lunedì 31 dicembre 2007

Bilancia e Bilanci


Fine dell'anno e tempo di Bilancia e di bilanci. Per quanto riguarda la prima, posso dire che le mie nuove dimensioni mi inducono a considerare quest'anno con un netto segno meno... Come ho già avuto modo di dire, questa cosa ha sia lati positivi che negativi, ma in generale mi ritengo contento perchè i chili andati via non li rimpiango! Addirittura non ho più dolori di schiena, riesco a sollevare pesi superiori, e mi sono spuntati due bicipiti simil pelle che fanno la loro porca figura sui pettorali simil pelliccia!

Per i bilanci, anche se caratterialmente sempre portato a farli, mi sento confuso di fronte all'impresa di giudicare un anno che in ogni caso è stato così importante e nuovo per me. Ne consegue che ho deciso di non bilanciare e di dire ok, è stato il 2007. Questo anche perchè io non sono mai riuscito a associare gli eventi agli anni, quanto gli eventi a periodi della mia vita... Grossa invidia per chi dice: era il 1998 quando iniziai a tagliarmi i peli del naso... Io ho sempre un'idea molto approssimativa di quanti anni avevo quando andai all'isola d'Elba e di quando ho iniziato a pettinarmi in avanti per coprire l'incipiente calvizie!

Ora ecco il momento degli auguri. E' un istante delicato perchè mentre per il Natale in pratica si augura solo una buona giornata, a Capodanno ci si impegna per 365-366 gg! Beh, io auguro per me che le cose continuino a prendere il verso giusto. Credo sia un sobrio augurio da poter estendere a tutti coloro i quali leggono queste righe, assiduamente o sporadicamente.

Ma soprattutto, oggi, salute e serenità sono la necessità reale, qualunque sia la vostra età...

E arrivederci nel 2008, quando Trenitalia arriverà in orario tutti i giorni, Alitalia sarà un'azienda sana e io parlerò tedesco...

domenica 30 dicembre 2007

Le mie migliori vacanze, guastate dall'oroscopo?


Incredibile a dirsi, questo ritorno a Napoli si è trasformato nelle mie migliori vacanze da lungo tempo a questa parte... Forse è meglio dire che si sono trasformate in quelle gemme dell'immaginario collettivo che sono sempre state le vacanze estive di mesi e mesi post scuola... Ritmi soft, piccoli giri senza stancarsi troppo perchè non ha senso, incontri graditi per chiacchiere più o meno futili e aggiornamenti di vita... Il tutto nella serenità di una Napoli frenetica, ma nella cui frenesia si riesce a non farsi risucchiare. Ed ecco che stamattina, colto da insana curiosità e impossibilitato alla lettura della mia rivista di Computer, nel bagno mi sono portato l'oroscopo di Horus (che Efesto lo/la abbia in gloria...) del Venerdì di Repubblica... Come al solito gli oroscopi annuali sono un "acciacca e medica" ben orchestrato di una previsione dell'anno: da un lato mi si prospetta un anno sessualmente spumeggiante, ma al contempo si raccomanda attenzione alle malattie veneree sempre in agguato. Si propone poi l'ipotesi di grandi successi lavorativi, ma bisogna essere tempisti per quelli, altrimenti il dito dell'urologo è già inguantato e la vasellina non era disponibile! (Ahi!) Per la salute poi, cura generale degli amici zebedei, i primi a risentire di stress e vita incontrollata! Tutto ciò potrebbe provare a guastare un così bel periodo della mia vita, pieno di sana vita familiare, di incontri con buoni amici e di cibo sano e piacevole... Ma per fortuna, ancora posso consolarmi, perchè all'oroscopo non ci credo e perchè di sicuro troverò un altro che metta in salvo le mie sfere della vita per la loro funzione procreativa!

venerdì 28 dicembre 2007

Auguri dal Controllore - n di Napoli...


Ultimo post con questo titolo... Sono stato definito Capotreno, ma in Italia questo corrisponde in genere anche a quella figura di Controllore dei biglietti che in fondo non è tanto gradita, per quanto sfortunatamente necessaria. La figura stessa, non è assente neanche nella civile Svizzera, anche se a tutt'oggi non mi è mai capitato di assistere alla penosa scena di chi ha finto mille colori e inventato mille scuse per l'assenza del titolo di viaggio...

Cmq, è l'ultimo post con questo titolo perchè ci si stanca di tutto, finanche di una saga di racconti di sensazioni napoletane. Ci vuole varietà, ci vuole distrazione. E nell'attesa che il 4 gennaio riprenda ER e si sappia se carneficina fu oppure se solito evento a effetto di fine stagione si materializzò, io cerco di rinnovarmi un pò...
Purtroppo però a tradimento oggi mi è giunta le sensazione di essere a casa. Ho sofferto un paio di giorni per riadattarmi a tutto quello che non va nella città e mi sono lamentato di bus e disservizi, ma poi Napoli e la napoletanità hanno vinto ancora e sento un pò di magone quando mi figuro l'aereo per Basilea. A questo contribuisce anche il fatto che da due giorni ho ripreso a dormire (beninteso la vacanza è proprio vacanza quest'anno), e anche la salute, che un pò mi ha fatto tremare si sta rimettendo in sesto. Ora mi voglio godere il tempo che manca, ma sono sempre lo stesso personaggio rivolto al futuro, e quindi sento il tempo sfuggire... Il maestro Yoda lo ha sempre detto: "...a lungo lo ho osservato... mai il pensiero su dove egli era, mai su ciò che faceva... inquietudine...". E il pigro scorrere di un tempo ricco di begli incontri e delle sensazioni di sicurezza e abitudine tanto noti, mi ammaliano come le sirene di Ulisse. Chiudere le orecchie serve a poco! Pensare di riportare indietro le lancette a prima del trasferimento un inutile esercizio mentale...

Ma rileggere questo post mi sarà utile nel Maniero a capire alcuni giorni un pò storti e a sorridere ricordando le vacanze e che qui, nella abbagliante luce del sole, c'è sempre casa...

mercoledì 26 dicembre 2007

Auguri dal Controllore - 4 di n


d) Non mangio più...

Questo Natale mi ha riservato una inattesa e sentimentalmente contrastante novità: non mangio più! Cioè, meglio dire, nella consuetudine delle abboffate, non sono più punta di diamante dell'attacco alla forchetta bianca, ma un semplice gregario dalle scarsissime prestazioni! Sono lì, felice di vedere davanti a me tutti quei meravigliosi e succulenti piatti, già la salivazione cresce esponenzialmente e ecco che poi, dopo un paio di bocconi, è tutto finito... Trattasi di violento e indesiderato interruptus? Direi di sì, ma è il dazio da pagare per non avere più quella cara compagna di mille avventure chiamata pancia... Quella rotondità mondiale ad estremo effetto contenitivo che era in grado di estendersi e rimpicciolirsi violentemente ha lasciato il posto alla desolazione del deserto senza dune... Quasi non si crea nessuna onda neanche quando mi siedo, e la rimembranza di più di 10 anni trascorsi insieme, dà anche una tenera malinconia... Ormai solo assaggini da Nouvelle cuisine e spizzichi da fighetti? Mi ribello a questo, pur non essendo in grado di fare niente per risolvere la situazione! Non c'è quel fisico spazio per mettere roba... E neanche si può forzare più di tanto: le conseguenze per il fisico sono strazianti e la soddisfazione e la voluttà del pasto profondamente ridotte...

Conclusione: dimagrire fa male... Ma provare a riprendere peso, ancora di più!

martedì 25 dicembre 2007

Auguri dal Controllore - 3 di n


c) I regali... Nelle tradizioni più varie, ci si scambia regali. Cose più o meno grandi, più o meno costose. Soprattutto cose più o meno azzeccate... Sfortunatamente non vale l'equazione per cui più spendi maggiore è la garnzia che il regalo sia quello giusto. Però, sempre per quella considerazione che si debba essere tutti più buoni, si accettano disumane schifezze pur di non scontentare nessuno e credendo che l'essere scontenti ci avvicinerà alla santità... Quest'anno fortunatamente non è andata così a casa mia, ma ricordo ancora quando a mio padre ho regalato un ignobile mappamondo che doveva ispirare i suoi viaggi post pensione e che, a riguardarlo era veramente osceno, anche perchè riportava l'immagine del globo ai tempi precedenti Cristoforo Colombo... Viaggi piuttosto brevi a quei tempi! Lui non disse nulla, però l'inutilità palese e la caduta di gusto (era anche di plastica), emersero immediate! Era fantastico ricevere i regali da bambini: ci si svegliava all'alba per andare a controllare cosa ci fosse sotto l'albero o in giro per la casa. Inevitabilmente c'erano cose che erano state chieste, ma anche una serie di immotivati oggetti che ci facevano pensare che Babbo Natale, mentre si faceva il suo cicchetto per riscaldarsi nel viaggio, avesse sbagliato regalo e avesse lasciato una cosa per un'altra! Il meglio erano i giocattoli, anche se l'interesse variava tra i 15 minuti e le 15 ore finchè non ci si incontrava con gli altri amichetti o parenti che sistematicamente avevano avuto cose incredibilmente più attraenti (già da piccoli l'erba del vicino è verde...). Il furto nel giorno di Natale, non appariva poi mica tanto sacrilego, ma sfortunatamente i genitori ci si mettevano sempre di traverso!

lunedì 24 dicembre 2007

Auguri dal Controllore - 2 di n


b) La felicità degli altri...

Dopo la mega-festa di Natale Aziendale, appena messo piede in terra campana, ho ricevuto un graditissimo invito per una festa di xx anni di una delle mie più longeve amicizie. Accettare è stato immediato: probabilmente unica occasione di incontro in questi giorni frenetici con contorno di insalata di rinforzo...
E capita ancora il miracolo della vita: una nuova coppia incinta si accinge al fantastico percorso della paternità/maternità senza alcuna preparazione speciale se non quella della buona volontà di imparare e dare, prendendo in cambio il sole dei piccoli sorrisi e degli interminabili pianti di quelle creature che chiamiamo bambini.

