Sono partito per una vacanza dentro la vacanza... Sono stato a Palermo, nella Sicilia dove ci sono i Siciliani, le Siciliane, ma soprattutto per me c'è la cucina sicula... Sì, devo ammetterlo, non essendo la prima volta che ci andavo, uno dei target era ingurgitare quanto più possibile nel tempo che avevo a disposizione, selezionando sui sapori più che sulla quantità!
In barba all'aspetto artistico, che pure ho amato molto, l'aspetto culinario è quello che mi ha lasciato il ricordo più intenso... Potrebbe essere prosaico, se non considerassi anche la cucina una forma di arte dalle raffinatezze sempre in evoluzione: come si ammirano i piatti della tradizione che corrispondono un po' al nostro Rinascimento, così vale la pena spesso di provare nuovi accostamenti sperimentali, almeno per curiosità... Limitato da qualche fastidiosa allergia, sarei propenso alle innovazioni, ma tutto sommato anche nella vita un po' di tradizione mi piace e quindi eccomi orientato verso le cose fatte da anni e anni nello stesso modo: perpetuano un rito, e perciò hanno un fascino mistico...
Segue qui la cronaca non fedele dei viaggi, una gemma di questo tempo di ferie che ho fatto con entusiasmo e soddisfazione...
Viaggio A\R in nave... O meglio, carretta Circumvesuviana e nave... Dopo alcune recenti peripezie nel breve ma in realtà lunghissimo tragitto Napoli-Sorrento, mi sono dovuto risolvere a partire con un anticipo enorme, considerata la distanza... Ma giusto per smentirmi, il treno è arrivato quasi puntuale... Sono andato al Porto di Napoli, Molo Angioino. Ora dovete sapere che queste definizioni sono un po' oscure. Non credo che esista alcun cartello con la posizione del molo Beverello e il confine con quello Angioino. Però c'è un percorso diverso... Le direzioni di imbarco sono risultate stranamente poco visibili: vabbè che io sono ormai legato a quella chiarezza Svizzera in modo indissolubile, ma forse qualcosa da migliorare c'è... Tuttavia andata super tranquilla in cui sono stato l'unico occupante della cabina... Il mare era una tavola blu (citazione...) e l'uscita dal porto al tramonto è stata come al solito mozzafiato... Poi Capri e Ischia ci hanno messo del loro e lo spettacolo ha meritato le cinque stelle... Accompagnato dalla frittata di maccheroni e da un film in cabina sul mio potentissimo cellulare multimediale, mi sono sentito subito contento della mia impresa... Come al solito ho dormito pochissimo: “letto nuovo non mi trovo” e una cabina 2.30x1.70 che sembrava una cella di punizione, spoglia e poco climatizzata non mi hanno conciliato... Senza contare che i bravi marinai, anche se devi attraccare alle 7.30, iniziano a svegliarti alle 5.40, in modo che tu non ti possa perdere la coincidenza con il molo prima che lui parta! Però all'inizio di un'avventura si è freschi, indipendentemente da tutto, tanto è vero che il cannolo a colazione mi ha dato una soddisfazione immensa...
Dopo i mezzi “pubblici”, il trasporto privato ha preso il sopravvento, tra moto e macchina, con una visione veloce ma viva di Palermo, punteggiata da odori forti (tra cui non posso omettere quello della munnezza) che la hanno inconsciamente accomunata a Partenope... Tra Vespa e Micra ho visto quasi tutto il centro, e Palermo si conferma un luogo interessante e colorato. In questo momento mi ha anche dato l'impressione di essere più viva di Napoli nel suo cambiare, ma può darsi che mi sbagli...
In ogni caso, niente treni in Sicilia. Quelli che ho visto, ricordavano probabilmente con affetto la ferrovia borbonica di Portici... Fortunatamente li ho potuti schivare, affinchè non avessi a discutere ancora una volta con le Ferrovie dello Stato...
E infine, per completare la rassegna trasporti, il ritorno... No, ma questo lo metto in un post separato, perchè è un aneddoto...
In barba all'aspetto artistico, che pure ho amato molto, l'aspetto culinario è quello che mi ha lasciato il ricordo più intenso... Potrebbe essere prosaico, se non considerassi anche la cucina una forma di arte dalle raffinatezze sempre in evoluzione: come si ammirano i piatti della tradizione che corrispondono un po' al nostro Rinascimento, così vale la pena spesso di provare nuovi accostamenti sperimentali, almeno per curiosità... Limitato da qualche fastidiosa allergia, sarei propenso alle innovazioni, ma tutto sommato anche nella vita un po' di tradizione mi piace e quindi eccomi orientato verso le cose fatte da anni e anni nello stesso modo: perpetuano un rito, e perciò hanno un fascino mistico...
Segue qui la cronaca non fedele dei viaggi, una gemma di questo tempo di ferie che ho fatto con entusiasmo e soddisfazione...
Viaggio A\R in nave... O meglio, carretta Circumvesuviana e nave... Dopo alcune recenti peripezie nel breve ma in realtà lunghissimo tragitto Napoli-Sorrento, mi sono dovuto risolvere a partire con un anticipo enorme, considerata la distanza... Ma giusto per smentirmi, il treno è arrivato quasi puntuale... Sono andato al Porto di Napoli, Molo Angioino. Ora dovete sapere che queste definizioni sono un po' oscure. Non credo che esista alcun cartello con la posizione del molo Beverello e il confine con quello Angioino. Però c'è un percorso diverso... Le direzioni di imbarco sono risultate stranamente poco visibili: vabbè che io sono ormai legato a quella chiarezza Svizzera in modo indissolubile, ma forse qualcosa da migliorare c'è... Tuttavia andata super tranquilla in cui sono stato l'unico occupante della cabina... Il mare era una tavola blu (citazione...) e l'uscita dal porto al tramonto è stata come al solito mozzafiato... Poi Capri e Ischia ci hanno messo del loro e lo spettacolo ha meritato le cinque stelle... Accompagnato dalla frittata di maccheroni e da un film in cabina sul mio potentissimo cellulare multimediale, mi sono sentito subito contento della mia impresa... Come al solito ho dormito pochissimo: “letto nuovo non mi trovo” e una cabina 2.30x1.70 che sembrava una cella di punizione, spoglia e poco climatizzata non mi hanno conciliato... Senza contare che i bravi marinai, anche se devi attraccare alle 7.30, iniziano a svegliarti alle 5.40, in modo che tu non ti possa perdere la coincidenza con il molo prima che lui parta! Però all'inizio di un'avventura si è freschi, indipendentemente da tutto, tanto è vero che il cannolo a colazione mi ha dato una soddisfazione immensa...
Dopo i mezzi “pubblici”, il trasporto privato ha preso il sopravvento, tra moto e macchina, con una visione veloce ma viva di Palermo, punteggiata da odori forti (tra cui non posso omettere quello della munnezza) che la hanno inconsciamente accomunata a Partenope... Tra Vespa e Micra ho visto quasi tutto il centro, e Palermo si conferma un luogo interessante e colorato. In questo momento mi ha anche dato l'impressione di essere più viva di Napoli nel suo cambiare, ma può darsi che mi sbagli...
In ogni caso, niente treni in Sicilia. Quelli che ho visto, ricordavano probabilmente con affetto la ferrovia borbonica di Portici... Fortunatamente li ho potuti schivare, affinchè non avessi a discutere ancora una volta con le Ferrovie dello Stato...
E infine, per completare la rassegna trasporti, il ritorno... No, ma questo lo metto in un post separato, perchè è un aneddoto...
Nessun commento:
Posta un commento