Racconti di viaggio lungo i percorsi della vita...

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martedì 6 dicembre 2016
Effetti discutibili di scelte inopinate...
Ho votato anche io no. Tecnicamente sono stato un cretino rispetto alla maggioranza degli italiani all'estero che avrebbero invece voluto la riforma costituzionale. Per la prima volta nella mia vita sono stato li' a pensarci tenendo la penna in mano per qualche ora in bilico tra le due scelte.
Essendo una persona veramente incline al cambiamento e alla sperimentazione di nuove soluzioni, sia per deformazione professionale che per curiosità, avrei voluto poter dare un Si' deciso. Ma al governo hanno fatto casino per mettere d'accordo tutti, e la riforma era per me incompleta, insufficiente e a tratti incomprensibile. Queste le mie motivazioni, non certo buttare giu' il governo.
Il nocciolo della questione si risolveva nella domanda referendaria che iniziava proprio con "Approvate il testo...". Non lo potevo approvare avendolo letto, e mi sono arenato li'.
Pero' non sono contento delle conseguenze del voto. L'Italia ripiomba in uno stato di caos dove gli unici che sembrano avere possibilità di essere eletti sono questi strani personaggi del Movimento 5 Stelle. La mia valutazione del loro modo di fare è che dicano mille cose belle e non ne realizzino neanche una. A causa della campagna del Referendum, non si sente parlare piu' di Roma. Che è successo in città dall'elezione del nuovo Sindaco? Non mi sembra tanto... E' questo incoraggiante per un governo nazionale?
Se penso al vice-presidente della camera come Presidente del Consiglio e rappresentante mondiale dell'Italia, abbiate pazienza, ma mi viene lo sconforto. Soprattutto, se guardo le interviste che vengono fatte, riconosco quei mezzucci comunicativi che ormai hanno imparato tutti i politici. Non volevano questi differenziarsi dagli altri? Anche a costo di perdere, forse per un discorso puramente utopico, sarei rimasto ingenuo a sincero. Non mi sarei piegato al tritacarne mediatico che li vuole cosi'.
Ovvio lo abbia fatto anche l'uscente Presidente del Consiglio, ma almeno lui mi era piaciuto nel tentativo di non essere distruttivo, ma propositivo e semplificativo... Questo approccio puo' portare anche ad errori, ma è meglio che stare li' a guardare innalzando slogan vuoti...
Ebbene anche Renzi ha seguito l'esempio di Cameron e si è schiantato contro il muro compatto del voto contro. In piu' si è associato con quell'establishment che vuole sempre apparire estremamente intelligente e sofisticato e cui la maggioranza delle persone sono del tutto insofferenti. L'esempio della Clinton negli USA, sostenuta da quello stesso tipo di popolo, non ha insegnato niente. Mentre si moltiplicavano le battute satiriche per ogni nuovo personaggio che si univa al fronte del si', quelle sul no sono state ben poche. E questo dava già il polso della situazione.
Ora l'Italia affronta una delle peggiori stagioni politiche della sua storia con un misto di personaggi evanescenti nelle parole e negli atti. Con un potenziale gruppo dirigente che non ha neanche imparato a fare politica, ma solo a fare contro-politica. E questo ovunque uno si giri... Potremmo tutti fare di piu', certamente. Ma la mancanza di un ideale da seguire è la morte della politica...
Comunque vada, sarà un insuccesso... (cit.)
lunedì 5 dicembre 2011
Annunci del Governo. E' l'ora della dieta...
Ebbene è giunto il momento di svegliarsi. Ci ha pensato ieri con calma e posata decisione l'incaricato presidente del consiglio a puntare la sveglia. Il trillo è stato e sarà di quelli che non riesci a spegnere neanche con le martellate, e gli italiani smetteranno molto presto di festeggiare la fine di Berlusconi per passare al banco della giuria e sparare a alzo zero sul nuovo governo.
Partiamo da un primo punto. L'unica tv che ha mandato al 100% l'intervento di presentazione della manovra del governo è stata La7. Niente da perdere e tutto da guadagnare, certo, ma i guasti Berlusconiani faticano a perdersi. Era talmente importante mettere in scena l'intrattenimento domenicale che non si poteva dedicare su tutte le reti uno spazio per una serie di annunci devastanti. Ovviamente c'è la malafede dietro: tutti potranno manipolare i messaggi a loro discrezione e a seconda della filo-governatività o della volontà di critica, potranno sparare le loro cartucce.
Primo esempio il fatto che tutti parlino delle lacrime del ministro del Welfare. Sono state la cosa meno importante tra quelle dette, eppure il gossip non sa fermarsi a minimizzare neanche in questi momenti storici profondamente dolorosi. Ma è lo spettacolo desolante dei giornali, che sanno ben dare le colpe alla politica senza mai assumersi le proprie...
Elemento numero 2, la serie di provvedimenti annunciati. Altro che pioggia: grandine sulle teste di tutti. Ma era forse una cosa cosi' imprevedibile? Non è stato questo governo scelto per mostrare la retta via e portare il paese fuori dal pantano? In fondo non si stanno mettendo in pratica tutte le richieste dell'Europa fin troppo annunciate e troppe volte colpevolmente trascurate? Nel pettinare questa bambola italiana, Monti e i suoi ministri hanno preso una spazzola fine che i nodi li tira tutti. E' uno straziante spettacolo pensare a come la vita di tutti venga segnata da questa profonda crisi finanziaria. Si portano al fine avanti tutte quelle modifiche che i governi proni alla logica della poltrona non hanno mai fatto.
