Ho sempre odiato le dipendenze. Forse in passato devo anche averne scritto, ma stasera non me ne ricordo... Posso solo dire di aver lottato e battuto una serie di cose che mi si erano appiccicate addosso e che avevano iniziato a rubare troppe delle mie risorse cerebrali...
Ho parlato di cose, e su quelle credo che l'indipendenza sia cosa sacrosanta. Ma proprio perchè nella categoria "cose" non si possono far rientrare le persone (o almeno una discreta quantità di esse...), faccio un degno distinguo. Per le persone sviluppo delle dipendenze da cui non voglio liberarmi. In genere stabilisco dei legami forti, dei vincoli su cui appoggiare e far girare un po' del mio mappamondo personale. Riconoscere che questo accade è stato importante. Come lo è il fatto di capire che per gli altri non è cosi'. Ognuno a suo modo decide che ruolo darti nella sua vita, basandosi su com'è e quanto è disposto a investire in un rapporto. Ci sono quelli che pensano di dover dare perchè prendono, e quelli che invece prendono e non riconoscono il fatto di non dare nulla in cambio.
Potrebbe sembrare un discorso di basso profilo quello del dare e avere, ma solo la letteratura è piena di ipotetiche relazioni in cui si fa tutto per nulla. Alla lunga, sono situazioni destinate a esplodere fragorosamente o a morire silenziosamente. Entrambe fini poco entusiasmanti, e in ogni caso fini...
Piu' o meno dignitosamente fregarsene di un numero considerevole di persone se non quando se ne ha voglia e spazio, significa dire che no, non abbiamo una dinamica in evoluzione nei nostri rapporti con i prossimi... Certo che non puo' essere con tutti lo stesso, ma credo che sia bene provare a essere realisticamente equilibrati. Per quanto difficile sia dirsi "non me ne importa abbastanza", vale forse di piu' di un messaggio finto e di una distanza sostanziale...
E sia una nuova settimana...
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