Ebbene è giunto il momento di svegliarsi. Ci ha pensato ieri con calma e posata decisione l'incaricato presidente del consiglio a puntare la sveglia. Il trillo è stato e sarà di quelli che non riesci a spegnere neanche con le martellate, e gli italiani smetteranno molto presto di festeggiare la fine di Berlusconi per passare al banco della giuria e sparare a alzo zero sul nuovo governo.
Partiamo da un primo punto. L'unica tv che ha mandato al 100% l'intervento di presentazione della manovra del governo è stata La7. Niente da perdere e tutto da guadagnare, certo, ma i guasti Berlusconiani faticano a perdersi. Era talmente importante mettere in scena l'intrattenimento domenicale che non si poteva dedicare su tutte le reti uno spazio per una serie di annunci devastanti. Ovviamente c'è la malafede dietro: tutti potranno manipolare i messaggi a loro discrezione e a seconda della filo-governatività o della volontà di critica, potranno sparare le loro cartucce.
Primo esempio il fatto che tutti parlino delle lacrime del ministro del Welfare. Sono state la cosa meno importante tra quelle dette, eppure il gossip non sa fermarsi a minimizzare neanche in questi momenti storici profondamente dolorosi. Ma è lo spettacolo desolante dei giornali, che sanno ben dare le colpe alla politica senza mai assumersi le proprie...
Elemento numero 2, la serie di provvedimenti annunciati. Altro che pioggia: grandine sulle teste di tutti. Ma era forse una cosa cosi' imprevedibile? Non è stato questo governo scelto per mostrare la retta via e portare il paese fuori dal pantano? In fondo non si stanno mettendo in pratica tutte le richieste dell'Europa fin troppo annunciate e troppe volte colpevolmente trascurate? Nel pettinare questa bambola italiana, Monti e i suoi ministri hanno preso una spazzola fine che i nodi li tira tutti. E' uno straziante spettacolo pensare a come la vita di tutti venga segnata da questa profonda crisi finanziaria. Si portano al fine avanti tutte quelle modifiche che i governi proni alla logica della poltrona non hanno mai fatto.
Non sono in grado di dire se tutte le misure prese siano necessarie e quante di esse produrranno gli effetti desiderati. Non so se saranno provvedimenti sufficienti a rimettere, nel medio lungo periodo, l'Italia in gioco. Pero' posso dire che sono riforme di una durezza cui gli italiani non sono abituati. Troppi anni di politica del nulla, e ecco che queste misure che intaccheranno anche benefici acquisiti, diventano tremende scudisciate. Tra poco Berlusconi ricomincerà a salire nei sondaggi, mentre il PD ritornerà a perdere perchè incapace di alternativa, ma ancor piu' fautore di questo esecutivo e delle sue "scellerate" scelte. Insomma, un nuovo pasticcio.
Ero stato un facile profeta dell'inutilità delle manifestazioni di piazza per la dipartita del biscione. Adesso in molti si vergogneranno di aver gioito allora e cercheranno di dimenticarsi di averlo fatto. Potranno senz'altro riuscirci gettando fango e veleno sul governo. Io da un lato vedo la necessità di interventi forti, ma dall'altra resto sbigottito dell'assenza di un'idea forte che guidi gli spiriti. L'evocazione da un universo parallelo del principio di equità sociale, è in realtà una dolorosa maschera volta a legittimare azioni al limite della tollerabilità per tante famiglie. Io voglio sperare che tutto questo serva.
Purtroppo pero' ho l'impressione che questo governo tra poco dovrà affrontare un fuoco di fila senza giubbotto antiproiettile. Quando gli italiani finiranno di rendersi conto di dover pagare, di non avere piu' di fronte il Papi pronto con il suo magnifico esempio a sdoganare ogni illecito o moralmente ignobile atto, si inizierà a dire che è troppo. Che ci deve essere un altro modo. Che era meglio prima.
Ma non sarà la verità. Il conto del ricco tavolo che ha mangiato fino a scoppiare, lo deve saldare qualcuno, e visto che l'Onorevole Casa delle Libertà si è defilata in tempo, ci dovranno pensare i cittadini.
Sperando che tutto questo serva, e soprattutto basti....
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