Non ho letto il libro di Petronio, perchè non mi è mai capitata l'occasione. Sembra però dalla meravigliosa Wikipedia, che sia uno spaccato di vita romana condita di una certa volgarità e sesso... Ebbene per una congiunzione astrale chiamata caso, in questi giorni, mentre leggevo un libro piuttosto ignobile (cui dedicherò un post a parte...), ho anche vissuto una mezza serata "Satyrica".
Cena a casa di un collega per la sua partenza. Cena ricca di cibi pesanti e un pò troppo saporiti come si usa qui. Entro subito nel tremendo vortice del pasto senza gusto, ma pieno di calorie. Entro e non riesco a uscirne, cedendo infine anche a qualche bibita che il mio stomaco mal sopporta... E intorno a me vedo scatenarsi scene non solo imbarazzanti, ma degne di una antica Roma da Lupanare... Ecco quindi un vecchio genitore, ormai ben oltre ogni livello etilico consentito, andare toccando gambe, sederi e possibilmente seni a destra e a manca. Il suo occhio vitreo gli permette di passare indenne attraverso tutte queste imprese artistiche, ma il suo ebete sorriso di compiacimento mi lascia senza fiato e senza possibilità di reazione... A lui ecco aggiungersi il giovane ubriaco, colto dal momento ormonale, che a tutti i costi vuole continuare la serata a casa sua a bere e probabilmente ridere incontrollatamente, in compagnia di una coppia... Nel suo occhio perso una scintilla lussuriosa al guardare i generosi seni della fanciulla, mentre il di colei accompagnatore resta sorridente... Un altro personaggio entra in scena, portando con se una donzella di origine intercontinentale. Se due non si capiscono a parole, ma solo a gesti perchè la lingua non è comune, è vero amore? Forse potrebbe essere anche solo molto sesso...
Tutto ciò fino alla calata dei barbari Unni di Attila, che compaiono in vesti nere e sacchi a pelo. Essi brandiscono birre e liquori con la sapienza guerriera degli antichi, riuscendo a ingollare litri di "nettare della felicità" senza che esso li soddisfi. Sono uomini duri, che fanno il paio solo con la ragazza piena di piercing e con le orecchie aperte a crocchè grazie a cerchietti di rame. Ella è dotata sul braccio di un magnifico tatuaggio in Alta Definizione che rappresenta un'orchidea. Non è noto quanti altri ne abbia e dove siano essi localizzati, ma l'orchidea magnetizza il mio sguardo molto più del suo corpo teutonico...
Raggiunto il mio limite, mi incammino nella notte solitario. Voglio fuggire da un girone infernale e ritrovare pace e serenità. Lo faccio veloce. Dover poi camminare fino a casa, in una bella serata autunnale fresca, mi schiarisce le idee, e mi porta infine all'oblio di un evento inglorioso... Peccato che poi mi abbia portato pure il raffreddore...
Cena a casa di un collega per la sua partenza. Cena ricca di cibi pesanti e un pò troppo saporiti come si usa qui. Entro subito nel tremendo vortice del pasto senza gusto, ma pieno di calorie. Entro e non riesco a uscirne, cedendo infine anche a qualche bibita che il mio stomaco mal sopporta... E intorno a me vedo scatenarsi scene non solo imbarazzanti, ma degne di una antica Roma da Lupanare... Ecco quindi un vecchio genitore, ormai ben oltre ogni livello etilico consentito, andare toccando gambe, sederi e possibilmente seni a destra e a manca. Il suo occhio vitreo gli permette di passare indenne attraverso tutte queste imprese artistiche, ma il suo ebete sorriso di compiacimento mi lascia senza fiato e senza possibilità di reazione... A lui ecco aggiungersi il giovane ubriaco, colto dal momento ormonale, che a tutti i costi vuole continuare la serata a casa sua a bere e probabilmente ridere incontrollatamente, in compagnia di una coppia... Nel suo occhio perso una scintilla lussuriosa al guardare i generosi seni della fanciulla, mentre il di colei accompagnatore resta sorridente... Un altro personaggio entra in scena, portando con se una donzella di origine intercontinentale. Se due non si capiscono a parole, ma solo a gesti perchè la lingua non è comune, è vero amore? Forse potrebbe essere anche solo molto sesso...
Tutto ciò fino alla calata dei barbari Unni di Attila, che compaiono in vesti nere e sacchi a pelo. Essi brandiscono birre e liquori con la sapienza guerriera degli antichi, riuscendo a ingollare litri di "nettare della felicità" senza che esso li soddisfi. Sono uomini duri, che fanno il paio solo con la ragazza piena di piercing e con le orecchie aperte a crocchè grazie a cerchietti di rame. Ella è dotata sul braccio di un magnifico tatuaggio in Alta Definizione che rappresenta un'orchidea. Non è noto quanti altri ne abbia e dove siano essi localizzati, ma l'orchidea magnetizza il mio sguardo molto più del suo corpo teutonico...
Raggiunto il mio limite, mi incammino nella notte solitario. Voglio fuggire da un girone infernale e ritrovare pace e serenità. Lo faccio veloce. Dover poi camminare fino a casa, in una bella serata autunnale fresca, mi schiarisce le idee, e mi porta infine all'oblio di un evento inglorioso... Peccato che poi mi abbia portato pure il raffreddore...
2 commenti:
Ma dove diavolo sei stato?? Invitato dal Berlusca forse?
Ma sarebbe stato molto meglio: almeno avrei sicuramente ottenuto degli interessanti scambi di vedute con qualche amica giustappunto conosciuta che mi avrebbe (e)scortato a casa...
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