Non ho celebrato degnamente il fatto che siamo arrivati nel blog a Mille Post. Rileggendo il millesimo post, non credo che fossi nello spirito celebrativo giusto. Ma ora voglio spendere qualche parola, sebbene la cosa sia autoreferenziale...
Beh, è iniziato come un gioco, nella direzione di mantenere dei contatti. Io l'ho presa subito abbastanza sul serio questa cosa. Forse perchè è stato colpo di fulmine con la possibilità sempre cercata di comunicare pensieri e impressioni senza svelare un anonimato e potendo essere a piacimento complesso con le parole.
Per alcuni è stato fuoco di paglia. Presto esaurito. Per altri forse la mancanza di tempo e l'allentarsi inevitabile di legami e di comunioni e comunità, ha prodotto un allontanamento progressivo. Per tutti, è stato bello contribuire e incontrarsi sulla strada ferrata. Nessun rimpianto di essere rimasto unica voce delle comunicazioni interne e esterne. Sono cose che capitano e penso che scrivere sia comunque una cosa abbastanza solitaria...
E' importante dire che aver mille volte scritto parole libere su queste pagine telematiche, non averne guadagnato economicamente un centesimo, ma personalmente un valore difficilmente stimabile, è sorprendente e entusiasmante. Tra gli alti e bassi di una vita e di una scrittura oscillante per qualità, quantità e verità, non ci sono esempi di cose scritte e non sentite. Si può leggere tra le righe una e mille storie. Cose intime e più ampie e lontane. Cose interessanti e meno. Ma in questo il blog assume la sua funzione di specchio della vita.
Rimane dov'é questo indirizzo. Ha una bussola il nostro treno, che almeno indica la direzione, pure se poi i binari indirizzano verso altri lidi. E' forse il modo per sapere dove sono. Chissà se ci sarà modo di arrivare a duemila. E' una domanda senza risposta, ma è anche un nuovo obiettivo...
Fischio d'oro oggi! E la firma del capotreno che lascia il suo armamentario per mettersi in cabina e diventare conduttore, per una giornata di sole...
Andrea B.
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