Ho conosciuto molte persone, alcune meravigliose, altre terribili. A volte, ma solo a volte, ad esser fortunati, se ne incontra una che ti cambia la vita. E allora bisogna ringraziare. La vita, l'universo e tutto quanto.
Ci sono persone che nella loro vita subiscono un danno e se lo superano imparano che si sopravvive a tutto. Spesso questo le fa diventare persone senza pietà verso gli altri, incapaci di provare empatia. Ma quelli che subiscono un danno fanno a sè stessi qualcosa di peggio: per sopravvivere, per non provare più dolore, uccidono dentro di sè la capacità di sentire. E nel fare questo uccidono anche la capacità di amare, di gioire, di capire gli altri. Bambini con gli occhi spenti che guardano attoniti il mondo.
E per sopravvivere non si riesce più a vivere. Io ero così. Solo che a un certo punto della mia vita mi sono guardata intorno e mi sono accorta che sopravvivevo si, ma non vivevo più. Mi ero detta così tante volte di non aver bisogno di nessuno che davvero ad un certo punto non c'era nessuno di veramente importante.
Ho avuto fortuna. Ho incontrato qualcuno. E se quel qualcuno legge (e qualche volta lo fa) io lo voglio ringraziare. Per avermi ridato il sorriso, quello vero. Perchè mi ha insegnato di nuovo a piangere con il cuore e non con gli occhi. Perchè mi ha fatto sentire il dolore. Perchè mi ha ridato la capacità di amare. Perchè mi ha ridato gli amici, quelli veri.
Mi ha fatto smettere di avere paura, di rimanere tremante. Di temere il cambiamento. Di non guardare in alto. Di odiare il lavoro.
Mi ha dato nuovi occhi per guardare il mondo e oggi mi stupisco ogni giorno per quello che vedo, per quello che capisco, per quello che sento. E io ringrazio la persona che mi ha trovato e che ho trovato.
Grazie a questa persona ho famiglia, ho amici, ho me. Perciò voglio dirle grazie. Magari è poco e non ho trovato nemmeno le parole giuste per dirlo, ma quello che so è che se ora non mi sento più prigioniera nella mia testa a guardare il mondo attraverso due piccole finestre è tutto merito suo. E un po' anche mio.
E' stato un lavoraccio.
Ci sono persone che nella loro vita subiscono un danno e se lo superano imparano che si sopravvive a tutto. Spesso questo le fa diventare persone senza pietà verso gli altri, incapaci di provare empatia. Ma quelli che subiscono un danno fanno a sè stessi qualcosa di peggio: per sopravvivere, per non provare più dolore, uccidono dentro di sè la capacità di sentire. E nel fare questo uccidono anche la capacità di amare, di gioire, di capire gli altri. Bambini con gli occhi spenti che guardano attoniti il mondo.
E per sopravvivere non si riesce più a vivere. Io ero così. Solo che a un certo punto della mia vita mi sono guardata intorno e mi sono accorta che sopravvivevo si, ma non vivevo più. Mi ero detta così tante volte di non aver bisogno di nessuno che davvero ad un certo punto non c'era nessuno di veramente importante.
Ho avuto fortuna. Ho incontrato qualcuno. E se quel qualcuno legge (e qualche volta lo fa) io lo voglio ringraziare. Per avermi ridato il sorriso, quello vero. Perchè mi ha insegnato di nuovo a piangere con il cuore e non con gli occhi. Perchè mi ha fatto sentire il dolore. Perchè mi ha ridato la capacità di amare. Perchè mi ha ridato gli amici, quelli veri.
Mi ha fatto smettere di avere paura, di rimanere tremante. Di temere il cambiamento. Di non guardare in alto. Di odiare il lavoro.
Mi ha dato nuovi occhi per guardare il mondo e oggi mi stupisco ogni giorno per quello che vedo, per quello che capisco, per quello che sento. E io ringrazio la persona che mi ha trovato e che ho trovato.
Grazie a questa persona ho famiglia, ho amici, ho me. Perciò voglio dirle grazie. Magari è poco e non ho trovato nemmeno le parole giuste per dirlo, ma quello che so è che se ora non mi sento più prigioniera nella mia testa a guardare il mondo attraverso due piccole finestre è tutto merito suo. E un po' anche mio.
E' stato un lavoraccio.
3 commenti:
Dire grazie è bello e lo facciamo troppo poco. Tu lo hai fatto bene. E io mi associo nell'idea di ringraziare quelli che nella nostra vita non ringraziamo mai, ma che se lo meritano!
Complimenti Perfezione.Ci conosciamo poco e solo in maniera virtuale...ma spero di diventare una bella persona come lo sei tu!
Un Grazie a te!
Mamma mia che responsabilità!!
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