lunedì 13 settembre 2010

U2 - Data 2 - Zurigo


Plink plink plink........

E' iniziato così il concerto del 12, la data due di Zurigo... Eravamo felicemente stati in attesa di Bowie e degli U2 e tutto sembrava funzionare bene. Siamo al termine dell'estate e il sole cala prima. Quindi le nuvole che arrivavano alle spalle del Claw le abbiamo un pò sottovalutate... Ma poi plink plink plink...

Potrei scrivere un post di dieci milioni di miliardi di plink, se considerate che sono stato per due ore sotto l'acqua insieme a 10000 persone dei posti prato e molti di quelli dei posti seduti. Perchè la tempesta è stata una di quelle con i controfiocchi. Inizialmente pioggia verticale, e un piede del palco che ci difendeva, ma poi vento turbinante proprio con un temuto 360° tanto in linea con il logo del tour... Ci siamo bagnati alla grandissima. Io ad un certo punto sentivo distintamente l'acqua colare nelle mutande, eppure quando il rosso di Where the streets have no name si è acceso, sono impazzito ancora una volta. Mentre Adam Clayton ormai a torso nudo se la rideva beato, Bono piazzava parole mai usate nelle canzoni, Edge si accaniva con rabbia sulle corde delle chitarre quasi volesse sfidare il cielo nero e le saette incombenti, Larry Mullen se ne stava al coperto sotto l'ombrellone, ma anche lui si andava a prendere la sua bella dose d'acqua con le tonga...

L'atmosfera era diventata ormai pazzesca. Gli svizzeri si erano sovraeccitati sentendosi in un clima familiare forse e mostrando di dover essere scossi nel profondo per partecipare veramente. Cantavano tutti, e nonostante l'acqua, la gente sarebbe rimasta anche per quella With or Without You negata dalle cascate del Niagara che ormai avevano allagato pericolosamente il palco. Il maxischermo maculato ha dovuto dire arrivederci, ma gli U2 si sono divertiti. Sì, secondo me si sono sentiti degli arzilli ventenni di cinquant'anni spinti da tutta quella gente che non se ne sarebbe andata. E vedere Bono ridere di gusto, Adam guardarlo inventare e non crederci, ha detto che ne è valsa la pena. Ed è valsa la pena di correre indietro alla macchina e mettere il riscaldamento a palla incluso il dolce massaggio al sedere del sedile termico!

Mi rimangono immagini confuse di una corsa sotto l'acqua e di una Walk On da sotto alla passerella mobile. Ma mi resta chiara quella sensazione di evento che ricordi. Perchè nelle cose estreme c'è un ché di assoluto. Gli U2 lo sanno. E quelli che c'erano ieri sera, pure...

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