Seguo i telegiornali a spezzoni. Ultimamente sono molto disordinato nei miei tempi, fino a mangiare, rialzarmi da tavola e poi sedermi ancora a finire dopo una mezz'ora. Il tutto avviene a cavallo dell'ora del tg, per cui assorbo da diverse fonti le informazioni su cosa succede in Italia e limitatamente le notizie dal mondo...
Resto di stucco di fronte alla cronaca di questi giorni. La storia macabra della povera ragazza di Avetrana (paese di cui tutti avrebbero volentieri ignorato l'esistenza), la inaudita violenza del ragazzo in metropolitana a Roma, novello omicida, e infine la sconcertante aggressione al tassista milanese, che dopo aver investito un cane è prossimo a rimetterci la pelle...
Ovviamente sono fatti che vengono seguiti a uso e consumo del giornalismo di massa che mostra sempre più la fame di eventi tremendi che coprano il vuoto di tutto il resto. Nessuna analisi politica degna di questo nome, nessuna informazione sul mondo scientifico e sui suoi progressi, nessun minimo accenno a eventi culturali o a battaglie sociali. Solo un piatto racconto di eventi orridi che solletichino la fantasia da giallo della popolazione. Nessun approfondimento. Nessuna ricerca al di fuori di una dichiarazione d'impatto.
Ecco quindi che tutto diviene una farsa. Il padre assassino che copre la figlia, indicata velatamente come l'assassina ben prima che la cosa sia dichiarata... Poi le figure a contorno e gli inverosimili nomi di persone informate sui fatti come un certo Alessio Pisello, comparso oggi e incomprensibilmente irrilevante. Forse il nome gli ha dato un attimo di celebrità, quella stessa desiderata da quella cugina già indicata come malata attrice...
E la rivolta dei romani all'arresto di quel sant'uomo che con un pugno ha strappato la vita a una donna. A chi interessano nazionalità, professioni, stato fiscale: è una storia pazzesca di tristezza. E invece via a tutelare un violento come nelle migliori tradizioni dei clan mafiosi. Non si aiuta la polizia a portare via la persona con sdegno e disappunto, ma si ha da ridire perchè non abbiamo bisogno della protezione delle forze dell'ordine con simili bravi giovani...
E dulcis in fundo, si investe un cane e si finisce cerebrolesi. Non conosco i dettagli dell'avvenimento, ma l'avesse anche fatto di proposito, stiamo mettendo veramente sullo stesso piano la vita di un animale e di un essere umano? E se poi è stato un incidente, pur in un comprensibile dolore, cosa può spingere a ridurre in fin di vita un altra persona? Non c'è giustificazione, ma c'è il fatto...
E mentre mettiamo la terra in cielo e il cielo in terra scuotendo le fondamenta di tutto, sopraffatti dal fatto di cronaca in sè e morbosamente attratti dai dettagli, possiamo perdere i nostri punti di riferimento, trovandoci sottosopra in un mondo dove nulla ha più senso...
Resto di stucco di fronte alla cronaca di questi giorni. La storia macabra della povera ragazza di Avetrana (paese di cui tutti avrebbero volentieri ignorato l'esistenza), la inaudita violenza del ragazzo in metropolitana a Roma, novello omicida, e infine la sconcertante aggressione al tassista milanese, che dopo aver investito un cane è prossimo a rimetterci la pelle...
Ovviamente sono fatti che vengono seguiti a uso e consumo del giornalismo di massa che mostra sempre più la fame di eventi tremendi che coprano il vuoto di tutto il resto. Nessuna analisi politica degna di questo nome, nessuna informazione sul mondo scientifico e sui suoi progressi, nessun minimo accenno a eventi culturali o a battaglie sociali. Solo un piatto racconto di eventi orridi che solletichino la fantasia da giallo della popolazione. Nessun approfondimento. Nessuna ricerca al di fuori di una dichiarazione d'impatto.
Ecco quindi che tutto diviene una farsa. Il padre assassino che copre la figlia, indicata velatamente come l'assassina ben prima che la cosa sia dichiarata... Poi le figure a contorno e gli inverosimili nomi di persone informate sui fatti come un certo Alessio Pisello, comparso oggi e incomprensibilmente irrilevante. Forse il nome gli ha dato un attimo di celebrità, quella stessa desiderata da quella cugina già indicata come malata attrice...
E la rivolta dei romani all'arresto di quel sant'uomo che con un pugno ha strappato la vita a una donna. A chi interessano nazionalità, professioni, stato fiscale: è una storia pazzesca di tristezza. E invece via a tutelare un violento come nelle migliori tradizioni dei clan mafiosi. Non si aiuta la polizia a portare via la persona con sdegno e disappunto, ma si ha da ridire perchè non abbiamo bisogno della protezione delle forze dell'ordine con simili bravi giovani...
E dulcis in fundo, si investe un cane e si finisce cerebrolesi. Non conosco i dettagli dell'avvenimento, ma l'avesse anche fatto di proposito, stiamo mettendo veramente sullo stesso piano la vita di un animale e di un essere umano? E se poi è stato un incidente, pur in un comprensibile dolore, cosa può spingere a ridurre in fin di vita un altra persona? Non c'è giustificazione, ma c'è il fatto...
E mentre mettiamo la terra in cielo e il cielo in terra scuotendo le fondamenta di tutto, sopraffatti dal fatto di cronaca in sè e morbosamente attratti dai dettagli, possiamo perdere i nostri punti di riferimento, trovandoci sottosopra in un mondo dove nulla ha più senso...
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