E se...? E se non...? E se poi...? E se però...?
I what if sono dei killer della serenità. Sono l'ipocondria dei sentimenti. Dipingono scenari complicati e inutilmente gravi che rendono foschi e preoccupanti tutte le interazioni. Ancor peggio, proprio come l'ipocondria che si esercita sul proprio corpo, riconoscono sintomi inesistenti...
Siccome però sono delle creazioni della nostra mente, non c'è motivo alcuno per cui come queste scomode incertezze e paure si sono create, non possano anche essere distrutte... Sapere che si sta ipotizzando una realtà che non esiste, o almeno non ancora, deve anche condurre nella direzione di farla evaporare alla luce di un sole benigno...
Le ipocondrie sentimentali hanno il brutto vizio di nascere nei momenti in cui non fai altro che pensare in modo assurdo. Per esempio di notte, quando non riesci a dormire, entri nel loop del fantasticare. Siccome però in fondo l'insonnia è sofferente, subdolamente foschi pensieri sul "cosa succederebbe se", si intrufolano acuendo sensi e riflessioni senza un minimo di concretezza. Tutto sembra ingigantirsi come in un teatro delle ombre, ed ecco che sei malato di un'immaginazione psichedelica stile LSD, dove tutto è contorto e infondato, ma proprio come in una ipocondria da manuale, altrettanto vero quanto un braccio... La buona notizia è che se uno è già ipocondriaco, la può avere vinta. Sì, perché può dirsi di smetterla di dare tutto il potere alla mente che crea e distrugge... Ancora una volta, nel fare tutto noi senza dare ascolto al suono della realtà, siamo percorsi da una canzone stonata fatta di possibilità accostate senza logica, ma con una chiara matrice fosca... Insomma c'è da dirsi basta e da guardare avanti e aspettare eventi veri. La vita è sempre molto più sorprendente dei sogni e dei film...
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