scuola me rovina, troppo tempo buttato lì, fino alle cinque, sei del pomeriggio... Il Mistere me lo ha detto che se perdo 10kg, e non vado tanto tempo a scuola, con i piedi miei posso fa quello che voglio!”. E anche qui, ancora, la solita teoria del teletrasporto via auto... Infine, dulcis, molto dulcis: “Mà, io vengo a firmà col Napoli: già c'avevano maglietta e calzoncini pronti...”.
Il giovane si è imbarcato sul mio stesso volo per Basilea. Sono piuttosto sorpreso che uno come lui viaggi in uno scalcagnato volo low cost. Quanto meno mi aspettavo chiedesse la prima classe, che su questi autobus dell'aria non c'è... Molte domande si sono affacciate alla mia mente dopo questo incontro. A parte le conferme sul mondo del calcio e sulle malattie di cui tanti esimi ex-calciatori e allenatori parlano, non sono gli stessi autori di feroci critiche parte del meccanismo perverso? Il giovinotto, già belloccio ma comunque in erba, presto lascerà la scuola, perchè per il Mistere è meglio così. Dopo si lancerà con fiducia nel sistema, e sebbene potrebbe riuscire a sfondare, molto più probabilmente finirà in qualche serie minore. A quel punto, quantunque io possa nutrire dubbi che la sua mente sarà ancora pienamente operativa, andrà a pranzare a casa del Mistere con tutta la famiglia allargata di veline di seconda scelta che non sarà riuscito a sfamare?
Lo so che tutto ciò è solo una possibilità anche abbastanza pessimistica, ma perchè non avere un piano B? Il Maestro Yoda lo ha sempre detto: il lato oscuro è quello più facile, più veloce, ma di sicuro non quello più forte...
Sarebbe meglio non sognare solo Beckam, ma anche Einstein a volte: era un omino piccolo, decisamente non bello, ma mi risulta che ci siano al mondo ancora un po' di persone che si ricordano di lui...
mercoledì 16 aprile 2008
Invidia da filone...

Note per Viaggiatori Occasionali...
Capotreno e Viaggiatori