domenica 29 marzo 2020

COVID-19 - Giorno 4 - La pancia dell'isolamento

All'inizio di questa crisi ho fatto la spesa. Il 14 Marzo è stato l'ultimo giorno che io abbia varcato la porta del palazzo. Ero conscio che sarebbe stato sempre piu' difficile e quindi mi sono caricato di molte cose per ridurre le mie necessità di escursione nella Giungla del virus.

Lo vedo ovunque, danzare in aria di colore verde muco. E pur se la razionalità e la mente tecnico scientifica mi dice chiaramente che è un'ossessione, non riesco a smettere di sudare e di camminare a velocità estrema tra le persone al supermercato. Ogni respiro degli altri, ogni loro accennato colpo di tosse, mette a dura prova le mie coronarie...

Le mie scorte si sono rivelate preziose. Basandomi sulle date di scadenza e alternando diverse classi di cibo, sono riuscito a procedere per ormai piu' di due settimane con una alimentazione variata e qualche colpo di inventiva.

Un esempio è il fatto di essermi preparato lo yogurt in casa quando ho finito i vasetti industriali. Questo mi permetterà di allungare la mia permanenza tra le mura domestiche di almeno altri 3gg. Inoltre lo svuotamento del freezer, condizione necessaria a fare spazio per le nuove derrate, mi sta allontanando ancora dall'inevitabile bagno di malattia...

Ho imparato anche a regolarmi sulle dosi in maniera giusta. Senza mai essere preso dalla fame, ho individuato la quantità di cibo che mi permette di stare bene e allo stesso tempo di non aumentare la mia pancia. Non consumando niente in movimento, è fondamentale non eccedere con le calorie. E sebbene lo sapessi già, il dover anche lottare per l'estensione del tempo in casa mi ha aiutato a razionare.

In conclusione, quando rileggero' questa pagina, spero ormai fuori da questa situazione assurda e magari vicino ai miei cari, spero che non dovro' guardare in basso allo stomaco e alla pancia con un po' di rammarico. E allo stesso tempo, oggi spero che presto la paura, diventi un ricordo...

sabato 21 marzo 2020

COVID-19 - Giorno 3 - Considerazioni tecnico scientifiche - L'Italia

Oggi mi arrovello con difficoltà sul problema delle statistiche di azione del COVID-19 in Italia. L'impressione dolorosa a causa della vicinanza è sicuramente amplificata. Le informazioni sulla falcidie che si sta verificando sono oltre che spaventose, anche incongruenti ormai.

Mi sento di dire una cosa: non riesco neanche a immaginare cosa stiano passando le persone in Lombardia e in particolare modo chi lavora nella sanità o ha perso delle persone care.

Non voglio banalizzare. Però voglio dire che ci sono delle informazioni che non passano in TV: ad esempio rispetto al tempo senza le restrizioni, in percentuale il numero di contagi è nettamente diminuito. Purtroppo in questi giorni si mantiene costante e con molto dolore, quello delle morti cresce. La strada è ardua, ma qualche piccolo segnale si può e si deve trovare.

So che tutti sono allo stremo, ma di nuovo i mezzi di comunicazione devono informare bene e gli amministratori hanno la responsabilità di prendere decisioni valide e non dirette dal panico. Se si sapesse come fermare questa pandemia da un giorno all'altro io credo che si farebbe.

Per ogni decisione, come ho sentito dire secondo me correttamente dalla ministra De Micheli, ci sono grandi conseguenze per la collettività che vanno capite. Non si possono seguire i facili slogan.

Oggi dire chiudiamo tutto, chiudiamo di più, è una cosa sacrosanta da prendere in considerazione. Io vorrei avere fiducia che le persone atte a decidere sapessero valutarne le conseguenze. Questa fiducia vacilla...

Nel continuare a fare la nostra parte, possiamo solo sperare e mettere la nostra buona volontà dove possiamo...

giovedì 19 marzo 2020

COVID-19 - Giorno 2 - La ricerca della carta perduta

E scomparve improvvisamente la carta igienica. Sia quella soffice che quella carta vetro finirono in un buco nero di acquisti sconsiderati.

Un vuoto enorme sugli scaffali, riempito solo di vaghe giustificazioni provenienti da diverse menti illuminate. Qualcuno dice che sia perché in tempi di incertezza, rassicura avere cose che se mancassero renderebbero la tua vita miserabile. Altri la buttano sull'importanza di non dover uscire in maniera inaspettata con il rotolo nudo in mano per procurarsi il foglietto del piacere... Alcuni dicono che il vuoto si nota di più' di quello delle scatolette perché le conserve sono più' piccole...

La verità è che anche ad interrogarsi, una spiegazione non c'è. Con la mole di carta che è sparita vanno al bagno tutti gli elefanti africani e anche qualche rinoceronte... E garantisco, loro la fanno grossa... La realtà è che la gente presa dal panico, perde il controllo della carta di credito e butta nel carrello le cose che gli sembrano più' normali e usuali. Esaurito il discorso cibo, in un supermercato restano saponi e carta igienica quando non si ha interesse per i coniglietti pasquali di cui traboccano gli scaffali.

