sabato 18 maggio 2013

La comoda posizione in poltrona

Finalmente scoperto l'arcano del successo delle trasmissioni di approfondimento, magari un po' scabrose...

Permettono a tutti di stare in poltrona a indignarsi e a criticare tutto e tutti, senza poi essere costretti a proporre alcunché come soluzione. È su questo che si basa l'utente medio e più o meno recentemente il politico medio: stare su un comodo scranno pieno di cuscini e poter puntare il dito in ogni direzione a indicare quello che va male con minore o maggiore sdegno. Il tutto per poi non giungere a nessun altra conclusione se non che gli Altri (inteso qualsiasi essere che non sia riflesso da uno specchio), tutti, non hanno capito niente, sono pessimi ed inutili. Intendiamoci: mediamente a dire così ci si azzecca. Quanti sono in grado di superare indenni la prova dei fatti? Sul campo di battaglia della vita qualcosa si lascia sempre. Ed è questa frequente  ignoranza o dimenticanza dei propri errori che ci regala la toga di Cassazione senza altro grado di giudizio che il nostro...

Appare un ostacolo insormontabile il passo che dovrebbe seguire la critica se essa fosse costruttiva: una qualsiasi forma di proposta. Cioè ci si mette facilmente in posizione critica, ma quando poi si dovrebbe iniziare a saltare dall'altra parte, ecco che manca il coraggio del fachiro per stendersi sul letto di chiodi...

Succede anche nel lavoro: finché non guidi, non hai responsabilità e stai comodo a sparare ad alzo zero palle di fuoco che scoppiano fragorosamente. E dopo, inizi a capire che per avere un bel prato, non bisogna raderlo al minimo, al limite dissodando la terra, ma bisogna tagliarlo giusto e farlo ricrescere, e dove non ce n'è più, ripiantare.

Fuor di metafora, mandare a quel paese tutto e tutti, se poi non è seguito da una proposta, mette solo a nudo i problemi, ma non li risolve.

E forse vale la pena di iniziare a ripensare alla critica come elemento di pungolo e stimolo alla soluzione, non solo come mezzo liberatorio di offesa personale e generale.

Molti del Movimento 5 stelle si sono messi in questa posizione. La Sinistra ne è stata per troppi anni maestra senza mai riuscire a cambiare il proprio aspetto flagellante e autolesionista. Berlusconi & Co ne hanno fatto un'arte straordinaria riuscendo a buttare le colpe nel campo degli altri ogni volta che l'avevano fatta sporca.

Insomma tutti maestri. Tanti bravi alunni. A quando uno che sappia riformare questa scuola?

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