E della loro felicità, come di quella degli altri, in tutta franchezza mi beo e mi sollazzo. Io penso che la nostra missione nella vita sia creare per noi stessi, ma anche per gli altri che arrivano, siano essi figli, nipoti, pronipoti e parenti allargati.

Dunque un brindisi in più quest'anno per tutti coloro che sapranno essere felici anche per gli altri e trarre beneficio di quello che va bene, almeno quanto tendere una mano quando qualcosa va male...

E dopo questa dose di bontà, onestamente mielosa e piena di troppi buoni sentimenti, consiglio a tutti per stasera, a contorno del capitone fritto, di andare a rivedere il miglior "Guerre Stellari". Certo la mancanza del mio Maestro Yoda si fa sentire, ma quella lotta tra bene e male semplice e le urla del Wooky mi lasciano sempre contento!

E buon Natale!

sabato 22 dicembre 2007

Auguri dal Controllore... 1 di n

Si ritorna in città. Nella mia città... Ok, non è passato tanto tempo, ma di sicuro è l'ennesima nuova esperienza di questa nuova vita... E' il momento giusto per una vacanza, e quello che effettivamente è eccezionale è che la prospettiva si è ribaltata: si va in vacanza a casa propria e si passa il resto della propria vita altrove!

Bene, ma a parte questo, c'è molto da raccontare di questi ultimi giorni trascorsi nella terra dove i derivati del latte sono gli unici prodotti tipici. Cercherò di fare un sunto, ma come al solito sbracherò a destra e manca. Sono sicuro però che, poiché a Natale siamo tutti più buoni, mi perdonerete...

a) La festa Aziendale

Il lavoro prende il 90% del tempo delle persone qui in Svizzera: si sta alla propria scrivania o nel mio caso in giro tra le diverse stazioni della via della misura (una via anche questa dove crocette da fare ce ne è parecchie) e si prende the o caffè. Vi ho mai detto che qui la macchinetta è gratis e tutte le bevande te le prepari quando e come vuoi? Beh, sarebbe meraviglioso se il risultato non fosse quell'inverosimile beverone all'americana condito di latte che del caffè non ha neanche l'odore...

Per il restante 10% si organizzano anche le feste celebrative. Cioè, una massa di persone accomunate dall'appartenenza alla stessa Compagnia, viene riunita in una o più occasioni in adeguate location per mangiare, ma soprattutto bere a sbafo! A me sono toccati ben 2 eventi del genere. La cena di Natale e l'Apero di Natale. Al primo si era solo noi dello stesso dipartimento, ed è stata quindi più una avvinazzata rimpatriata con cibo Svizzero tipico. Ovviamente la parte non alcolica è risultata di dubbio valore, ma poi ci siamo sentiti tutti più uniti quando l'etilometro ci ha dato per spacciati...

Molto più interessante il mega-party natalizio celebrato nella sede centrale. Già all'ingresso controllo del tesserino onde scongiurare l'effetto portoghese, mi ha messo sull'avviso che qualcosa di enorme stava andando in scena. E in effetti ecco convenire da ogni luogo una fiumana di persone in attesa del verbo del CEO che si è manifestato sotto forma di uomo di mezza età con rada peluria sul cranio e clamoroso accento francese nel suo discorso molto inglese... Già prima dell'epifania, la sala era percorsa da impiegati di ogni grado e livello semi-ubriachi (compreso il sottoscritto) allietati musicalmente dalla band invitata per l'occasione. Imbarazzante, come sempre, la ricerca di un po' di cibo su cui appoggiare di sopponta quella cascata di vino e birra. L'appostamento vicino la cucina è diventato obbligatorio per sopravvivere senza stramazzare di botto. E a questa pratica non si sono sottratti neanche i big-manager, dando spiegazione della loro tornita pancia e allo stesso tempo perdendo un po' di quella aura sovrumana che godono tanto nel possedere!

Alla fine pienone, testosterone all'80%, feromoni molto diluiti. Insomma la solita fine delle speranze riproduttive, annegate in vino e birra!

venerdì 21 dicembre 2007

Merry Christmas and Happy New Year!

Cari lettori e care lettrici,
Buon Natale! Sfibrata da mille telefonate, dopo aver mandato a quel paese innumerevoli persone che l'ultimo giorno vogliono la supercalifragilistica soluzione al loro problema che poteva essere affrontato e risolto un mese fa e lo vogliono proprio da me (andassero a spazzare il bagnasciuga), dopo essere stata tediata e ammorbata dall'allieva rompi... che se riesco la rovino (e so io e qualche altro chi è), le devo fare segnare anche le mezz'ora di assenza, la possino mo' dove si trova (invece a tutti gli altri un bacetto affettuoso e godetevi le ferie), FINALMENTE dichiaro ufficialmente chiuso l'anno e me ne torno a casa mia.
Ora, vi voglio anche annunciare che i prossimi post con calma li faccio da casa anche che nel bene e nel male questo che viene è l'anno in cui mi sono data delle personalissime scadenze che o cambio adesso la mia vita o mai più e quindi ..... SCINTILLE! Ragazzi, amici, nemici tutti, io vi auguro di passare un Buon Natale e un Felice Anno Nuovo, io avro come ultimo obiettivo di questo anno quello di vedere ... IL MITICO CAPOTRENO!

lunedì 17 dicembre 2007

Tutte le donne della mia vita


Il titolo di questo film di recente (ma non recentissima) pproduzione, prometteva bene... Questa possibile corale di attori guidati da Luca Zingaretti poteva dare origine anche a qualcosa di interessante sullo stile di uno "Speriamo che sia Femmina" che come pellicola non mi è dispiaciuta... Ma il trucco invece c'era, e mea culpa (o omissione di nomi nei titoli di testa), non mi sono accorto che la regia era firmata da quella intraprendente quanto anomala donna che risponde al nome di Simona Izzo... Non è la prima volta che si mette dietro la macchina da presa, e ogni volta mette anche mano a sceneggiatura e storia. Mediamente risultati non memorabili, e in questo caso, anche in questo caso, due ore abbastanza inutili e noiose, condite di poce idee e di molti seni, non particolarmente abbondanti in dimensione ma ben fatti. D'altronde non ci vuole Montalbano per scoprire che buona tavola e donne vanno bene d'accordo.Ma quello stesso Montalbano infine si libera del ridicolo posticcio e si lascia andare alla speranza che anche lui possa trovare una sua via che non sia corna e cioccolata... Insomma, un gran pasticcio, in cui la buona idea del cuoco genio e sregolatezza finisce per puntare molto di più sulla sregolatezza senza trasmettere il vero gusto della tavola... Perchè ne ho parlato allora? Perchè a volte anche attori stimati come il buon Zingaretti che in alcune occasioni ha meritato lodi, si lanciano in imprese dubbie che lasciano poi qualche segno...

domenica 16 dicembre 2007

Auguri PhD


Con ritardo degno di Trenitalia, invio gli auguri sentiti della comitiva Minuetto alla cara Angy... Mi è giunta voce che spero esatta, che la nostra eroica Eroina di mille battaglie sia assurta all'Empireo della Scienza conquistando l'ambito titolo di Dottore in Philosophia... Perchè si chiami così, sono certo qualche acculturato potrebbe spiegarci, ma intanto c'è da fare i doverosi complimenti per cotanto risultato a chi ha saputo non scoraggiarsi nè avvilirsi!

E soprattutto, la consapevolezza che ogni fine porta con se sempre un nuovo inizio: il capotreno fischia già, bando alle ciancie e carbone in macchina!!! Buoni binari a tutti!

sabato 15 dicembre 2007

Il lato inquietante della Svizzera...


In questa nuova casa sto attraversando da questa settimana un momento interlocutorio e di lieve perplessità... Mi capitò, in uno dei miei rientri sul tardi (le 18.30), di beccare un tizio che mi fece cenno di aprirgli per entrare... Non ci feci molto caso, assuefatto alla di qui, ma il buon napoletano che è in me si premurò di chiedergli chi cercasse e cosa volesse. Il tizio apparve Sordo-Muto. Almeno a gesti simulò la cosa, e questo devo dire non mi convinse del tutto. Il senso del pericolo che mi porto dietro dalla mia città, in qualche modo mi mise in allarme. Andai al mio piano e la storia finì finchè il tizio di cui sopra, bussò alla porta. Ovviamente non passò neanche per un istante nella mia mente l'idea di aprire. Lui ribussò come se avesse sentito che ero dietro la porta, e poi andò alla porta di fronte. Archiviai il fenomeno come "strano ma possibile". In fondo con la famiglia di fronte si trattenne un pò in comunicazione, per cui effettivamente poteva essere qualcuno che cercava offerte o similia per comunità disagiate. MA questa spiegazione piuttosto debole, resse finchè non bussò la Sig.ra Popescu del 6° piano. Questa gentile donna, mi voleva mettere in guardia contro gli strani individui che andavano in giro per il palazzo e informarmi che in passato anche furti si sono verificati nella ridente Nussbaumen. Mi parlò esplicitamente anche del Sordo-Muto, da lei classificato come mentitore, che si era appropinquato anche alla sua porta... E oggi, nuovo squillo inatteso alla porta. Persona non visibile nella semi-oscurità del pianerottolo, che alla mia assoluta mancanza di cenni di vita, ha proseguito per il piano di sopra... Chi fosse non l'ho capito, ma veramente mi devo iniziare a preoccupare? Qui in casa non c'è nulla da rubare, a parte il pc, ma mi sembra poca cosa... Però da rubare c'è quel minimo di libertà dall'ansia che sono riuscito a conquistare, e devo dire che sarebbe per me una ben grave perdita!