Certo è che rimedi all'assenza della carta che non graffia ce ne sono. Ma quanto siamo disposti a cambiare le nostre abitudini in tempo di Pandemia? Le concessioni ai governi e alla salute pubblica, che io sostengo senza se e senza ma, sono importanti. Per molti non uscire di casa è come essere arrestati e vedere il mondo attraverso le sbarre. Per altri non poter correre e fare sport è peggio di una crocifissione a testa in giù'. Poi ci sono quelli che non possono andare a prendere il caffè al bar o a giocare a carte e si domandano a che serva respirare allora...

Insomma dover subire anche l'onta di non poter comodamente godere degli allegri momenti di relax mattutino, è veramente dura.

Speriamo che presto ritornino a essere pieni gli scaffali della carta. Anche quello della Corona...

domenica 15 marzo 2020

COVID-19 - Giorno 1 - Le scorte di guerra dei supereroi


Sono partito con un obiettivo preciso: percorrere il piu' velocemente possibile i supermercati a distanza da tutti gli altri e tornare a casa con generi alimentari e non che mi permettano l'isolamento fino a 2 settimane.

Appena fuori dalla porta, ho iniziato a sudare per l'ansia di andare in luoghi aperti e poter essere contagiato dal virus.

E' stata una sensazione brutale di tensione che mi ha percorso il sistema nervoso tipo raggi gamma al peperoncino.

Ecco sorgere l'effetto Hulk sulla pelle rosa. Mi incammino in mezzo agli altri saltandoli per chilometri e sono al supermercato in 3'.

Appena entrato, individuo con i sensi di ragno cio' che voglio comprare e butto incontrollatamente nel carrello quello che mi capita a portata. Sento il formicolio dietro alla testa quando una persona qualsiasi tossisce e mi abbasso al momento giusto con i super riflessi per evitare ogni eventuale sputazza...

Un misto di Flash e Quicksilver per pasta e carta igienica che passa tra gli scaffali lasciando un senso di vuoto.

Poi la super forza: verdi bottiglie d'olio alla rinfusa nello scudo di Capitan America, chili di frutta nella armatura di Ironman refrigerata e via a piedi verso casa senza fermarsi!

Finalmente chiudo la porta e ritorno umano. Sono un lago di sudore e stamattina quasi non riesco a alzare la tazza del the per quanto mi fanno male le spalle... Guardo con soddisfazione il frigorifero e gli stipetti della cucina pieni. E inizio a credere di aver fatto una caxxata...

Ci vorrà il super stomaco e una super diarrea per consumare tutto...

 


COVID-19 - Il viaggio dentro casa

Dopo lunghissimi 4 anni di meraviglie, sorprese, disastri, allegrie e dolori, salgo su Viaggia in Treno per provare a raccontare il mio tempo di Corona Virus 2020.

La raccontero' da dentro a questo vagone chiamato casa, che pur immobile rispetto al sistema di riferimento Terra, viaggia con il pianeta nell'universo.

La storia del Virus COVID-19 è iniziata per me come per il resto del mondo a Gennaio. Si è iniziato a sentire parlare di come il virus si stesse diffondendo rapidamente in Cina con un focolaio intensamente attivo subito dopo Natale. Sembrava tutto lontano e credo che tutti abbiano pensato ai "soliti casini della Cina" con quella piccola o grande dose di razzismo e spirito di superiorità che ci portiamo dietro... A Febbraio si viaggiava tranquillamente per il mondo espandendo la "Città Proibita" a tutta la nazione e sperando che bastasse...

Poi il vento è cambiato... Prima una brezza di mare con pochi casi e un moderato menefreghismo. Poi un tendersi sempre piu' forte del flusso di informazione che ha distribuito a piene mani panico senza istruzioni. E poi marzo, e i 15 giorni che hanno cambiato, ad oggi, tutto il nostro modo di vivere...

La storia, per sua natura passata, non puo' essere cambiata, ma solo diversamente ripercorsa e interpretata da vincitori e vinti. Al momento capire se qualcuno vincerà mi sembra inutile. Certo è che lunghi e difficili pensieri si sono amalgamati in un doloroso ricordo di sensazioni di stupore, ansia, paura, panico e tentativi vani di razionalizzare...

Oggi inizia per me un tentativo di auto-reclusione aperta al mondo. Significa per me viaggiare nella carrozza di extra lusso che è lo stare a casa, da dove svolgere tutte le mie normali attività e da dove osservare cosa succede. Non credo di essere per niente originale in questo racconto. Sono sicuro che molti, moltissimi, staranno avendo percorsi simili e allo stesso tempo unici.

Come in passato pero' ho il desiderio di lasciare una traccia di questo percorso per avere modo di ritrovare delle mollichine di pane che oggi sembrano infette.

E quando riusciremo a uscire a riveder le stelle senza la mascherina e senza il terrore che qualcuno ci tossisca troppo vicino, spero che avro' imparato qualcosa e lasciato questa sottile traccia.

Le fonti di informazione a cui faro' riferimento sono:
WHO - World Health Organization

Ve lo raccomando...

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