Ieri mi sono fatto certificare. Sono parte di un'organizzazione internazionale che fa project management. Sicuramente servirà a qualcosa, e quando scopriró a cosa vi aggiorneró.
Per essere certificati bisogna passare un esame di 200 domande a risposta multipla da finire in 4h. Va detto che nella mia carriera universitaria (si dice così di quegli anni da incubo in cui si dovevano affrontare prove atroci dette scritti e orali...), non ho mai avuto test a risposta multipla. Quindi ero particolarmente consapevole del fatto che qualcosa potesse andare storto.
Mi ero d'altronde allenato, e ci sono scuole di pensiero che dimostrano che l'allenamento rende perfetti... La perfezione è tutt'altro, secondo me, malauguratamente ignota a noi esseri mortali. Per cui l'incertezza sull'esito della battaglia è stata dura a morire. Strenuamente, in un epica lotta tra parole, numeri e neuroni pulsanti, le mosse piu' scorrette si sono succedute. Tentativi di depistaggio, risposte assurde, questioni incomprensibili e situazioni impossibili al limite dell'improbabilità spinta, ma l'uscita dal labirinto l'ho trovata.
E' l'ennesima battaglia di una lunga serie, vinta con la capacità e con l'abnegazione. Ma questa battaglia ha dimostrato che la guerra non ha trovato una soluzione, rendendo ancor meno comprensibile se questa soluzione ci sia realmente. La guerra è quel lungo tentativo di affermare la propria competenza e realizzarsi professionalmente al livello raggiungibile in un certo momento. Ma è costellata di eventi eroici come di dolorose e vergognose disfatte. Restano sul campo ore investite e perdute cui dare massimo onore, ma anche molta della motivazione a proseguire lungo una certa strada.
Mentre finalmente gli occhi iniziano a indicarmi la loro intenzione di interrompere il mio momento creativo e di gettarmi tra le braccia di Morfeo (senza neanche precauzioni), penso che nei prossimi giorni, mentre decisioni importanti mi attendono, i preparativi per la prossima battaglia inizieranno a farsi pressanti, con la consapevolezza di poter vincere o perdere, ma di far suonare ancora una volta i corni di Gondor...
Buonanotte...
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