Italiani all'estero...

Stasera uscita nel mondo italiano di Baden. Cooptato con piacere in una comitiva legata all'ambiente lavorativo ma del tutto nuova, mi sono ritrovato a cena con tutta l'Italia. Sardegna, Toscana, Calabria, Campania, Svizzera e Australia erano rappresentate...
Del tempo piacevole e la certezza che la vita sociale possa riservare sorprese, finanche in un piccolo morzillo come Baden...
E domani, alla scoperta di Zurigo con la neve? Credo sia il caso, per la prima volta, di approfittare della mia nuova vicinanza alla città più vivibile del mondo per andare a dare un'occhiata al vero Natale Svizzero. E quindi, giubbino da neve, guanti da neve, scarpe potenti e barilotto da San Bernardo, e alla conquista della sensazione di vivere nel lusso Svizzero...
P.S.: la cena è costata 63CHF a testa per un primo e un dessert. 1€ = 1.6CHF Fate un pò voi...
P.P.S.: La mia prima lavatrice alla nuova casa è stata un successo... Avanti contro lo sporco!

venerdì 14 dicembre 2007

Benedizioni e auguri


Mai come oggi sono stata sommersa da sorrisi felici, ringraziamenti sentiti, benedizioni e auguri. Se si potesse contare sulle benedizioni io starei salendo una scala d'oro verso l'empireo avvolta in un manto di luce. Bello, eh? Non vi preoccupate. I ringraziamenti dal cuore e le benedizioni non possono nulla in realtà, però è bellissimo lo stesso riceverli. Che cosa è successo? Praticamente un miracolo, sto pagando gli allievi dei miei corsi quando oramai sia io che loro avevamo perso tutte le speranze. Invece, potenza del destino, ecco che le preghiere e le maledizioni scagliate contro l'Ente Pubblico hanno prodotto il mirabile effetto. In verità ci sono cause molto più prosaiche sotto al miracoloso evento, che nulla hanno a che fare con noi, ma bensì con gli interessi dei politici. Però, però, in questo caso che importanza ha? Nel frattempo 45 poveri (mica tanto) studenti si sono ritrovati un bel po' di soldini in tasca e quindi viva il miracolo! E' stata una delle cose più carine del mondo vedere le loro facce alla vista dei cedolini paga: "Il mio primo stipendiooooo ......" con sorriso estatico! Che emozione, davvero la si prova una sola volta nella vita. Ed esserne in parte, anche piccola, l'artefice, mi riempie di soddisfazione e di orgoglio.

mercoledì 12 dicembre 2007

Turchia e Palestina...

Oggi in treno ho conosciuto un nuovo pendolare della strada verso il lavoro. Trattasi di xxxxxxxxxxx (il nome non l'ho capito), proveniente dalla Palestina. Avete presente Eddy Murphy che impersona il professore tutto matto, obeso e sorridente? Beh, a parte la penuria di capelli, xxxxxxxxxxx è tale e quale. Al momento proviene da un transito di 5-6 anni in Germania, dove (in questo breve tempo) ha capito che l'università come lavoro, non era per lui... Bel tipo... Non si preoccupa del fatto che tra 2 settimane deve lasciare la sua attuale abitazione senza avere per ora alcun posto per andare a dormire. Io già starei con la flebo di camomilla in una mano e la carta igienica nell'altra... E poi si ciacea in questa sua camminata dinoccolata senza risentire in alcun modo del ritardo dei treni (!!).
All'interessante Palestinese, si oppore il Cretino Turco. Non posso negare di averla presa un pò male con questo personaggio e che ci sia anche qualche cosa che non va a livello personale, ma il punto è che la gioventù rende il ragazzo sconsiderato e anche molesto. Cerco di perdonargli tutto, ma mi accorgo anche che gli altri a me perdonano molto poco! E quindi volentieri lo manderei a farsi una seduta sul trono ceramico dimenticandomi che devo collaborarci! Oggi mi voleva far spostare un appuntamento di altri 10 minuti in avanti per poter raggiungere la stazione piùù tardi e dormire di più... Non va bene... E inoltre, in treno, fa apprezzamenti sulle giovani svizzere del circondario... Smaccato fa rima con sboccato, e mai le cose meglio si associarono in una sola persona!

Due libere parole...


Sono un ottimista? Credo che grossolanamente una persona come me si possa definire abbastanza realista, pronta al peggio e qualche volta un pò catastrofica. Quindi ottimista no... Ma pessimista no di sicuro: le cose per me normalmente andranno bene o farò in modo che vadano bene per quanto posso...

Ebbene perchè scrivo questo con un titolo come "Due parole libere"? Perchè credo che sia il caso, con il nuovo anno che arriva, che si cambi ancora senza rimanere staticamente abbarbicati a visioni nere del futuro, di quello che potrà succedere, di ciò che va e di ciò che non andrà mai. Lo so anche io che sono facili parole, però sono dell'idea che la vita viene sempre meglio ad affrontarla con un sorriso, o addirittura ridendo di ciò che potrebbe andare male. Bisogna sfatare la legge di Murphy modificandola in "Se qualcosa può andare male non necessariamente lo farà"...

martedì 11 dicembre 2007

Veloce e silenzioso...


Ora di andare a dormire... zzzzzzzzzzzzzzzzzz...........


domenica 9 dicembre 2007

Compagni di treno...

Nonostante non sia persona telematicamente molto attiva, mi sembra d'uopo sperare che una delle componenti del nucleo storico del Minuetto delle 8.28/8.31/x.xx possa leggere e ricevere gli auguri di un giovane Capotreno emigrante, che si prende cura volentieri dei suoi passeggeri!
Ad Annamaria, quindi, auguri sentiti dalla terra del cioccolato per il suo compleanno di domani e in omaggio il suo oroscopo, sperando che qualche altra versione sia meglio! :-D




Il Maniero di Nussbaumen


La mia nuova casa sta assumendo una forma definita... Ora vi splendono le luci (a onor del vero alcune in modo un pò sbilenco), i mobili hanno iniziato a poter prendere polvere, le carte stanno faticosamente entrando in cassetti e cestini della spazzatura... Insomma, come una creatura viva, ogni parte del corpicino sta assumendo una forma più o meno definitiva.


C'è da ringraziare tutti quelli che mi hanno aiutato, anche telematicamente con idee salaci e consigli utili che hanno spesso trovato applicazione. Lo faccio senz'altro e con un inchino. Altri ringraziamenti per trasloco e gentilezze varie, li ho già fatti personalmente per cui non mi sembra il caso di dilungarmi oltre...


E ora? Oggi è stato il primo giorno in cui ho potuto girare per le stanze senza una speciale ragione e guardarmi intorno e pensare a cosa volevo ancora fare. La casa mi piace, anche nella sua dimensione piuttosto ampia. Però ancora mi mancano dei punti di riferimento, oltre all'assenza temporanea del televisore che a volte si fa un pò sentire. Mi consolo con il pc e con la meravigliosa stanzetta che gli sta attorno... L'attrezzatura telematica non mi manca, ma in futuro conto di intervenire ancora con miglioramenti anche su di essa...


Ciò che però realmente anelo è un pò di riposo vero. Il mio ultimo mese mi ha messo alla prova. Lavoro + casa mi hanno spinto molto vicino al mio limite. Me ne rendo conto molto spesso dal fatto che non riesco a dormire bene. Ma le vacanze di Natale sono vicine, e a piccoli passi, ci arriverò!


Hasta la vista!

venerdì 7 dicembre 2007

ANARCHIA!!

Il nostro blogger.com è assolutamente anarchico ed io sospetto sia dotato di propria personalità: io voglio fare un post allineato, piccolo, interlinea 1?? lui decide di mettere una bella interlinea 2 e disallineare tutto. Io lotto, colluto, impreco e prego, ma niente, fa come vuole. Oggi simpaticamente, forse intuendo che sto cercando di allenarmi in inglese, mi presenta tutta l'interfaccia nella sassone lingua, quindi dashboard, publish post e 0 comments. E che diavolo, è spiazzante. Comunque, come dice il capotreno, E' AGRATIS, quindi non ci possiamo lamentare troppo. Mica è l'unico, dico io, quindi lamentiamoci pure e poi l'italico lamento è cosa cognita e ci piace molto praticarlo.
Insomma, piccola pausa in giornate monster, ma tutto sommato soddisfacenti. Mi addormento di botto alle ore più gallinacee possibile, mi sveglio rintontolita, annaspo fino al primo treno (questa settimana l'ho perso 2 volte), corro come una pazza in ufficio, aricorro come una pazza a casa.
All'improvviso qui è mancata la corrente per le solite prove del 1° venerdì del mese, terrorizzata ho postato, poi mi sono ricordata di avere il computer sulla linea rossa e quindi l'ho ripreso.
Insomma volevo dirvi che questa mia (Posted by La perfezione - come dice la versione inglese) è solo interlocutoria, transitoria e prelude a post più articolati e complessi. Baci al transfuga e a tutti noi.

giovedì 6 dicembre 2007

Dentro un presepe...


Questo post è speciale: sono seduto sulla mia nuova sedia da ufficio in pelle umana alla mia scrivania con la luce diretta sullo schermo del pc e con davanti la meravigliosa vista del presepe Svizzero. Sì perchè di fronte alla scrivania ho una bella finestra ampia, da cui vedo la collina di fronte illuminata da tante decorazioni natalizie e dalle allegre luci delle case dove vive gente vera... Addirittuta c'è una costruzione a piramide illuminata di luci varie che mi porta alla memoria la capanna di Benito, il pastore dormiente! E' bello qui, e quantunque mi senta un pò spaesato nella vastità del mio nuovo maniero, la consapevolezza di aver scelto bene mi pervade e mi lascia soddisfatto... Sono arrivato a casa, e ancora più di prima, non ho paura...

