lunedì 13 dicembre 2010

La revisione invernale

Le ferrovie Svizzere cambiano orario ogni anno intorno all'8 dicembre. Lo fanno senza una ragione apparente, ma io sono convinto che più di una ricerca di miglioramento, la loro intenzione sia trovare la perfezione.
Dovrebbe essere però anche a loro evidente che questo ipotetico bilanciamento ideale non é raggiungibile in un microcosmo dove ognuno ha un cervello pensante e delle esigenze chiare.
A che pro cambiare se la gente si é abituata a qualcosa? Certo, c'é una percentuale di scontenti in essere, ma la stessa percentuale si presenterà forse irrobustita ai primi scontri con il nuovo sistema.
Esempio banale il mio: la mattina avevo diverse possibilità di prendere il bus per la stazione dove una specie di metropolitana mi attende precisa. Ora queste opportunità sono mutate in più spiacevoli cambi al limite o percorsi al freddo e al gelo, costringendomi a quei 10 minuti di sonno in meno decisamente molesti.
Nell'ottimizzare, la sbb si basa non si sa bene su che numeri e principi, visto che bus notoriamente stracolmi e treni preoccupantemente vuoti scompaiono e appaiono, senza logica. Seppure non bisogna solo lamentarsi, i lati negativi si scoprono sempre troppo presto. Quelli positivi vengono dimenticati al primo intoppo. E la giostra continua a girare come un cetriolo assassino che, gira gira, sempre in qualche cunicolo finirà!

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