Alla fine ce l'ha fatta Renzi e il suo partito a prendere la maggioranza dei voti in Italia per il parlamento europeo. Non essendomi informato bene, non parlo delle regioni e dei comuni per non sbagliare.
C'è qualcosa da dire in merito? Da parte mia no. Né congratulazioni né troppo entusiasmo. Una notevole attenzione però e un sicuro incoraggiamento a mettere le cose in moto. E' questo il compito del governo e dei politici: affrontare dal loro punto decisionale le problematiche di tutti e dare delle risposte. Tenere svegli i cervelli e spingere in ogni direzione per migliorare le condizioni di vita dei cittadini. E andare da qualche parte, magari non verso un precipizio, ma andare dove serve alle persone.
E' questo il senso che bisognerebbe dare ai risultati elettorali. Mi è piaciuto che ci sia stato un messaggio per dire che ci si rimetteva in moto subito con l'attività di governo. E' un'assunzione di responsabilità senza lodarsi per non sbrodarsi. E' un segno dell'urgenza che vive l'Italia, in attesa da troppo che la politica smetta di parlare di se stessa e si dedichi al suo lavoro di servizio della cittadinanza. Stilisticamente io mi ritrovo in questo approccio che dopo un esame inizia a prepararne un altro. Resta un condizionale d'obbligo, ma anche la speranza.
E' invece uno spettacolo poco edificante quello di chi non ha ottenuto l'affermazione che sperava, e masticando amaro ritiene sia sensato considerare stupidi tutti quelli che a maggioranza hanno fatto una scelta diversa. Non è più tempo di misere ripicche e di parole al vento. E' il caso di assumere la responsabilità di essere vigili e di portare veramente avanti le istanze di cambiamento che sono giuste con dei modi civili e collaborando.
Per fare una casa nuova, si fa prima e meglio dando una mano a mettere i mattoni al loro posto. Se ci si accorge che qualcosa non è come ci piace, è importante dirlo e discutere. Oppure contribuire facendo al massimo quello che si può dove si ha accesso. Ma bisogna sporcarsi un po' le mani di calce e cemento, perché se si sta solo a guardare come gli altri costruiscono male, non ci sarà un tetto per nessuno.
E' tempo di cambiare stile e mentalità e per tutti di dire come vogliono aiutare l'Italia a non sprofondare ancora più giù. Ma ancora una volta è un sogno...
Nessun commento:
Posta un commento