domenica 19 agosto 2012

Pretese irragionevoli

È tardi stanotte. Ma capita a volte anche di doversi liberare da un fastidioso ronzio cerebrale e di non avere altra alternativa che scriverne. Almeno capita a me. E stanotte è una di quelle.

Forse non abbastanza stanco, o stranamente in vena di riflessioni che con questa vacanza hanno poco a che fare, mi sono svegliato dopo quell'ora di sonno plumbeo che dà inizio alle danze. È stata una sveglia con gli occhi spalancati, con il cervello in modalità centrifuga. Una di quelle orribili perché ti sembra di avere le idee chiare per ragionare e invece trattasi solo di angosce. Quelle che rientrano nel genere ipocondriaco e che sono per questo faticose da abbattere. Con una lotta dura mi sono messo in modalità razionale a cercare una soluzione a dei ragionamenti che di razionale e reale non avevano nulla... Il risultato è stato un lungo lavoro ai fianchi che mi ha stancato molto e forse mi farà dormire, nonostante la musica disco continui a imperversare nella civilissima Oslo.

Ma il punto che mi disturba è la mia stessa pretesa del tutto irragionevole di trovare un punto di calma e di equilibrio proprio in questa notte a ragionamenti che di ragionevole non hanno nulla... Nell'autocompatirmi per l'incapacità di battere sul nascere i what if, mi arrotolo come un denso casatiello pieno di pezzi gustosi ma di difficile digestione. Fortuna che poi arriva il sonno o il mattino, quando il cervello ritorna a contatto con quella realtà che è in controllo di se stessa e dove la fantasia ha uno spazio limitato... O almeno così si spera, alle 3.24...

Buonanotte...

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