Nel frattempo si avvicina Natale. Mi sembra impossibile, eppure è così. E anche qui devo elogiarmi da solo perchè i biglietti per passare le feste in famiglia ci sono e sono già pronti a essere messi in azione! Per chi lo volesse sapere, sarò in città dal 22 al 6. E anche se non dovessi vedere nessuno, saranno comunque due eroiche settimane!

mercoledì 5 dicembre 2007

Non vi ho abbandonato

Infatti eccomi, è che ho giornate intense, piene di casini e telefonate e scongiuramenti con preghiere e suppliche e appicichi, insomma 'nu mezzo delirio. E quando arrivo a casa sono così stanca, ma così stanca e poi cucina e poi riordina (forse e mica sempre, magari il giorno dopo lo fa il santosubito) e sveglia presto e magari vado a letto alle 3 del mattino perchè sto leggendo un libro che mi appassiona e mi pare che il tempo libero non basti mai e appena arrivo a casa mi sembra che già la serata è volata e poi, che diavolo, pisolare nel mio tempo libero? Ahhh e poi ogni tanto mi piace fare anche giochini al computer (giochini scemi, via, tipo super pizza o diner dash - che quando il mio santosubito mi vede dice "che, ti alleni a fare la cameriera?") e mica si può essere sempre intelligenti, che pure fa male e soprattutto se sei donna, visto che se lo sei e sei pure intelligente ti guardano tutti con sospetto e ti vedono come un pericolo. Vabbè lasciamo perdere le considerazione metafisiche che faccio le palle a tutti ....
E allora: Ricetta dell'Arista alle prugne!
Prendete una bella arista di maiale, da 1 Kg / 1,2 Kg e un bel po' di prugne secche. Mettete le prugne a spugnare nell'acqua tiepida per una mezzora, così rinvengono, poi prendete un coltellaccio più lungo che largo e fate un bel buco al centro dell'arista, in modo da passarla da parte a parte. Nel buco infilateci le prugne snocciolate in modo da riempirlo bene bene. Forzate, che ci entrano. Mettete l'arista in un ruoto, con olio sale e pepe, fatela rosolare sul fornello e poi mettetela in forno a 180°. Lasciatela cuocere per un'ora abbondante. Nel frattempo tagliate una cipolla di tropea in fettine sottili sottili, mettetela in una casseruolina con un po' d'olio e fatela appassire (senza dorare), aggiungete qualche altra prugna snocciolata e fate lentamente consumare il tutto. Se si asciuga troppo aggiungete un po' di brodo vegetale. Il tutto si deve trasformare in una crema morbida, alla fine un paio di botte di minipimer raggiungono lo scopo, quindi aggiustate di sale. Quando l'arista è cotta toglietela dal forno, tagliatela a fette di mezzo centimetro o meno di spessore (l'effetto ottico è bellissimo, una fetta di carne chiara con al centro un tondo scuro dato dalle prugne), disponetele in un piatto di portata e mettela la salsa alle prugne in una salsiera. E' buona davvero, la carne di maiale con il dolce ci sta super bene e soprattutto con il ripieno di prugne rimane morbida morbida, senza seccarsi come fa di solito l'arista. Bon appetit! P.S. Per contorno consiglio un purè (vero eh! non barate).

martedì 4 dicembre 2007

Ultima dalla baita...


Sensazioni strane in quella che dovrebbe essere la mia ultima notte nella Baita prima del trasferimento al Maniero Montanaro... Sono passati quasi 4 mesi dal mio primo post da questa casa, e ho creato un mio piccolo nido... Ricordo ancora il mio primo ingresso con la famosa Sig.ra Rottelpaller, e poi la sensazione di possesso di una casa quando ho accompagnato per la prima volta mia Madre all'aeroporto. Ben presto la Baita mi è andata un pò stretta, non per le dimensioni in sè, quanto piuttosto per i dintorni isolati... Non posso dimenticare però alcuni giorni di piena conquista di indipendenza culinaria e la soddisfazione di fare tutto quello che desideravo e di avere anche persone in giro...


Ora mi aspetta un nuovo periodo di assestamento con le difficoltà del caso, ma con la soddisfazione di avere scelto tutto e di aver fatto tanto lavoro per me stesso... L'avere la mia sedia da scrivania già disponibile mi entusiasma quasi quanto lo spaparanzarmi al centro del mio letto matrimoniale...


Così, vento in poppa, spinnaker gonfio e via verso il futuro!

lunedì 3 dicembre 2007

Abusivismo Telematico...


Devo confessare: voi leggete questo post grazie ad un vicino ignaro che sta condividendo la connessione wi-fi con il sottoscritto.

Questo è il fenomeno dell'abusivismo telematico a cui ormai molti vanno e andranno incontro perchè inconsapevoli della necessità di proteggere le proprie prerogative...

Ok, io faccio l'abusivo, ma se vediamo il rovescio della medaglia, non è forse vero anche che il mio spazio vitale è invaso dal segnale invisibile di qualcuno? L'abusivismo in questo caso è quello elettromagnetico, che ci attraversa senza che ne siamo a conoscenza, ma che allo stesso tempo ci è necessario come l'aria! Immaginate la nostra vita senza cellulari, senza radio e TV, ma soprattutto senza la parapsicologia: le onde che giornalmente trasferisco in giro alle persone che mi interessano dove le mettiamo? Per fortuna o sfortuna, le donne devono avere qualche filtro per evitare di captare i miei pensieri, altrimenti credo che avrei una vita diversamente interessante...

domenica 2 dicembre 2007

Provetto montatore offresi!


Ebbene, nessuno potrà crederci, ma torno sulle pagine di questo blog da vincitore...

A costo di 2 pollici infortunati, una serie di dolori muscolari e ossei, delle sudate clamorose nonchè una serie di domande sulla moglie del Signor Ikea che hanno trovato delle scontate risposte, resta da montare solo la libreria componibile...

Nell'ordine ho già fatto fuori Letto a due piazze, tavolo da cucina + 4 sedie, divano letto, poltrona letto, tavolo da salotto + 4 sedie, tavolino da tv, scrivania, sedia e cassettiera, comodini, comò e armadio... Insomma, l'attività la potrei metters su, anche se chiaramente dovrei dire anche grazie alla Black&Decker e dividere con loro i proventi...

Però che soddisfazione l'ultima avvitata: la gocciolina di sudore mi imperlava la fronte e rischiava di cadere sul piano, ma il tempo si è mosso più lentamente come in Matrix e ce l'ho fatta!

Ora, al di là di essere pronto ad ospitare chiunque, vivo un momento di soddisfazione intima... Stasera per motivi di trasferimento sono dovuto tornare alla Baita di Cemento, e al pensiero quasi mi mettevo a piangere... La mia prima casa, dove molto ho costruito, è lì ad attendermi, e da lì i miei prossimi post!

mercoledì 28 novembre 2007

Festeggiamenti virtuali

Grazie, grazie a tutti quelli che mi hanno fatto gli auguri, a quelli che mi hanno regalato un ambiguo omaggio floreale, a quelli che hanno fatto finta di nulla e a quelle due belle fanciulle che mi hanno telefonato nel pomeriggio convinte che stessi folleggiando in giro e invece ero al lavoro a spedire stagisti a destra e a manca.
In effetti tutti mi hanno rimproverato perchè non ho portato niente da mangiare e/o da bere, tranne l'orribile sbobba che ho offerto alle macchinette, come pronosticato e augurato dal nostro capotreno e tutti hanno rimembrato i tempi quando cucina splendea e diffondevo cibo ad amici e nemici. E allora visto che siamo nel campo del virtuale, che virtuale sia e pubblico un paio di ricettine richieste a furor di popolo.

E ooooooooone! IL CORNETTONE

Dunque, vi servono, per l'impasto: un Kg di farina, acqua tiepida q.b. (circa 1 litro, ma andateci cuonci), 1 e 1/2 dado di lievito di birra, 1 bicchiere di olio extra vergine di oliva. Per il ripieno: 1 provola affumicata, 1 chilo melanzane, 1/2 Kg pomodorini oppure (fermo restando la provola) 4 peperoni, un bel po' di parmigiano grattuggiato, foglie di basilico q.b.
Fate la pasta con l'acqua, la farina, il lievito, 1 cucchiaio di sale fino e 1 cucchiaino piccolo di zucchero (cresce meglio) - non ve la spiego, che se non la sapete fare potete buttarvi a mare vestiti oppure ve la comprate e non se nel parla più, quindi prima di metterla a crescere le fate ingoiare poco a poco il bicchiere d'olio. Questo procedimento la rende elastica, lucente e fragrante. Mettetela a crescere coperta con un panno per un paio d'ore. Nel frattempo vi preparate delle belle melanzane a funghetti o dei bei peperoni in padella (e manco questi ve li spiego, altrimenti non la finiamo più). Quando la pasta è cresciuta stendetela in un bel disco grande grande alto mezzo centimetro. Stendete con cura sulla superfice le melanzane a funghetti o i peperoni, la provola tagliata a pezzettini, le foglie di basilico e il parmigiano grattuggiato. E' buona cosa lasciare un paio di centimetri dal bordo liberi da condimento. Adesso arrotolate il disco di pizza gigante su sé stesso, verrà fuori un bel rotolone, più alto al centro e più sottile alle estremità. Disponetelo su una placca da forno unta d'olio, dandogli la forma di un cornetto. Mettete nel forno, che avrete preriscaldato a 200° e lasciate cuocere finchè non è cotto (tautologico, no?), insomma un 3/4 d'ora, tanto ve ne accorgete, sarà tutto bello dorato. Servitelo tagliandolo in fette, tipo rondellone. E' buono buono buono e potete cambiare imbottitura come più vi aggrada!

