sabato 18 maggio 2013

Quella stanchezza lì

Negli ultimi giorni mi sento spesso molto stanco. Qualcuno potrebbe dire che probabilmente dipenda dalla primavera, ma invece in una analisi difficile ma non impossibile, posso dire che tutto dipende dai meeting...

Sì perché di recente faccio riunioni una dietro l'altra sforzando enormemente quel mio lato ben nascosto, ma senz'altro presente, che soffre di attacchi di timida inadeguatezza. Cambiare lavoro mi ha portato in una condizione di debolezza. Dove ho lasciato avevo conquistato un posto chiaro e solido, ma nella nuova posizione mi sento decisamente più esposto alle correnti.

Sebbene fosse previsto e sia una cosa già vissuta in passato, non è sempre facile. Basandomi sull'esperienza, la domanda non è se passerà, ma solo quando...

D'altronde so bene di non essere una mosca bianca in un mondo dove solo i pazzi o gli incoscienti non hanno timori e momentanei appannamenti delle loro certezze. Non che questo consoli, ma almeno rende un po' meno soli. E questo non è mai un fattore da sottovalutare...

Il mio lato ottimista mi fa pensare alla forza dell'esperienza che sto facendo. In questa corsa in salita verso le innevate cime di Lavaredo, fatico. Però la differenza non la fa il fisico, ma la volontà. E quella è per ora salda. E se non ce la dovessi fare più, magari ecco che cercherò un riferimento e continuerò a pedalare del mio passo. L'arrivo lo troverò...

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