Il collega turco è giovane. Sì è molto giovane. E probabilmente è anche abbastanza turco. E' un ragazzo intelligente il collega turco. E' una persona in gamba, che magari ci mette un pò per arrivare al dettaglio delle cose, ma le fa bene. La sua pecca è forse un carattere un pò arrendevole, che contro le corazzata costituite da me, dal mio collega svizzero e dal mio capo tedesco, subisce alcune decisioni con poca possibilità di replica.
Per la sua gioventù, ci prodighiamo a dargli delle attività da gestire direttamente, di una ragionevole difficoltà, sbolognandogli a dire il vero anche qualche rogna... Non se la prende a male, forse vedendo tutto come un'opportunità, e io lo invidio in questa sua perseverante voglia esecutiva...
Però doveva arrivare ieri. Sì, le sue ferie erano finite e doveva venire in ufficio per ricevere alcune consegne dal nostro capo in procinto di partire lui per le ferie... Ebbene, è arrivato stamattina. Flessibilità, un minimo di libertà, non sono in discussione, ma credo che per lavorare bene si debba imparare anche cosa sono le scadenze, quando si può agire con un pò più di elasticità senza disturbare e quando invece bisogna essere sul punto... Credo che sia giusto da parte mia provare a trasferirgli un'idea di questi punti. Il problema è il come. Sono un collega anziano, ma non ho ruoli di guida per lui. Eppure, anche per la mia stessa salute, ho bisogno di maggiore supporto, e solo se imparerà come darlo, sarà utile... Vale forse il detto: "meglio una volta arrossire che cento patire". Non patiamo, ma spieghiamo!
Per la sua gioventù, ci prodighiamo a dargli delle attività da gestire direttamente, di una ragionevole difficoltà, sbolognandogli a dire il vero anche qualche rogna... Non se la prende a male, forse vedendo tutto come un'opportunità, e io lo invidio in questa sua perseverante voglia esecutiva...
Però doveva arrivare ieri. Sì, le sue ferie erano finite e doveva venire in ufficio per ricevere alcune consegne dal nostro capo in procinto di partire lui per le ferie... Ebbene, è arrivato stamattina. Flessibilità, un minimo di libertà, non sono in discussione, ma credo che per lavorare bene si debba imparare anche cosa sono le scadenze, quando si può agire con un pò più di elasticità senza disturbare e quando invece bisogna essere sul punto... Credo che sia giusto da parte mia provare a trasferirgli un'idea di questi punti. Il problema è il come. Sono un collega anziano, ma non ho ruoli di guida per lui. Eppure, anche per la mia stessa salute, ho bisogno di maggiore supporto, e solo se imparerà come darlo, sarà utile... Vale forse il detto: "meglio una volta arrossire che cento patire". Non patiamo, ma spieghiamo!
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