Se le soap operas sono fantasiose, la vita lo è decisamente di più. Ma nel complesso, nessuno potrebbe immaginare le assurde involuzioni - rivoluzioni - confusioni delle fiction, se non avesse qualche esempio reale.
Di recente mi è capitato su Facebook di ricordare quando anni fa con mia Madre guardavano ogni pomeriggio l'indimenticata Sentieri. Ho scoperto con certo orrore di aver usato innumerevoli sinapsi nell'interlacciare i ricordi relativi a quel periodo. Per non parlare di General Hospital e di milioni di ore di cartoni animati. Ricordi che occupano memoria. Ma possono essere classificati come inutili? Non lo so.
Ho imparato nella mia prossima 36enne esperienza, che tutto serve e tutto ci prepara a quello che ci può succedere. La nostra più grande forza come esseri pensanti è quella di ragionare facilmente per analogia. E quindi anche solo cose immaginate sullo schermo possono servire, finanche quando sia in corso d'opera che a posteriori, le consideriamo stupidaggini impossibili. Anche perché poi la vita ci propone situazioni molto al di là delle fantasie degli scrittori. E così ogni storia ha il diritto di essere raccontata...
E brevemente ritornando alle soap, esse sono anche una espressione della cultura di un paese. In Italia ci sono sempre piaciute quelle con i ricconi d'oltreoceano, bellissimi e perversi. Quelle sudamericane sono state sempre guardate come produzioni di serie b, come un po' meridionali. E in definitiva, non sono le storie di Berlusconi e compagni delle soap alquanto misere? E l'Italia ci scivola su, con il suo gusto del pettegolezzo che sembra sempre innocuo, ma che forse in questo frangente non lo è più...
Racconti di viaggio lungo i percorsi della vita...
venerdì 30 settembre 2011
Soap Operas
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3 commenti:
da bambina mi guardava la mia vicina di casa, i miei lavoravano e io odiavo la scuola materna.
ho quindi guardato anche i ricchi piangono (e ci piangevo anche io) maria celeste, e crystal, una cosa che credo guardavamo solo noi due, ambientata in venezuela.
sì, erano delle trogolezze, ma a noi due, a me cinquenne e a lei sessantenne, piacevano molto. :)
andrea celeste! NON maria celeste! :)
Andrea Celeste: non l'ho mai vista, ma 1. mi lasciava perplesso il fatto che una donna potesse chiamarsi Andrea. 2. Secondo me doveva essere una che si vestisse sempre di celeste, perchè che fosse un cognome mi sembrava impossibile... :-)
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