Ahi. Sento dolore. Io lo so che mi fa male vedere il mio stupido ex lui. Di più, io penso che abbia già un nuovo amore. Non che faccia nessuna differenza.
Il dolore che sento riguarda me e riguarda lui. E basta.
Riguarda la mancanza, la rabbia, l'amarezza, l'abbandono. Una fine miserabile per un grande amore. Riguarda le cose attorno a me che mi guardano attonite. Riguarda il fatto che alla fine vorrei poterlo non vedere mai più. Riguarda la speranza che si volatilizzi. Riguarda il fatto che contemporaneamente vorrei averci un rapporto normale, di normale colloquio, di normale amicizia. E vedo che non è possibile. Vedo che è tutto finito, ma proprio tutto. Vedo che per ora non posso nemmeno guardarlo, perchè mi viene da piangere. Non posso guardare i suoi ricci, nè il suo viso, nè il suo corpo. Non voglio sentire il suo odore, la sua voce.
Forse con il tempo. Forse. Per ora solo vederlo mi fa venire da piangere e mi stringe lo stomaco come in un pugno. All'inizio non è stato così.
Il primo impatto sembra sempre abbastanza sopportabile, poi realizzi e fa male. E' come quando muore qualcuno che ami. E io lo so.
Eppure non vorrei tornare al silenzio degli ultimi tempi. La mia testa mi dice che è meglio così, meglio che sia andato via, meglio che io sia finalmente libera dalla tortura del suo silenzio, dalla sua volontà di distruggere tutto. Meglio.
Ma al dolore non si comanda. Allora io farò come facevo un tempo. Immaginerò che la vita sia un fiume e che l'acqua scorra forte. Mi stenderò sul fondo e lascerò che scorra. Guardando in alto. Verso la luce e il sole. Lascerò che l'acqua scorra su di me e riposerò. Fino a che l'acqua non avrà lavato il dolore e la sofferenza e l'amarezza e la voglia di uccidere che ogni tanto mi prende. Fino a che il sole non brillerà più forte. E allora, solo allora, mi metterò seduta, tirerò fuori la testa dall'acqua e griderò la mia felicità. Di essere ancora viva, di esistere ancora e di desiderare ancora di amare qualcuno.
Ma ora no, ora mi stendo. Auguratemi buon sonno. E sogni d'oro.
Il dolore che sento riguarda me e riguarda lui. E basta.
Riguarda la mancanza, la rabbia, l'amarezza, l'abbandono. Una fine miserabile per un grande amore. Riguarda le cose attorno a me che mi guardano attonite. Riguarda il fatto che alla fine vorrei poterlo non vedere mai più. Riguarda la speranza che si volatilizzi. Riguarda il fatto che contemporaneamente vorrei averci un rapporto normale, di normale colloquio, di normale amicizia. E vedo che non è possibile. Vedo che è tutto finito, ma proprio tutto. Vedo che per ora non posso nemmeno guardarlo, perchè mi viene da piangere. Non posso guardare i suoi ricci, nè il suo viso, nè il suo corpo. Non voglio sentire il suo odore, la sua voce.
Forse con il tempo. Forse. Per ora solo vederlo mi fa venire da piangere e mi stringe lo stomaco come in un pugno. All'inizio non è stato così.
Il primo impatto sembra sempre abbastanza sopportabile, poi realizzi e fa male. E' come quando muore qualcuno che ami. E io lo so.
Eppure non vorrei tornare al silenzio degli ultimi tempi. La mia testa mi dice che è meglio così, meglio che sia andato via, meglio che io sia finalmente libera dalla tortura del suo silenzio, dalla sua volontà di distruggere tutto. Meglio.
Ma al dolore non si comanda. Allora io farò come facevo un tempo. Immaginerò che la vita sia un fiume e che l'acqua scorra forte. Mi stenderò sul fondo e lascerò che scorra. Guardando in alto. Verso la luce e il sole. Lascerò che l'acqua scorra su di me e riposerò. Fino a che l'acqua non avrà lavato il dolore e la sofferenza e l'amarezza e la voglia di uccidere che ogni tanto mi prende. Fino a che il sole non brillerà più forte. E allora, solo allora, mi metterò seduta, tirerò fuori la testa dall'acqua e griderò la mia felicità. Di essere ancora viva, di esistere ancora e di desiderare ancora di amare qualcuno.
Ma ora no, ora mi stendo. Auguratemi buon sonno. E sogni d'oro.
1 commento:
Cmq il blog è una cannuccia per dare una boccata d'aria ogni tanto... Siamo qui...
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