E twooooooooo! OSSOBUCO CON RISOTTO ALLO ZAFFERANO
Per ogni persona, un ossobuco di vitello o manzo (a seconda dei gusti, io il vitello mi rifiuto di mangiarlo e preferisco il manzo), che sia bello grande; altrimenti, un paio di piccoli a testa.
In una pentola con fondo spesso far rosolare (in olio o burro o olio e burro che sarebbe la cosa migliore) una cipolla e una carota tritate; nel frattempo tagliuzzare la cartilagine che circonda gli ossobuchi, altrimenti in cottura diventano barchette, e infarinarli; togliere le verdure dalla pentola e metterci a rosolare la carne da entrambi i lati, sfumare con vino bianco, aggiungere le verdurine, salare e far cuocere coperto bagnando con un brodo leggero per un’ora, un’ora e mezza, girandoli spesso altrimenti attaccano. Assolutamente niente pomodoro, che secondo me in questo piatto è eresia.
Nel frattempo preparare il classico risotto allo zafferano (e che lo zafferano sia aggiunto in ultima, mi raccomando!), da mantecare alla fine con burro e un po’ di parmigiano.
A cinque minuti dalla cottura, preparare la “gremolata” tritando buccia di limone non trattato, prezzemolo e aglio (chi fosse violentemente intollerante all’aglio tritato semicrudo può buttare uno spicchietto intero direttamente nella pentola in cottura ma no, non sarà la stessa cosa); sistemarla sugli ossobuchi, far andare rigirandoli ancora qualche minuto e servirli sul piatto con il riso, facendo in modo che il delizioso sughino sia equamente distribuito tra i commensali.
Siete contenti??? Mangiate, allora!

martedì 27 novembre 2007

Confesso!

E va bene, il capotreno, che controlla tutto e tutto sa dei suoi passegge-ri, ha colto nel segno! Credevo di aver nascosto bene il momento fatidico, ma ha ragione, oggi è il mio compleanno. Però voi tutti, lettori e scrittori, fate finta di nulla e tornate a dimenticare, vi prego. Confesso che gli auguri del CPM (citazione da Tron - e questo dovrebbe rivelare fin dove si spingono i miei ricordi) mi hanno fatto piacere e anche se A.B. ha ragione e bisogna spedire i momenti brutti al posto giusto, quest'anno no, non mi sento di festeggiare. Aspettatemi tutti alle macchinette del caffè, se lo stomaco vi regge offrirò l'orrenda sbobba ai nostri lettori, amici e nemici, contenti e scontenti, illusi e disillusi. E un'altro anno è passato, nel bene e nel male, avanti miei prodi!

La Gatta propone e Andrea B dispone...

Su segnalazione della Gatta che non dorme mai e le informazioni interessanti le sa sempre scovare, pubblico questo link che narra le vicende del pendolarismo italiano...
Sto per diventare pendolare di nuovo anche io: la casa mi richiede bus e treno, ma l'affidabilità ha dei toni diversi... In tutto il percorso tra pulman e treno lo ho già testato e costa 27 minuti... E sono 27 minuti veri...
Evviva il pendolarismo svizzero!

Auguri WorldWideWeb alla Perfezione


Domani, rispetto a quando scrivo, ma oggi rispetto a quando la maggior parte dei navigatori leggeranno questa mia, si ripete come ogni anno da alcuni anni, il genetliaco di quella che penso possiamo chiamare la nostra Perfezione...

Non abbiamo di certo celebrato ogni anno insieme, ma quest'anno vale la pena di inviare adeguati auguri e organizzare appropriati festeggiamenti. Ok, io non sarò presente in carne e ciccia, ma in spirito e Blog sì! E quanto meno lancio l'idea del Portici Party, con la macchinetta del caffè e delle merendine assaltata e una irruzione violenta e improvvisa nello studio della Perfezione affinchè la suddetta venga ricolmata di affetto, di pessimo caffè e di formaggiatissimi Fonzies!

Tanti auguri Perfetta: un anno merita di essere ricordato o dimenticato, ma in ogni caso festeggiare è un modo per accogliere il nuovo e mandare al giusto paese quello vecchio!

E intanto ho la nuova casa e infiniti mobili da montare... Ma questa è un'altra storia...

venerdì 23 novembre 2007

Defezionare...


Pare che nella Portici delle meraviglie, le defezioni stiano diventando un fenomeno ricorrente: dopo di me il diluvio? Beh, diciamo che almeno un paio di goccioloni mi hanno seguito... Fenomeno interessante: abbiamo vissuto in una specie di immobilità lenta e limacciosa per molto... Poi siamo sbarcati in massa nella nuova sede iniziando a assestarci e cercando nuovi equilibri. Si è trattato di un trasloco di casa con il tempo necessario a vedere tutto a posto... E poi, quando le cose sembravano raggiungere un regime stabile, io ho abbandonato la nave. Ad oggi, per ragioni diverse dalle mie, e forse anche più importanti, altre persone lasciano.

Una coordinata fondamentale della vita è il tempo. Viene quello giusto per tutto, come dicono i più ottimisti, o più realisticamente il cambiamento bisogna saperlo fare quando viene il momento.

Ciò che non riesco a vedere, sono le conseguenze che queste tempeste in un bicchiere possono generare. La prima di sicuro è l'accresciuto silenzio. Poi il lavoro che ricade a pioggia. Ma soprattutto, ciò che immagino, è un sentimento di sbigottimento e il desiderio di seguire il flusso, neanche tanto perchè è necessario, quanto perchè dopo un pò la voglia di cambiare è una smania che non permette di rassegnarsi...

Perchè mi metto a parlare di queste cose? Perchè anche nella mia nuova azienda siamo in pieno ricambio. E' impressionante, ma il senso che ne ricavo è che le motivazioni possono cambiare grandemente e che i desideri sono il nostro motore. Quando vengono meno le prime, e cambiano i secondi, è l'ora di guardare lo specchio e capire...

Aspettative e desideri

Finalmente il mio super nipote passa un INTERO week end da me. Che meraviglia! Posso esprimermi come lui: "E vaiiii!" Era un nostro grande desiderio passare un week end insieme e quindi le aspettative sono davvero grandi, si preannunciano giorni un po' faticosi ma di felicità. Ci piace giocare a letto, ruzzolando insieme a cugino max (che sarebbe il cane, anche se il super nipote pensa sempre che è uno strano bambino con il nasone e che sa leggere - a nove anni si sa leggere, no?), ci piace giocare a scacchi, tuffarci sui cuscinoni, mangiare salame, raccontarci storie inventate, fare la doccia, coccolarci abbracciandoci stretti stretti e tante altre cose. In comune abbiamo anche una bella testa dura, ma in questo lui mi batte di gran lunga.
E visto che si avvicina un week end, per chi si sentisse in vena e non avesse altro da fare che stare in casa accanto ai fornelli, vi propino una bella ricetta lunga lunga da fare, tanto che se ne sta perdendo la tradizione e si fanno oramai solo versioni abbreviate.
Il ragù alla napoletana
Vi occorrono: un Kg di cipolle, 2 spicchi di aglio, 1 Kg di carne di manzo o di gallinella di maiale o mista, pancetta, olio extravergine, sugna, due decilitri di vino rosso, 400 gr. di concentrato di pomodoro (CONCENTRATO, mi raccomando).
Prendete le cipolle, affettatele sottilmente e mettetele in una capace casseruola di terracotta o di acciaio con il fondo molto spesso (la terracotta è meglio, però), con la sugna (due cucchiai), l'olio (4 cucchiai) e l'aglio sbucciato. Lardellate la carne con striscioline di pancetta (cioè fate dei buchini profondi nella carne e ficcateci la pancetta) e mettetela insieme alle cipolle. Fate rosolare la carne e le cipolle, girando spesso, fino a che sono ben dorate e tutti i liquidi che escono siano asciugati. Quindi aggiungete il vino rosso, abbassate il fuoco e fate andare lentamente fino a che tutto il vino sia evaporato e la carne sobbolla dolcemente nel solo grasso (questa fase dura circa 2 ore).
Adesso aggiungete nella pentola 2 o 3 cucchiai di concentrato di pomodoro diluito con un pochino d'acqua e fatelo rosolare girando molto spesso fino a che diventa marrone scuro, SENZA farlo bruciare. Ripetete l'aggiunta di concentrato e rosolate ancora più volte fino a che l'avrete aggiunto tutto (questa fase dura altre 2 ore).
Adesso fate andare tutto a fuoco bassissimo per altre 2 o 3 ore, fino a che tutta l'acqua sarà evaporata, sempre girando ogni tanto (potete anche togliere la carne in questa fase, perchè ormai sarà cotta, aggiungendola di nuovo a dieci minuti dalla fine). La salsa risultante sarà lucida, quasi nera, con un velo di grasso sulla superficie e densissima. Solo ora aggiustate di sale.
Adesso cuocete la pasta, paccheri, maltagliati, rigatoni vanno tutti benissimo e conditela con questa meraviglia del creato. Aggiungete su ogni piatto abbondante parmigiano grattuggiato.
Il sapore è sublime, forte come il calcio di un mulo, vi provocherà un desiderio irrefrenabile di mangiarne ancora e ancora e ancora.
Vi consiglio di munirvi, durante le diverse fasi di cottura, di un libro, ma che non sia tanto interessante, in modo da non distrarvi troppo, perchè con il ragù, la regina di tutte le salse, il rischio sempre in agguato è quello di fare attaccare tutto e di bruciarlo irrimediabilmente.
Lo so che è lungo e apparentemente seccante, ma la pratica della meditazione vi può soccorrere mentre lo fate e il risultato è talmente buono che ripaga ampiamente della lunghezza della cosa.
Io uso un trucco per non tediarmi troppo: la prima fase la faccio in un giorno e il resto (cioè l'aggiunta del concentrato e la cottura) nel giorno successivo.
In questa ricetta non ci sono mandorle, noci e affini, è strettamente legata alla tradizione e non ci sono rischi per la salute. Au revoir!!

giovedì 22 novembre 2007

Ci sono, ci sono ...

