Ho lasciato passare queste vacanze in un modo un pò anomalo rispetto al mio passato e anche rispetto alla mia natura supercomunicativa. E' accaduto senza una intenzione particolare. Però è accaduto, e quel certo Sig. Sigmund Freud affermerebbe certamente che un significato per questa cosa c'è. Probabilmente lui ci metterebbe dentro cose sessuali e rapporti difficili con se stessi e con i parenti, ma rimanendo sul piano di quello che invece io so, non mi accosterei a queste cose...
Capita in realtà che ci siano i fattori pregressi che ti influenzano. Venivo da un periodo di forte stress per il mio esilio dal Maniero e per i litigi post-recupero. Capita poi che a Napoli io sia stato tra novembre e dicembre più di un mese e che non ci sia più abituato. E infine c'è il problema che tutti gli altri non hanno più la percezione che tu possa esserci quando da due anni non ci sei più... In questo senso, la mia vita effettivamente non è più qui. Sorprendentemente non lo è, e in maniera attesa non lo è.
La constatazione di questo potrebbe essere triste e amara, ma in fondo è anche un pò un successo pensare di avere generato qualcosa di nuovo altrove. Ricordo alcuni post scritti all'inizio del mio percorso non napoletano nei quali speravo che questo accadesse, e ora sarebbe ipocrita rimpiangerlo. Che le persone mi manchino è normale e più che giustificato. Che io manchi solo ad alcuni lo è altrettanto. E' il solito frullato di vita che ci servono ad ogni momento di ripensamento.
Sì. Lo è ancora una volta in questa arteteca che non so dove mi condurrà, ma che ogni giorno mi assale più o meno intensamente...
In ogni caso sono contento di essere stato ancora una volta qui, nella Napoli dei miei ricordi e che mi ha fatto così come sono. Stare con la mia famiglia è la miglior medicina per una serie delle mie inquietudini, e le decine e decine di ore di sonno messe in serbatoio non saranno perse facilmente. Il controllo della mia ipocondria è migliorato: l'esercizio può fare miracoli.
E ora ripensare e progettare. Senza magoni nello stomaco. ma con una sensazione di poter fare che guidi le scelte e le decisioni. Buon proposito di inizio anno? Anche. Ma soprattutto una idea per non lasciar passare il tempo senza tentare di rallentare i suoi grani che cadono nella clessidra come istanti privi di peso...
Capita in realtà che ci siano i fattori pregressi che ti influenzano. Venivo da un periodo di forte stress per il mio esilio dal Maniero e per i litigi post-recupero. Capita poi che a Napoli io sia stato tra novembre e dicembre più di un mese e che non ci sia più abituato. E infine c'è il problema che tutti gli altri non hanno più la percezione che tu possa esserci quando da due anni non ci sei più... In questo senso, la mia vita effettivamente non è più qui. Sorprendentemente non lo è, e in maniera attesa non lo è.
La constatazione di questo potrebbe essere triste e amara, ma in fondo è anche un pò un successo pensare di avere generato qualcosa di nuovo altrove. Ricordo alcuni post scritti all'inizio del mio percorso non napoletano nei quali speravo che questo accadesse, e ora sarebbe ipocrita rimpiangerlo. Che le persone mi manchino è normale e più che giustificato. Che io manchi solo ad alcuni lo è altrettanto. E' il solito frullato di vita che ci servono ad ogni momento di ripensamento.
Sì. Lo è ancora una volta in questa arteteca che non so dove mi condurrà, ma che ogni giorno mi assale più o meno intensamente...
In ogni caso sono contento di essere stato ancora una volta qui, nella Napoli dei miei ricordi e che mi ha fatto così come sono. Stare con la mia famiglia è la miglior medicina per una serie delle mie inquietudini, e le decine e decine di ore di sonno messe in serbatoio non saranno perse facilmente. Il controllo della mia ipocondria è migliorato: l'esercizio può fare miracoli.
E ora ripensare e progettare. Senza magoni nello stomaco. ma con una sensazione di poter fare che guidi le scelte e le decisioni. Buon proposito di inizio anno? Anche. Ma soprattutto una idea per non lasciar passare il tempo senza tentare di rallentare i suoi grani che cadono nella clessidra come istanti privi di peso...
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