Nello scorrere del tempo verso obiettivi piu' o meno importanti, viviamo. Poi tutte queste cose che ci sembravano irrinunciabili un minuto prima, perdono il loro valore, e moriamo...
Con il naturale ciclo delle nostre esperienze, diventiamo migliori e peggiori ogni giorno, ma consci in fondo che proviamo solo a difenderci da quel pensiero insopportabile, che tutto scomparirà. Che esista il paradiso o l'inferno e che al piano ammezzato ci sia il purgatorio, non è un fatto rilevante. Tutto cio' che saremo stati si dissolverà, almeno su questo pianeta molto azzurro, per rimanere (forse) nella memoria di persone che ci sono state vicine, apprezzandoci, amandoci, odiandoci... Lasciare un nostro segno sul globo è una speranza giusta e legittima. Ma ancor di piu' forse è l'aver goduto quello che potevamo, l'aver visto quello che volevamo...
Non sono né ottimista né pessimista sul viaggio rotondo che compiamo. Penso pero' di sentirmi oggi profondamente incompiuto e non particolarmente felice di quello che ho raggiunto. Sento anche il tempo scorrere via, e il tentare di stringerlo e di rallentarlo un comportamento da folle Donchisciotte...
Eppure è cosi' difficile vincere la paura che mettersi a correre farebbe passare il nostro tempo ancor piu' rapidamente, che non mi risolvo a farlo. Forse se trovassi una direzione in cui puntarmi con consapevolezza e desiderio, tutto mi sembrerebbe piu' lieve. Forse quest'anno, nella sua bruttezza, ha come insegnamento che bisogna prendere la propria strada e accelerare fino al limite di velocità. Attenti alle multe, ma pronti a pagarle se c'è da spingere per arrivare in tempo...
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