Oggi mi hanno rimproverata perchè manco da un po', scusate ma, causa conti, telefonate, file da preparare, dati da inputare, allievi da sistemare, mi è mancato il tempo. E poi in verità alcuni guaiucci vari mi hanno anche fatto passare un attimo la voglia e la vena.
Per riprendermi, scrivo di corsa subito dopo la pausa pranzo: innanzitutto botte in testa al mio romantico amico, perchè insomma, anche al romanticismo c'è un limite, poi sempre al mio amico du' abbracci e du' baci perchè è stato tanto carino e mi ha telefonato nell'intervallo della partita di basket (e non era tempo di risulta, era un gesto d'affetto, almeno così l'ho vissuto).
Poi di getto e sempre di corsa vi posto una ricettina per un primo buono e semplice:
Pasta con il pesto catanese (o trapanese - boh!)
Vi occorrono una manciata di pomodori secchi, anche sott'olio, un bel ciuffone di basilico, una manciata di mandorle pelate, uno spicchio d'aglio, formaggio pecorino grattuggiato, olio extra vergine e un pacco di pasta corta, tipo fusilli o penne o rigatoni. Meglio fusilli.
Mettete le mandorle in forno su una placca e fatele appena tostare (devono essere dorate, non carbonizzate). Quindi mettete tutti gli ingredienti (tranne il pecorino e la pasta, va da sè) in un capace mixer (anche con il minipimer si può fare) e frullate bene bene (aggiungendo un po' d'olio), deve diventare una crema piuttosto densa e moooolto saporita.
Mettete l'acqua per la pasta, portate a ebollizione, salate e mettete a cuocere la pasta. Quando è a metà cottura prendete un mestolo di acqua della pasta e diluite il vostro condimento, che avrete messo nella scodella di servizio, fino a farlo diventare una bella crema fluida. A cottura versate la pasta nella scodella con il condimento, aggiungete il pecorino a gusto vostro, girate bene e decorate con ciuffetti rimasti di basilico. Miammmmmmm!

martedì 20 novembre 2007

Un incontro...


Come al solito mi sono lasciato sopraffare dal pragmatismo senza dare ascolto alla mia vena romantica che mi porterebbe molto di meglio in genere... Ho perso qualcosa? Non lo so... Descrivo la storia e poi dirò di quella piccola filosofia stupida che mi causa sempre un sacco di problemi...


Aeroporto di Capodichino. Pronti a rientrare nella fredda Elvetica nazione. Il misto di sensazioni che mi pervade viene distratto da nuove conoscenze. Conosco una ragazza che vive e lavora qui da due anni circa e che si trova bene... Poi, mentre si discute amabilmente della vita svizzera, una vocina allegra si frappone e un volto sorridente si delinea nella luce del primo sole mattutino... Capelli neri a caschetto, naso pronunciato, occhi luminosi e sorriso divertente e divertito... E' in partenza con il nostro volo per la teutonica Austria, per uno stage in conservatorio. Emozionata ma non impaurita, cerca di capire come arrivare a destinazione e lo chiede a me, che notoriamente ispiro fiducia.

Sono incantato dalla sua fresca speranza e dalla allegria incosciente! Vibrazioni positive di bisogno si diffondono nell'aria e, come al solito, decido di aiutare... Arrivati a Zurigo do tutti i consigli che posso e anche il mio numero di telefono nel caso di problemi... So che non accadrà, e non ho preso il suo numero. L'ho rivista al binario pronta per il suo viaggio e il suo futuro. Uno sguardo grato sul suo volto e le decisione da mezzo soprano... Il sorriso sempre solare ancora lì...

Anche io sono andato via. La baita mi aspettava. E poi penso che un bel ricordo di qualcosa immaginato che poteva essere e non è stato, a volte, ti rende più felice di una realtà vissuta in modo troppo reale. Consapevolezza in me che niente sarebbe stato, sempre influenzata dal pragmatismo di chi non ci crede abbastanza... Eppure ho poi sognato un romantico incontro...

E i 22 anni contro i miei 32 non erano nessun pragmatico ostacolo...

lunedì 19 novembre 2007

Resoconto...


Non sarò nè dettagliato nè pieno di significato... E qui finiscono le involontarie rime io spero...

Sono tornato in patria, cioè a Napoli, e ci sono stato qualche giorno. Per la precisione tre giorni intensi e pieni di eventi più o meno interessanti, ma tutti pervasi di sensazioni e riflessioni... Ho sperimentato la mia emigrazione per la prima volta: l'emozione fisica più grande è stata scorgere in aereo attraverso le nubi il mare. Un brivido dallo stomaco come una stretta forte e improvvisa e una vampa di fiamme dal collo in su...

Poi turbinosi incontri e un numero infinito di cose da fare... Tempi stretti, incastri al limite complicati dai ritmi mutevoli dei mezzi pubblici... Ho rivisto le mie ex-colleghe, ormai amiche di aperitivo, trovando tutte per diversi motivi su delle buone strade. Ho passato una bella serata a base di buon pesce da mangiare al Faretto a Marechiaro, con gli amici di sempre che ancora una volta mi hanno investito di affetto e di buoni sentimenti...

Ho ritrovato la mia famiglia sempre uguale e sempre diversa... E con mio fratello ho trascorso tanto buon tempo, andando anche a rinverdire i fasti del palazzetto dello sport di basket!

Ora che sono di nuovo nella baita di calcestruzzo, almeno per un paio di settimane, devo fare ordine non tra i ricordi, che preferisco tenere mischiati come un buon cocktail forte, ma tra le sensazioni per capire... Qualcosa non è stato lo stesso, e ancora non so cosa. Non so se sia bene capirlo, ma credo di doverci provare...

sabato 17 novembre 2007

Un volo di rientro...

Sfatato l'n-mo luogo comune sull'aereo Zurigo-Napoli che mi sta riportando in città.

Contornato da siciliani diretti alla natia Catania, sono letteralmente subissato dalle loro chiacchiere infinite e reiterate con improvvisi scoppi di ilarità, come anche di liti e di lamentele... Ho sempre avuto in mente lo stereotipo del siciliano che difficilmente parla tanto. Un po' contemplativo, un po' accorto nel proferire parola per non lasciarsi andare troppo. Ma forse è un mio errore di confusione con gli altri isolani Sardi...

Nel frattempo però la mia attenzione è attratta dal tizio seduto nella poltrona davanti alla mia. Insomma quest'uomo di mezza età è uno sfegatato fan della disco music moderna da discoteca. Quella stunfstunf per intenderci. Mentre voliamo e l'aereo fa delle tranquille mossettine, lui invece si agita come un ossesso e si dimena come un cubista a 10000 metri! Non ha pudore: batte le mani, schiocca le dita e porta al massimo la cuffietta del povero iPod che chiede anche lui pietà. Ma a parte il fastidio che arreca a me e agli altri viaggiatori, lo scuorno dove lo mettiamo? Evidentemente lui non ne ha e non saprebbe cmq dove andare a metterlo!

Ma questo è il prezzo da pagare per ritornare in Italia: ritornare a accettare dei livelli di spazio fisico molto ristretti, anche al di fuori di un aeroplano. Sono preoccupato: dopo soli 3 mesi già queste situazioni sono diventate degli “eventi estremi”? E quando tornerò dopo 2-3 anni, che effetto mi farà?

E intanto, attendiamo l'atterraggio!

venerdì 16 novembre 2007


Al nostro Capotreno Auguriiii!!!
......e ben tornato a casa!!!

mercoledì 14 novembre 2007

Caldo tropicale...


Nelle case svizzere ci sono sempre 24-25°. Fuori stasera 1 tendente a -1 e invece in casa me ne sto tranquillo in maglietta e pantalone leggeri senza neanche i calzini...


Mica male no: ci fosse anche una lampada abbronzante, una sedia sdraio e un bel cocktail mi sentirei di starmene in spiaggia... Però il problema è che poi dalla casa si deve uscire, e lì sono dolori: sto affinando la tecnica, ma non ho ancora raggiunto risultati soddisfacenti. Generalmente il problema è la mattina: dopo la doccia e il the, bisogna affrontare il gelo esterno mentre i termosifoni sono a palla! Per non morire assiderati però il giubbino d'ordinanza è necessario come il pullover... Ebbene, devo vestirmi all'ultimo secondo, quasi fuori alla porta per non iniziare a nuotare nel mio sudore. E poi andare frettolosamente alla ricerca di un pò di freddo che mi porti in temperatura! E' come quando nei gran premi le macchine hanno montato le gomme da bagnato e ha smesso di piovere: cercano sulla pista le pozze d'acqua. Io vado dritto verso il gelo, salvo poi dovermi alleggerire repentinamente quando entro nel luogo di lavoro, che è ancor più caldo di casa...

Insomma è una dura vita superare gli sbalzi termici, ma ce la si può fare, a patto di essere pronti a tutto, anche al desiderare ghiaccio quando si è sotto 0!

martedì 13 novembre 2007

Come diventare buoni

Negli ultimi tempi sento di essere diventato troppo buono. Mi manca quello spunto sadico che tanto mi ha reso "popolare" in passato. La battuta che provoca ilarità mi riesce anche in inglese. Le idee bislacche ancora vengono partorite a ritmi vertiginosi dalla mia furente immaginazione. Ma non c'è più quella dose di cattiveria che genera sorpresa e colpisce nel segno. Non so se dipenda dalla lingua o dalla mancanza di interlocutori pizzicosi, ma la polvere esplosiva mi si è un pò bagnata...
Ora bisognerebbe trovare la causa di questa modificazione, ma credo che l'autopsicoanalisi darebbe effetti disastrosi: potrei scoprire chi sono e questo renderebbe la mia vita molto meno soddisfacente! E' per questo che vengo a Napoli come un agnellino: hai visto mai che ci pensi la mia cara, bella e straodinaria quanto invivibile città a risvegliare il mastino che dorme?

lunedì 12 novembre 2007

Film rosa, successo sicuro!

