
Tanti anni fa, credo fosse liceo tra il primo e il terzo anno, si portavano i piumini. Eredità del periodo quando i Moncler erano uno status symbol di gioventù, io avevo un surrogato della Diadora. Piumino double-face verde e viola. Poi avevo aggiunto un cappellino blu, simil zuccotto, che mi copriva giusto il cocuzzolo della montagna e faceva molto scippatore... Mi accompagnavo ad un personaggio molto alto per la nostra età, nonchè muscoloso. Lui vestiva sempre un bomber con le maniche arancioni e guidava una vespa blu decisamente usata.
Potevamo apparire una coppia abbastanza losca, ma frequentavamo le zone "bene" di Napoli, e sempre con una certa spensieratezza, viaggiavamo su questo due ruote che in salita arrancava un pò. Tra l'altro, recentemente rubata ma miracolosamente ritrovata dai carabinieri, la vespa non aveva la targa perchè non si agganciava più. Questo ovviamente giusto a completare un quadro già di per sè non particolarmente rassicurante che fortunatamente non era mai andato in giro nelle zone dei temuti Falchi della polizia, che come da loro costume, ci avrebbero prima intommato di mazzate e poi domandato i documenti...
Una sera d'inverno, andando verso casa del personaggio di cui sopra, ci inerpicavamo lungo il Parco Margherita: la Vespa brontolava monotona e affaticata in seconda. Spesso la scalata in prima era necessaria a prendere un pò di velocità, e nel complesso lo sforzo di quel memorabile aggeggio era encomiabile. Ovviamente eravamo nella nostra tenuta d'ordinanza, senza portare il casco e con la rassegnazione a quel chilometro di lenta ascensione... Ed ecco una Alfa 75 bianca a tutta velocità affiancarcisi e farci strani cenni... Repentino parte dal pilota della Vespa un Vaffa di quelli molto coloriti alla napoletana, facilmente intellegibili anche a finestrino chiuso... La macchina rallenta un secondo per poi riaccelerare e intraversarsi davanti a noi per fermarci. Come in un Fantozzi dei bei tempi, "La polizia si era incaxxata"! In realtà erano carabinieri in borghese, che ci fecero scendere e appoggiare in tipico stile Starsky e Husky contro il lato della macchina per la perquisizione d'ordinanza... Dopo averci interrogato per benino, e aver riconosciuto che non eravamo noi quelli che cercavano, ci lasciarono andare senza altro che una pacca sulla spalla: "...pecch' se ver' c'a sit bravv uaglion'...".
Fuggimmo a casa con un nuovo evento da raccontare e quella immutata consapevolezza di invincibilità di due adolescenti. Ma che paura...
Potevamo apparire una coppia abbastanza losca, ma frequentavamo le zone "bene" di Napoli, e sempre con una certa spensieratezza, viaggiavamo su questo due ruote che in salita arrancava un pò. Tra l'altro, recentemente rubata ma miracolosamente ritrovata dai carabinieri, la vespa non aveva la targa perchè non si agganciava più. Questo ovviamente giusto a completare un quadro già di per sè non particolarmente rassicurante che fortunatamente non era mai andato in giro nelle zone dei temuti Falchi della polizia, che come da loro costume, ci avrebbero prima intommato di mazzate e poi domandato i documenti...
Una sera d'inverno, andando verso casa del personaggio di cui sopra, ci inerpicavamo lungo il Parco Margherita: la Vespa brontolava monotona e affaticata in seconda. Spesso la scalata in prima era necessaria a prendere un pò di velocità, e nel complesso lo sforzo di quel memorabile aggeggio era encomiabile. Ovviamente eravamo nella nostra tenuta d'ordinanza, senza portare il casco e con la rassegnazione a quel chilometro di lenta ascensione... Ed ecco una Alfa 75 bianca a tutta velocità affiancarcisi e farci strani cenni... Repentino parte dal pilota della Vespa un Vaffa di quelli molto coloriti alla napoletana, facilmente intellegibili anche a finestrino chiuso... La macchina rallenta un secondo per poi riaccelerare e intraversarsi davanti a noi per fermarci. Come in un Fantozzi dei bei tempi, "La polizia si era incaxxata"! In realtà erano carabinieri in borghese, che ci fecero scendere e appoggiare in tipico stile Starsky e Husky contro il lato della macchina per la perquisizione d'ordinanza... Dopo averci interrogato per benino, e aver riconosciuto che non eravamo noi quelli che cercavano, ci lasciarono andare senza altro che una pacca sulla spalla: "...pecch' se ver' c'a sit bravv uaglion'...".
Fuggimmo a casa con un nuovo evento da raccontare e quella immutata consapevolezza di invincibilità di due adolescenti. Ma che paura...