domenica 16 gennaio 2011

7 aerei in 7 giorni.

Sono qui sull'ultimo aereo di questa folle trasferta in Sud America. Torno verso la calma Svizzera. Ho dietro alle spalle centinaia di immagini, molte catturate da un obiettivo fotografico. Ho molti volti che hanno attraversato le mie retine. Ho molti aerei presi inclusi decolli e atterraggi più o meno dolorosi.

Viaggiare in generale é una cosa bella, ma non posso dire che sia sempre piacevole. In particolare, per la prima volta ho fatto esperienza di un volo low cost intercontinentale. Cercherò di evitarlo in futuro. Su un bus con le ali che ti porta in giro per un max di 2-3h, la riduzione della qualità dei servizi accessori é un disagio minimo. Ma per un volo di circa 9h in cui sei confinato in un'area inferiore ad un metro quadrato, non avere uno schermo per vedere un film o ascoltare della musica e perdere un pò di tempo é assolutamente sgradevole... Altro aspetto odioso dei voli lunghi é l'uso spregiudicato dell'aria condizionata. In particolare nel trasferimento tra Rio de Janeiro e Lisbona, mi sembrava di stare attraversando senza nemmeno il supporto di Armaduk il pak alla conquista del polo... Un freddo allucinante, forse motivato dall'idea di uccidere batteri e virus, ma con effetto collaterale un tremendo aggravamento del mio raffreddore. Coperto in testa con il pullover stile monaca e addosso dalla copertina in dotazione, ancora mi sentivo molestato e sferzato dal gelo opprimente... Poi la stanchezza di una settimana interessante, ma decisamente lunga. A lisbona, nell'attesa del volo di collegamento con Roma, casa base, mi sono un paio di volte addormentato in piedi. É un attimo tremendo, perché il cervello si spegne instantaneamente e le ginocchia cedono per un centesimo di secondo. Il sentirsi cadere suona la sveglia, ma é a livello di tremore di chi ha bisogno di altro che di un bus o aereo...

A conclusione di questo, ottima l'idea di passare la sera del sabato in riposo in un hotel vicino all'aeroporto di Roma. Infatti dopo cena, la febbre é schizzata su a palla e mi ha dato una notte disagevole, ma che mi ha lasciato libero dalle tossine del viaggio. Oggi mi sento molto meglio, e l'ultimo pezzo di strada lo faccio leggero, circondato perfino da un inatteso sole svizzero...
Considerando questo percorso ormai felicemente concluso, considero l'esperienza dei 7 voli in sette giorni molto provante. Non sono sicuro infatti che su una vacanza breve, si riesca mai a smaltire la stanchezza dovuta a tante ore di spostamento. Sono giunto alla conclusione che il meglio sia fermarsi lungo la strada e recuperare un pò prima di riprendere... Il viaggio, ho già avuto modo di dire citando forse gli 883, a volte é più importante della destinazione. E se é un brutto viaggio, tutto potrà assumere contorni meno scintillanti di quelli che una vacanza merita...

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