Sono da sempre attratto dai filmoni rosa in cui alla fine la storia romantica finisce in zucchero. Se la sceneggiatura è buona e le scene divertenti, mi risulta godibile e mi fa scquacquerare un pò...

Resta il mio film preferito "Harry ti presento Sally", con una serie di battute e situazioni formidabili e degli attori in vena che raramente hanno raggiunto ancora quei livelli.

E stasera, nella mia baita, mi sono dato all'ennesimo tentativo di imitazione fallito e basato sui bellocci di turno. Risultato, come al solito, semi-abbiocco e silenzioso compiacimento della solita invenzione della ruota...

Devo smetterla di sciacquarmi il cervello sempre in questo modo... A furia di questi lavaggi, un giorno o l'altro, mi ritroverò con la solita immaginazione dilagante a vivere in Svizzera e a pensare di costruire una famiglia in quella terra gelata... Ops...

La donna dell'ultima fermata

Oggi un'amica, mentre la prendevo in giro, mi ha detto "Mica abito all'ultima fermata del treno, come te". Ahhhh, come mi è piaciuta questa definizione e l'adotto subito, da ora in poi sono "la donna che abita all'ultima fermata del treno". E' poetica, mi dà una sensazione di lontananza, di ultima chance e anche la sensazione di essere un porto a cui approdare, un senso di riposo e di stanchezza appagata. Bello bello bello. Mi fa venire in mente film poetici come Pomodori verdi fritti.
Ma bando alle ciance, questa settimana si presenta pesantuccia in partenza. Un monte di stage da risolvere, un sacco di adempimenti da fare, visite in regione, il mio compagno che si opera e come ciliegina sulla torta venerdì devo fare una cosa che si preannuncia sgradevole e faticosa, ma a cui non posso dire di no, è mio dovere farla e voglio anche farla. Non credo che potrò partecipare all'open party del nostro maestro, con grande dolore e dispiacere. Buon ritorno prode guerriero!

domenica 11 novembre 2007

Viaggia in Aereo: quando un emigrante è in città...


L'ho detto varie volte credo, ma ora è veramente arrivato. Devo dire molto prima di quanto pensassi. Ho vissuto. Questi mesi tanto è successo e sono forse un pò cambiato. In meglio o in peggio non ne ho idea. Però mi piace essere indipendente e avere una mia vita. Quello che mi manca non lo so, ma non pensare a quello che non c'è, bensì a quello che c'è è la mia filosofia...

Insomma sono a Napoli il 16-11-2007 dopo la più lunga assenza della mia vita. 3 mesi e 9 giorni. E in corrispondenza del mio 32° compleanno...

Pensa che ripensa, ho valutato che a qualcuno possa interessare e quindi segnalo che, in quella stessa data, ho un appuntamento fissato con la Gatta, spero La Perfezione e Angy e con chi altro potrà e vorrà unirsi in Napoli, Via Merliani, Bar Merliani, verso le 18.00-18.30-19.00 open time per un aperitivo nel quale mi paleserò al mondo Partenopeo. Ovviamente si tratta di evento poco frequente, per cui è gran piacere una diffusa presenza, per quanto raccomando di evitare ogni stress: con stress no party!

E per una volta, "Viaggia In Treno" diventa "Viaggia in Aereo"...

sabato 10 novembre 2007

Mi hanno trovato!!!!


Sabato mattina. Nevicata ventosa. Gli abituati Svizzeri se ne vanno bel belli a fare gli acquisti. Alcuni senza ombrello e cappello, li vedo camminare con le loro sporte in direzione del supermercato. Questo clima è fatto per loro... Addirittura una pazza si mette a giocare con il cane in mezzo al prato fradicio... Ok che la vita va avanti anche sotto la neve, però il cane si diverte così?

In questo clima acceso di chiarore invernale, suona il mio campanello. Ovviamente non attendo nessuno, visto che questo weekend tutte le mie nuove conoscenze si sono sparpagliate ai quattro angoli del globo... Dallo spioncino vedo due figure maschili dotate di inevitabile borsa. Cravatta distinta e faccia pulita, decido di aprire, tenendo il linea mia cugina a telefono in modo che chiami la polizia se tentano qualche mossa improvvisa. Ma siamo in Svizzera, e quindi può accadere solo il peggio del peggio: i testimoni di Geova!!!!!!

Inizialmente il problema di comunicazione in tedesco sembra potermi salvare, ma sfortunatamente uno dei due mi tira fuori l'italiano. Immediatamente lo riconosco come un conterraneo dai suoi tratti mediterranei e la situazione si dipinge come un luminoso Luca Giordano. "Siamo testimoni di Geova", dichiarazione di lavoro la definirei. Subito mi dichiaro cattolico, bellicoso quindi. Tentano di smontarmi dicendo che questa è una buona base su cui lavorare... Ma io resisto al rinculo e fermemente dico che non sono interessato. Al che ritorna all'attacco sulla fascia dicendo che vuole solo spiegare qualcosa sulle basi della Bibbia. Resisto e in tackle scivolato gli presento un netto rifiuto dovuto alla mia consolidata consapevolezza delle "basi della Bibbia". Cedono. Se ne vanno vinti ma non sconfitti. So che torneranno, se non il conterraneo qualche suo parente...

Conclusione: se il fisco non ti trova, perchè non chiede ai testimoni di Geova?

venerdì 9 novembre 2007

Stranezze e bassezze

Delle bassezze non posso parlare, ma ce ne sono, ce ne sono di persone che ne fanno, unicamente per spirito di contraddizione o per fare un dispetto inutile e dannoso (perfino autodannoso), parliamo invece delle stranezze: il barista mi fa la corte. Ora, oltre al fatto che potrei essere sua madre (e dico proprio sul serio) e quindi il ragazzo è assolutamente gerontofilo, è anche bruttissimo e repello, capelli unticci che di rado vedono l'acqua, grasso, grosso e suiniforme. Ora, io non sono venere, per quanto a quella di Milo magari le assomiglio un po' (cioè cortina e tondina), ma insomma direi che posso ancora aspirare a qualcosina in più di un post adolescente inzivato e lagnoso, ancorchè studente di ingegneria (e barista). Quindi sono diventata assolutamente scostante e apparentemente sempre imbufalita, in modo da scoraggiare il moccioso guaiolante. Macchè, che ve lo dico affà, mi ha detto "Quando ci possiamo vedere?" e io "scusa, in che senso?"... Vi lascio immaginare i balbettamenti vari. Insomma, invece di essere autunno pare sia primavera con il risveglio dei bollori. Ma che noia, mai che s'infoiasse per la sottoscritta il rampante di turno, un cinquantenne solida posizione, stipendio cospicuo, amante degli animali o anche il bohemien un po' attempato fornito di simpatica rendita e di pied a terre a marechiaro (anche a Pigalle va bene). Noooooo, solo spiantati, squattrinati, troppo giovani e rozzi tipi. Uffaaaa! Ve l'avevo detto, stranezze. E così di stranezza in bassezza va avanti la nostra vita, qui di fronte al mare, che ieri era liscio come l'olio sullo sfondo di un tramonto da favola e oggi è in tempesta, grigio, nervoso sotto un cielo scuro. Bah! Speriamo che il sabato e la domenica siano portatori di buone novelle.

giovedì 8 novembre 2007

Ipocondria in vacanza...


Devo riemergere da questo silenzio! Sì, devo, ma soprattutto voglio tornare sulle amate pagine del blog proprio all'interno di questa settimana che di straordinario ha soprattutto le ore di lavoro: record dei record, ieri sono stato in ufficio 13h... Credo che non sia mai successo nella mia precedente storia. Di certo c'entra il fatto che il lavoro è nuovo e mi interessa cercare di imparare il più possibile nel minor tempo possibile, ma anche l'aspetto climatico aiuta a non far venire in mente il grillo di andare girando per le strade (non sapendo tra l'altro dove andare).Questo lavoro sta assorbendo molte delle mie risorse, ma prima o poi troverò il mio snorkel per respirare...

Ma la notizia sensazionale è il sentirmi meno ipocondriaco del solito! Da quando sono qui, sarà anche la solitudine che mi costringe a non lamentarmi quanto vorrei, tendo a convincermi di stare bene. La scorsa settimana ho beccato il raffreddore, inevitabile con le temperature di qui. Ebbene, un giorno di naso colante e starnuti, la gola infiammata un pò, e il giorno dopo sentirmi abbastanza a posto da godermi un giorno di malattia e di riposo, necessario quanto riconciliante!

E ora, se riesco a superare la pigrizia, potrei addirittura diventare un sportivo e incominciare a frequentare una palestra... E da allora, la mia integrazione diventerebbe perfetta!

martedì 6 novembre 2007

Un giorno fantastico!

