Sono andata ad un matrimonio a ... Savona!
E da Napoli è una bella passeggiata! La cronaca: venerdì al lavoro con valigia, galoppata mattutina sotto al sole con quei 4 o 5 chili. Prendo il treno per Roma alle 15,17. Galoppata sotto il sole. Arrivo a Roma. Prendo il trenino per Fiumicino. Bleah! Sporco, vecchio, rotto, ussignur! Arrivo in aeroporto, attendo altri membri della delegazione romana. Prendiamo l'aereo alle 20,10 per Genova. Arrivo alle 22 circa. Ritiro la macchina a noleggio. Mi dicono che non avevano una seconda categoria quindi allo stesso prezzo mi danno una prima. OK.
Aspettiamo a Genova ulteriori membri della delegazione romana in arrivo da San Pietroburgo (e dite poco). Arrivano alle 23,10. Andiamo al parcheggio della macchina. E qui comincia il film di Stanlio e Ollio. Cosa fate voi quando entrate in macchina?? Vi sedete, vi aggiustate il sedile, prendete la chiave nella mano destra e cercate il buco in cui infilarla. Ma il buco questa volta non c'è. Oddio, dov'è il buco?? Cerca su, cerca giù, tentiamo di infilare questo strano oggetto che sembra una chiave senza la parte metallica in un foro dove ci sono le viti che serrano il piantone dello sterzo, alla fine eravamo in tre testa sotto lo sterzo a cercare un foro, uno qualunque, in cui infilare 'sto cavolo di coso. Uno urlava "le istruzioni, cercate le istruzioni", l'altra strillava "cerca un bottone", io premevo bottoni in libertà, sembravo un pianista in un tumulto, poi mi casca l'occhio sul pavimento vicino al cambio. ALT! FERMI TUTTI! C'è un foro con tre scritte ON OFF START. E' lui!!!! Metto in moto. Ah, ho dimenticato di dirvi che ci hanno dato una Croma, che sarebbe a dire una specie di luuunga luuunga automobile, grande grossa e gigantesca. Io sono alta un metro e mezzo. Un po' sbilanciato come rapporto. Seeeee!!
Ci accostiamo all'uscita dal parcheggio auto a noleggio, mi tolgo la cintura di sicurezza, mi sporgo a mezzo fuori dal finestrino per digitare il codice e ... dal sedile di dietro il back sit driver mi dice "stai aprendo il finestrino posteriore". Ah. Pigio un altro po' di bottoni e finalmente apro il mio finestrino e digito il codice. Imbocco l'autostrada, ma prima devo ritirare il biglietto. Mi rituffo fuori dell'auto, ari-pigio un po' di bottoni e dal sedile di dietro "stai aprendo TUTTI E DUE i finestrini posteriori". Vabbè, la faccio corta, mentre già correvo in autostrada da dietro arrivavano urla del tipo "hai chiuso a metà quello di sinistra, ora li hai riaperti, ora li hai chiusi tutti e due a metà, ma insomma o vai su o vai giù, CACCHIO". E prima ci sono stati strilli del tipo "hai fatto spegnere la macchina, ora si è spenta di nuovo, oddio oddio ODDIO". Vabbè, cercavo di partire in terza, ma che ne so che questa macchina ha la prima allo stesso posto della retromarcia.
Insomma, come Dio volle siamo arrivati a Savona alle 00,10 e siamo persino riusciti a mangiare. La mattina dopo, vestita in abito lungo, calzata di tacchi 12 centimetri, ho ripreso la macchina con equipaggio al completo (un paio di zie settantenni arzillissime, uno zio settancinquenne che faceva il navigatore, un figlio trentenne di una delle zie) e abbiamo cercato la chiesa. Situata su una appesissima collina, con un'altra macchina che ci guidava e che ha sbagliato strada 2 volte, con relative inversioni di marcia in una minuscola stradetta con pendenza 17%, con me alla guida di quella gigantesca limousine di cui sopra. Le maledizioni che sono uscite dalla mia boccuccia di rosa credo si possano ritenere proverbiali. Abbiamo finalmente assistito al matrimonio e poi ci siamo recati a Voze, ameno luogo in cui si trovava l'ameno ristorante in cui mangiare l'ameno pasto. Trovato anche il ristorante. Poi siamo ritornati a Savona. Poi stamane abbiamo ripreso l'autostrada e siamo tornati a Genova. Posata l'auto. Preso l'aereo. Posato l'aereo. Preso il treno. Posato il treno. Preso il pullman. Posato il pullman. Sono arrivata a casa. Ahhhhhhh!!!
E comunque in macchina avevo le scarpette da ginnastica e non ho fatto nemmeno un graffio al mostro a 4 ruote. Tiè!!