Non sono in grado di dire se tutte le misure prese siano necessarie e quante di esse produrranno gli effetti desiderati. Non so se saranno provvedimenti sufficienti a rimettere, nel medio lungo periodo, l'Italia in gioco. Pero' posso dire che sono riforme di una durezza cui gli italiani non sono abituati. Troppi anni di politica del nulla, e ecco che queste misure che intaccheranno anche benefici acquisiti, diventano tremende scudisciate. Tra poco Berlusconi ricomincerà a salire nei sondaggi, mentre il PD ritornerà a perdere perchè incapace di alternativa, ma ancor piu' fautore di questo esecutivo e delle sue "scellerate" scelte. Insomma, un nuovo pasticcio.
Ero stato un facile profeta dell'inutilità delle manifestazioni di piazza per la dipartita del biscione. Adesso in molti si vergogneranno di aver gioito allora e cercheranno di dimenticarsi di averlo fatto. Potranno senz'altro riuscirci gettando fango e veleno sul governo. Io da un lato vedo la necessità di interventi forti, ma dall'altra resto sbigottito dell'assenza di un'idea forte che guidi gli spiriti. L'evocazione da un universo parallelo del principio di equità sociale, è in realtà una dolorosa maschera volta a legittimare azioni al limite della tollerabilità per tante famiglie. Io voglio sperare che tutto questo serva.
Purtroppo pero' ho l'impressione che questo governo tra poco dovrà affrontare un fuoco di fila senza giubbotto antiproiettile. Quando gli italiani finiranno di rendersi conto di dover pagare, di non avere piu' di fronte il Papi pronto con il suo magnifico esempio a sdoganare ogni illecito o moralmente ignobile atto, si inizierà a dire che è troppo. Che ci deve essere un altro modo. Che era meglio prima.
Ma non sarà la verità. Il conto del ricco tavolo che ha mangiato fino a scoppiare, lo deve saldare qualcuno, e visto che l'Onorevole Casa delle Libertà si è defilata in tempo, ci dovranno pensare i cittadini.
Sperando che tutto questo serva, e soprattutto basti....
domenica 30 gennaio 2011
La chiave di volta
Per distrarmi da un momento personale non felice, provo ad aprire giornali e siti online per vedere cosa succede nel mondo e in Italia.
Ovviamente compare e la fa da padrone lo scandalo che coinvolge il presidente del Consiglio italiano e altri suoi giullari di corte e un numero imprecisato di ragazzine delle più svariate origini. La più richiamata è Ruby, ragazza di strani atteggiamenti libertini che non si sa come sia stata addirittura ritenuta nipote del presidente egiziano Mubarak. Non credo oggi il peso di questo nome sia lo stesso di alcuni giorni fa, in una strana congiunzione temporale, ma questa è un'altra storia...
Ebbene scandalo. Non il primo, non l'ultimo di un uomo più che di un presidente. Se guardiamo al passato, le indagini e le accuse, erano state di tipo economico, finanziario, criminale... Ma è evidente che in un paese come il nostro, dove il segno della furbizia vince sempre, questi erano aspetti addomesticabili per chi un esempio di successo è stato e continua a essere. La gente quindi se ne interessava, certo, ma non morbosamente. In fondo la morale sulle truffe e sulle leggi, è sempre stata un pò grigia in Italia. Imbrogliare lo stato è quasi uno sport nazionale. E le leggi sono fatte solo per essere aggirate...
Ed ecco finalmente la chiave di volta di uno scandalo che non si esaurisce e infuria come una tempesta cui il premier non riesce a reagire, sovrastato dalle voci degli infiniti nemici che ha inevitabilmente chi è al potere e anche dai mormorii striscianti di chi non vuole uscire dal bunker della informazione di potere per farsi impallinare. Ecco quindi che ci sono volti che non si fanno vedere in giro e dichiarano poco. Ecco quindi la strategia di mandare in giro le donne. Perchè sulle donne non si spara. Perchè le donne disarmano con la loro incredibile fiducia nel loro premier e nella perversità delle loro simili...
Ma il problema è che non basta. Lo scandalo non riesce a sgonfiarsi. Perchè c'è la pruderie di 50 milioni di italiani che vorrebbe avere le foto delle serate nella cantina. Una cantina di lusso trasformata in un locale di spogliarelli da addio al celibato con dei vecchi guardoni dalle mani lunghe e dalle tasche profonde. Del reato, non importa niente a nessuno. Del rispondere alle proprie mogli scandalizzate importa a tanti mariti di nascosto deliziati e semplicemente invidiosi. Del tentativo moralizzatore della Chiesa Cattolica, interessano le masse monetarie che ancora essi sono in grado di muovere. Del tentativo maldestro di impietosire su quelle "povere" ragazze messe alla gogna da un'indagine, nessuno si sente partecipe in un paese dove le escort sempre mignotte sono...
Insomma, questa volta appare proprio che la volta sia puntellata da una chiave grossa e robusta. Il presidente non ha tappato in tempo la falla, ha commesso degli errori fiducioso in una impunità da faraone egizio, ma non è andata così. Nel suo coinvolgere persone non ben selezionate e indottrinate, ha esposto tutto il suo regno di saltimbanchi all'incontro con gli occhi di gente che non guarda più con il servilismo invidioso, ma che diventa nemica quando vede che gli altri se ne approfittano e loro non possono... Per molto meno che per questo, Clinton si dimise. Secondo me fu troppo. E secondo me questo scandalo non è quello che avrebbe dovuto far cadere il governo, reo di malfatti ben più gravi. Ma c'è la possibilità che lo faccia cadere.
Di chi poi possa vincere le nuove elezioni, ci sarebbe da discutere. Con il tempo anche questo polverone scenderà al suolo. E lì, si vedrà chi è rimasto in piedi...
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