Sono finite le ferie. 3 settimane, felici e piene di cose, colme di dimenticanza del lavoro. In una parola, bellissime.
Mi domando sempre cosa resta di questi eventi. Non é una sterile esercitazione del proprio sentire, ma piuttosto un tentativo di fissare i ricordi più importanti, perché non scorrano via tra le dita come dei granelli di sabbia dorata, luminosa, ma evanescente...
Ebbene di queste ferie mi restano le mani colme di ciottoli che difficilmente cadranno via. Milano e il concerto degli U2 hanno aperto come una sinfonia il percorso di 21 giorni. Poi Napoli, casa, Sorrento e il mare, ancora casa, le serate con mio fratello per eventi di varia natura che mi hanno sempre fatto piacere. La gita a Palermo, per vivere e respirare altri odori. Mangiare ciò che amo e non lasciare i minuti andare via senza controllo. Goderli. Non ho dormito tanto perché il tempo é stato sempre carico di interesse. Ma l'ultima settimana il sangue ha circolato alla giusta velocità e la semplicità della vita di tanti anni fa é stato il cioccolato sciolto nel dolce che Mamma prepara da anni e che non mi stanco mai di mangiare...
É bello portare con me una valigia piena e che non mi pesa. Finanche il bagaglio da 20 kg che mi trascinerò dietro per le vie d'oltralpe sembra più leggero dei 18 kg della partenza che mi avevano messo ko...
Il mio pensiero speciale di questa vacanza é una dedica alla mia famiglia. É già accaduto, e accadrà ancora che sia così. Per chi trova la cosa melensa non ho parole: perché sprecarne? Io sono felice che il mio cuore sia ancora e sempre pieno di gioia nel vederli e trascorrere del tempo insieme. Non c'é spazio per dei se e dei ma. C'é che nelle mie coronarie il sangue scorre per loro, e anche quando e se (speriamo...) anche io avrò costruito una nuova unità, tutto si rimescolerà, ma gli spazi si dilateranno senza perdere nulla...
E ora chiudo gli occhi e lascio andare la musica, perché colmi la distanza che separa le mie due case...
Mi domando sempre cosa resta di questi eventi. Non é una sterile esercitazione del proprio sentire, ma piuttosto un tentativo di fissare i ricordi più importanti, perché non scorrano via tra le dita come dei granelli di sabbia dorata, luminosa, ma evanescente...
Ebbene di queste ferie mi restano le mani colme di ciottoli che difficilmente cadranno via. Milano e il concerto degli U2 hanno aperto come una sinfonia il percorso di 21 giorni. Poi Napoli, casa, Sorrento e il mare, ancora casa, le serate con mio fratello per eventi di varia natura che mi hanno sempre fatto piacere. La gita a Palermo, per vivere e respirare altri odori. Mangiare ciò che amo e non lasciare i minuti andare via senza controllo. Goderli. Non ho dormito tanto perché il tempo é stato sempre carico di interesse. Ma l'ultima settimana il sangue ha circolato alla giusta velocità e la semplicità della vita di tanti anni fa é stato il cioccolato sciolto nel dolce che Mamma prepara da anni e che non mi stanco mai di mangiare...
É bello portare con me una valigia piena e che non mi pesa. Finanche il bagaglio da 20 kg che mi trascinerò dietro per le vie d'oltralpe sembra più leggero dei 18 kg della partenza che mi avevano messo ko...
Il mio pensiero speciale di questa vacanza é una dedica alla mia famiglia. É già accaduto, e accadrà ancora che sia così. Per chi trova la cosa melensa non ho parole: perché sprecarne? Io sono felice che il mio cuore sia ancora e sempre pieno di gioia nel vederli e trascorrere del tempo insieme. Non c'é spazio per dei se e dei ma. C'é che nelle mie coronarie il sangue scorre per loro, e anche quando e se (speriamo...) anche io avrò costruito una nuova unità, tutto si rimescolerà, ma gli spazi si dilateranno senza perdere nulla...
E ora chiudo gli occhi e lascio andare la musica, perché colmi la distanza che separa le mie due case...
2 commenti:
e per Mustafà? Neppure un trafiletto??
Mustafà merita di più. In un prossimo post resoconto alimentare delle mie vacanze troverà la giusta collocazione... :-)
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