Ieri, nella giornata più calda sinora vista in der Schweiz (29C), barbecue (bbq) con salsicce arrostite all'aperto. Dopo il siparietto consueto con il capo-meccanico-pancione-Obelix, un rilassato momento conviviale che ci ha posto di buon umore... É stata una giornata fiacca. In una limitata produttività, si é manifestato un livello di disinteresse per le attività che, se non stessimo venendo fuori da una campagna di misura orribilmente pesante, diventerebbe preoccupante...
In ogni caso, come sempre, il nodo salsiccia si stringe intorno al mio stomaco, lasciandomi una esausta sensazione di aglietto sopravvissuto a qualche guerra e una discreta sete. Come facciano Svizzeri e Tedeschi a salsicciarsi così tutto l'anno mi resta misterioso. L'unica seria ipotesi é che coprendo tutto con birra di più o meno nobile origine, lo stomaco si impermiabilizzi definitivamente... Ritorna come leit motiv anche il bbq. La chiara motivazione é che stare all'aperto, dopo mesi e mesi di opprimente freddo, é già di per sé una esperienza divertente. Se poi il corpo si imbottisce di grassissimo cibo e di un litraggio alcolico adeguato alle necessità, tutto diviene una festa...
Verso il bbq sono stato sempre un benevolo entusiasta, particolarmente perché a Sorrento mi sono negli ultimi anni dilettato a cuocere gustosi pesci e numerosi tipi di carni con risultati incoraggianti. Però tecnicamente qui c'é una differenza: invece di carbone e carbonella, per il fuoco, si usano ciocchi di legno. La loro gestione mi appare più complicata di quella del carbone/carbonella, anche per una mera difficoltà di reperirla in Italia. Tra l'altro credo che i mobili del sig. Ikea non sarebbero adatti allo scopo, e la deforestazione della penisola a Stivale sia ormai completa. La gamba d'Europa é tanto depilata che neanche un epilady gigante tirerebbe fuori un arbusto! Ebbene continuerò con il triste carbone, pur se profondamente attratto dal legno secco. Peccato per la expertise...
In ogni caso, come sempre, il nodo salsiccia si stringe intorno al mio stomaco, lasciandomi una esausta sensazione di aglietto sopravvissuto a qualche guerra e una discreta sete. Come facciano Svizzeri e Tedeschi a salsicciarsi così tutto l'anno mi resta misterioso. L'unica seria ipotesi é che coprendo tutto con birra di più o meno nobile origine, lo stomaco si impermiabilizzi definitivamente... Ritorna come leit motiv anche il bbq. La chiara motivazione é che stare all'aperto, dopo mesi e mesi di opprimente freddo, é già di per sé una esperienza divertente. Se poi il corpo si imbottisce di grassissimo cibo e di un litraggio alcolico adeguato alle necessità, tutto diviene una festa...
Verso il bbq sono stato sempre un benevolo entusiasta, particolarmente perché a Sorrento mi sono negli ultimi anni dilettato a cuocere gustosi pesci e numerosi tipi di carni con risultati incoraggianti. Però tecnicamente qui c'é una differenza: invece di carbone e carbonella, per il fuoco, si usano ciocchi di legno. La loro gestione mi appare più complicata di quella del carbone/carbonella, anche per una mera difficoltà di reperirla in Italia. Tra l'altro credo che i mobili del sig. Ikea non sarebbero adatti allo scopo, e la deforestazione della penisola a Stivale sia ormai completa. La gamba d'Europa é tanto depilata che neanche un epilady gigante tirerebbe fuori un arbusto! Ebbene continuerò con il triste carbone, pur se profondamente attratto dal legno secco. Peccato per la expertise...
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