E da Napoli è una bella passeggiata! La cronaca: venerdì al lavoro con valigia, galoppata mattutina sotto al sole con quei 4 o 5 chili. Prendo il treno per Roma alle 15,17. Galoppata sotto il sole. Arrivo a Roma. Prendo il trenino per Fiumicino. Bleah! Sporco, vecchio, rotto, ussignur! Arrivo in aeroporto, attendo altri membri della delegazione romana. Prendiamo l'aereo alle 20,10 per Genova. Arrivo alle 22 circa. Ritiro la macchina a noleggio. Mi dicono che non avevano una seconda categoria quindi allo stesso prezzo mi danno una prima. OK.
Aspettiamo a Genova ulteriori membri della delegazione romana in arrivo da San Pietroburgo (e dite poco). Arrivano alle 23,10. Andiamo al parcheggio della macchina. E qui comincia il film di Stanlio e Ollio. Cosa fate voi quando entrate in macchina?? Vi sedete, vi aggiustate il sedile, prendete la chiave nella mano destra e cercate il buco in cui infilarla. Ma il buco questa volta non c'è. Oddio, dov'è il buco?? Cerca su, cerca giù, tentiamo di infilare questo strano oggetto che sembra una chiave senza la parte metallica in un foro dove ci sono le viti che serrano il piantone dello sterzo, alla fine eravamo in tre testa sotto lo sterzo a cercare un foro, uno qualunque, in cui infilare 'sto cavolo di coso. Uno urlava "le istruzioni, cercate le istruzioni", l'altra strillava "cerca un bottone", io premevo bottoni in libertà, sembravo un pianista in un tumulto, poi mi casca l'occhio sul pavimento vicino al cambio. ALT! FERMI TUTTI! C'è un foro con tre scritte ON OFF START. E' lui!!!! Metto in moto. Ah, ho dimenticato di dirvi che ci hanno dato una Croma, che sarebbe a dire una specie di luuunga luuunga automobile, grande grossa e gigantesca. Io sono alta un metro e mezzo. Un po' sbilanciato come rapporto. Seeeee!!
Ci accostiamo all'uscita dal parcheggio auto a noleggio, mi tolgo la cintura di sicurezza, mi sporgo a mezzo fuori dal finestrino per digitare il codice e ... dal sedile di dietro il back sit driver mi dice "stai aprendo il finestrino posteriore". Ah. Pigio un altro po' di bottoni e finalmente apro il mio finestrino e digito il codice. Imbocco l'autostrada, ma prima devo ritirare il biglietto. Mi rituffo fuori dell'auto, ari-pigio un po' di bottoni e dal sedile di dietro "stai aprendo TUTTI E DUE i finestrini posteriori". Vabbè, la faccio corta, mentre già correvo in autostrada da dietro arrivavano urla del tipo "hai chiuso a metà quello di sinistra, ora li hai riaperti, ora li hai chiusi tutti e due a metà, ma insomma o vai su o vai giù, CACCHIO". E prima ci sono stati strilli del tipo "hai fatto spegnere la macchina, ora si è spenta di nuovo, oddio oddio ODDIO". Vabbè, cercavo di partire in terza, ma che ne so che questa macchina ha la prima allo stesso posto della retromarcia.
Insomma, come Dio volle siamo arrivati a Savona alle 00,10 e siamo persino riusciti a mangiare. La mattina dopo, vestita in abito lungo, calzata di tacchi 12 centimetri, ho ripreso la macchina con equipaggio al completo (un paio di zie settantenni arzillissime, uno zio settancinquenne che faceva il navigatore, un figlio trentenne di una delle zie) e abbiamo cercato la chiesa. Situata su una appesissima collina, con un'altra macchina che ci guidava e che ha sbagliato strada 2 volte, con relative inversioni di marcia in una minuscola stradetta con pendenza 17%, con me alla guida di quella gigantesca limousine di cui sopra. Le maledizioni che sono uscite dalla mia boccuccia di rosa credo si possano ritenere proverbiali. Abbiamo finalmente assistito al matrimonio e poi ci siamo recati a Voze, ameno luogo in cui si trovava l'ameno ristorante in cui mangiare l'ameno pasto. Trovato anche il ristorante. Poi siamo ritornati a Savona. Poi stamane abbiamo ripreso l'autostrada e siamo tornati a Genova. Posata l'auto. Preso l'aereo. Posato l'aereo. Preso il treno. Posato il treno. Preso il pullman. Posato il pullman. Sono arrivata a casa. Ahhhhhhh!!!
E comunque in macchina avevo le scarpette da ginnastica e non ho fatto nemmeno un graffio al mostro a 4 ruote. Tiè!!
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