Stasera sono molto stanco ma ho necessità di dire poche parole su Annozero, sulla politica italiana e su quello che sta tormentando il paese relativamente alla libertà di stampa...
Prima di tutto Annozero. Ne ho visto qualche pezzetto, eppure ancora una volta ne resto perplesso. Pur se dovrei essere convinto e favorevole al loro approccio visto che il mio orientamento è significativamente mancino, non mi sento di apprezzarli. Il palese mettere in contrapposizione le parti rivali servendo bocconi buoni e amari con dichiarata e eccezionale ragionamento di parte, non fa presa secondo me su nessuno. A destra figurarsi: Annozero è screditato da se stesso. A sinistra ci si può sentire per un pò confortati che ci sia un posto dove si porta avanti un dibattito, per poi realizzare l'assoluta inutilità e la tremenda fragilità di quelle parole nei confronti del muro di fuoco dell'esecutivo. E chi guarda per farsi un'idea, quelli che non sono per principio schierati da nessuna parte, non possono affezionarsi al martire Silvio. Certamente, conoscendo gli italiani, una campagna di beatificazione li renderebbe molto più insofferenti...
La politica italiana è però ben rappresentata in Annozero. E' fatta di insulti e di attacchi su ogni punto. Nessuna proposta di nessun genere, ma solo la critica senza costrutto, sia da una parte che dall'altra. A cosa serva al paese per migliorare non ci pensa nessuno... E su questa rappresentazione di marionette, si innesta come una baionetta il ruolo della stampa. E' oppressa, si difende, le grida si alzano alte per lo scandalo... Ma forse bisogna anche dire che i giornali sono asserviti al loro lato di appartenenza da tempo. Fanno politica, tutti, anch'essi senza altro che una lente di ingrandimento settaria con cui amplificare le cose nella luce che vogliono. Non è forse questo un abuso di libertà? Sono anni che non leggo un fatto di politica riportato senza deviare secondo le proprie idee le notizie. E' umano, ma uno sforzo di correzione e di coscienza forse non guasterebbe...
Buonanotte!
Prima di tutto Annozero. Ne ho visto qualche pezzetto, eppure ancora una volta ne resto perplesso. Pur se dovrei essere convinto e favorevole al loro approccio visto che il mio orientamento è significativamente mancino, non mi sento di apprezzarli. Il palese mettere in contrapposizione le parti rivali servendo bocconi buoni e amari con dichiarata e eccezionale ragionamento di parte, non fa presa secondo me su nessuno. A destra figurarsi: Annozero è screditato da se stesso. A sinistra ci si può sentire per un pò confortati che ci sia un posto dove si porta avanti un dibattito, per poi realizzare l'assoluta inutilità e la tremenda fragilità di quelle parole nei confronti del muro di fuoco dell'esecutivo. E chi guarda per farsi un'idea, quelli che non sono per principio schierati da nessuna parte, non possono affezionarsi al martire Silvio. Certamente, conoscendo gli italiani, una campagna di beatificazione li renderebbe molto più insofferenti...
La politica italiana è però ben rappresentata in Annozero. E' fatta di insulti e di attacchi su ogni punto. Nessuna proposta di nessun genere, ma solo la critica senza costrutto, sia da una parte che dall'altra. A cosa serva al paese per migliorare non ci pensa nessuno... E su questa rappresentazione di marionette, si innesta come una baionetta il ruolo della stampa. E' oppressa, si difende, le grida si alzano alte per lo scandalo... Ma forse bisogna anche dire che i giornali sono asserviti al loro lato di appartenenza da tempo. Fanno politica, tutti, anch'essi senza altro che una lente di ingrandimento settaria con cui amplificare le cose nella luce che vogliono. Non è forse questo un abuso di libertà? Sono anni che non leggo un fatto di politica riportato senza deviare secondo le proprie idee le notizie. E' umano, ma uno sforzo di correzione e di coscienza forse non guasterebbe...
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