Oggi sono assolutamente da sola in ufficio (vabbè, tranne qualche desperados che ha deciso di farmi visita) e lavoro molto in beata tranquillità. Così si, che meraviglia! E pensare che a me non piaceva tanto lavorare da sola, dò il meglio di me in gruppo, sono un mediatore per vocazione. Ma devo rendere grazie a chi mi ha fatto apprezzare le meraviglie della solitudine, il valore del silenzio, la soddisfazione della produttività solipsistica, il ronzio delle meningi e lo sferragliare del mio computer. Mhhhhh! Approfitto della beata solitudo per postare apposita ricettina pescivendola:
Polpettine di pescespada
Vi serve: 1 bel pezzo di pescespada (peso a piacere - diciamo 500 gr.), pane a cassetta pari peso (più o meno), 1 uovo, vino bianco non cattivo e nemmeno eccelso (che se no vi piange il cuore), pecorino grattuggiato, un ciuffetto di prezzemolo tritato finissimo, 1 spicchio d'aglio piccolo piccolo (potete omettere se non vi va) tritato finissimo (quasi tipo purea). Poi ancora serve 1/2 Kg. di pomodorini, 1 spicchio d'aglio, olio per friggere (io lo faccio con l'extravergine per avere un'alta temperatura di crack dell'olio, voi fate come vi pare).
Ora possiamo partire. Bollite il pescespada, scolatelo e pulitelo della pelle, della lisca e di qualsivoglia parte non mangereccia, e sbriciolatelo bene bene, sempre con le manine sante ben lavate (naturalmente potete fare il piatto con qualunque pesce, bien sure), bagnate velocemente il pane a cassetta nel vino bianco, strizzatelo e unitelo al pesce. Unite quindi l'uovo, il pecorino, un pizzico di sale, un po' di pepe macinato fresco, il prezzemolo e l'aglio. Mischiate tutto e impastate bene. Ricavate ora delle polpettine grandi come una noce (vi conviene e poi sono più carine), friggetele in olio ben caldo finchè saranno dorate e mettetele ad asciugare su della carta.
A parte in una padella preparate una salsetta veloce con i pomodorini e lo spicchio d'aglio, fatela cuocere pochissimo, solo il tempo per il pomodoro di sfarsi e poi mettetevi le polpettine, dategli una girata ed ecco fatto! Delizia per grandi e piccini!
Vi gusta il linguaggio desueto da Talismano della Felicità (quello che qualunque donna degna di questo nome deve avere in casa)? Una ricetta non è una ricetta se non si usano le paroline chiave "mondare", "ponete", "a neve ben ferma", etc. etc. e a me piace moltissimo, mi si arrotano le parole in bocca anche solo a scriverle. Oh, a proposito, potete avere un voto alle vostre esecuzioni, ma solo se me le portate da saggiare. Capito??? Ci vuole l'apposito obolo, ho detto!

domenica 4 novembre 2007

Un uomo a pezzi...


Oggi sono a pezzi: ieri sono stato almeno 10h da Ikea a scegliere l'arredamento per la mia nuova casa! Il risultato è potenzialmente apprezzabile: ho comprato n-cose che a mio modo di vedere renderanno gli spazi bene attrezzati e che conserveranno quella luminosità estrema che tanto importante è per il sottoscritto. Essere napoletano significa anche per me essere un appassionato della luce: l'oscurità, che pure le fa da contraltare fondamentale, non riesce a innescare quei meccanismi di appapagnamento e di pigrizia che sono il sale della vita cittadina, soprattutto nelle giornate di festa...


In ogni caso, l'operazione è all'85% perchè mancano alcuni dettagli anch'essi importanti. Sono tuttavia soddisfatto e purtroppo mi sono anche accorto di essere andato oltre il limite delle mie miserrime forze cerebrali. Vi dettaglio il mio stato di stamattina: gambe indolenzite con tipico effetto sconocchiamento durante la deambulazione. Si spiega con le 8 ore in piedi a camminare per le stanze. Spalla destra dolorante causa sollevamento del piano della futura scrivania. Occhio sinistro ammarrato: non lo so, ma vedo una pellicola biancastra davanti alla pupilla... Gola infiammata, postumo della settimana precedente...

Insomma ho la casa, avrò i mobili, li dovrò montare e anche riempire, ma dopo ci vorrà una vacanza, una lunga vacanza!

giovedì 1 novembre 2007

Notizie...


Ho la televisione italiana e guardo i telegiornali con più interesse di quando me ne stavo a Napoli. Forse anestetizzato dalla realtà di tutti i giorni, allora mi disinteressavo di tutto e cercavo di lasciarmi passare davanti una serie di cose...

Qui però ascolto le notizie e ci penso pure... Ebbene, dall'Italia provengono una serie di disgrazie multiple che mi fanno pensare che il bel Paese non sia poi bello come lo facciamo apparire... Oppure noi italiani abbiamo il gusto per le cose orrende che possono succedere e ci fa piacere raccontare di tristezze... Credo che in questo ci sia un buon bilanciamento: che siamo morbosi, lo dimostra il "Giallo di Cogne" per il quale l'accanimento è stato disumano e irrispettoso del fatto in sè, come solo la stampa sa essere quando viene sollecitata dal pubblico assetato di notizie sempre più vuote di significato ancorchè cruente...

Però oggi ho sentito una cosa che mi ha colpito: si è suicidato un ragazzino di pochi anni a Ischia. Si è impiccato: il dettaglio era fondamentale per tutta l'Italia e ne ringraziamo sentitamente il giornalista... E la banalizzazione di una tragedia simile è sbrigare la faccenda con: era bravissimo a scuola, lo prendevano in giro e quindi... Per poi squarciare il velo sulla solita dietrologia, per cui in quella scuola troppi suicidi negli ultimi 13 anni... Perchè sono colpito? Per due motivi fondamentali: il primo è che io ero uno di quelli proprio secchioni, però non mi sono mai sentito troppo solo da non sopportarlo... Il secondo motivo è che noi italiani non siamo mai stanchi di ricevere brutte notizie e di pensare ai retroscena più o meno tragici. La nostra non è sempre partecipazione al dolore, quanto istinto cinematografico a cercare un criminale colpevole delle cose che succedono e che il più delle volte meriterebbero solo il silenzio di chi niente sa e niente conosce, e non le solite parole in libertà di veline di turno e di pseudo-psichiatri-psicologi che di infantile hanno il cervello e non la specializzazione!


Mi voglio ribellare a questo andare, anche se sono un extracomunitario. Non voglio il telegiornale delle belle notizie, ma quello delle notizie e non dei commenti stupidi e superficiali di chi si deve adattare ai tempi televisivi e quindi riduce il suo pensiero a una semplificazione della vita di chi non ha mai conosciuto. La sagra della generalizzazione è la piaga che ci affligge in questo mondo massivo, dove un granello di sabbia diventa una frana perchè le pagine di un giornale e i 30 minuti di un Tg vanno riempiti!

Riposo vs Lavoro

Ma cosa scopro mai? Mentre noi abbiamo la festa di Tutti i Santi, in Svizzera si lavora. Accidenti che stakanovisti! Una cosa così civile come una bella festa in un periodo in cui non ce ne sono proprio, che quando ti capita in un giorno favorevole della settimana, tipo martedì o meglio ancora giovedì, ti dà la simpatica possibilità di fare un bel ponte, una festa che hai anche la scusa che ti raccogli in preghiera, oppure che vai a trovare i tuoi parenti, insomma una festa giustificata, anzi giustificatissima e in Svizzera niente. La patria del cioccolato, con tante belle chiesette e niente festa. E' un'ingiustizia, acci. è proprio una grande ingiustizia. E così il nostro maestro è al lavoro e noi invece ci riposiamo alla grande. Approfitto del riposo per arricchire la rubrica Scuola di cucina, e oggi vi propongo:
Involtini di pesce bandiera (o spatola in sicilia)
Vi servono: 1 bel pesce bandiera (che sarebbe quel pesce a forma di serpente lungo lungo ed argentato, se il pescivendolo è gentile oppure se non lo sapete fare, ve lo fate anche sfilettare), 1 spicchio d'aglio, pane grattuggiato, prezzemolo, olio extravergine, capperi, pecorino grattuggiato, pepe nero fresco o peperoncino, tutto q.b. (a uocchio, vi ricordate?).
Prendete il pesce bandiera che vi siete fatti pulire e tagliare a pezzi, un bel coltellino affilato, e guardate attentamente il primo pezzo, poggiato su un fianco (il pesce, non voi); noterete che c'è un sottile riga nera esattamente al centro del pesce, su questa fate un bel taglio profondo fino a toccare la spina, poi inclinate il coltello e tagliate via la carne del pesce rasente alla lisca fino al bordo del pezzo. Separate carne e lisca, lasciando la parte finale in modo da non tenere con voi nessuna spina. Avete fatto il vostro primo filetto di pesce e da ogni pezzo di pesce ne vengono 4. Ricavate tanti bei filettini lunghi 7 / 8 centimetri. Bene, ora prendete aglio, capperi, prezzemolo e tritateli finemente, quindi mischiateli con tutti gli altri ingredienti, girando bene bene con le manine sante. Non mettete tanto olio, il composto deve rimanere abbastanza sciolto. I siciliani fanno questo piatto non con il pane grattuggiato industriale ma con il pane stantio frullato ben bene.
Ora prendete ciascun filetto di pesce (attenzione! con la pelle rivolta all'interno del futuro involtino, insomma mettetelo sul tagliere con la pelle all'insù, in modo che poi la pelle tirerà in cottura e stringerà l'involtino) metteteci su un pizzico dell'impasto (un bel pizzico) e avvolgete su sé stesso il filetto di pesce. Prendete il rotolino e mettetelo in una teglia, non c'è alcun bisogno di fermarlo, lo fa da sè. Quando avete riempito tutti gli involtini versate un filo d'olio e mettete in forno caldo a 180° per una mezz'oretta. Potete anche mettere sul fornello, in tal caso è sufficiente un quarto d'ora per la cottura. Se lo servite mettendo gli involtini cotti in un piatto di portata con mazzetti di prezzemolo, farete anche un figurone, eppure è una ricetta scemissima.
Oltre che con il pesce bandiera si può fare anche con il pescespada, avendo l'accortezza di farsi tagliare una fetta alta 3 dita dal pescivendolo e poi ci ricavate i filetti tagliando fettine sottili dall'altezza. In questo caso però gli involtini vanno fermati con uno stecchino. Io uso stecchini più grandicelli e infilo tre involtini su ciascuno. Il massimo!

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