Ci sono delle cose che ti entrano in testa da sole, senza forse che qualcuno le suggerisca direttamente. Ti trovi dei pensieri, al limite delle scelte compiute, in base non a dei dati o a delle azioni, ma a delle mancanze.
L'omissione è un segnale. In genere non un segnale positivo. E' anche un segnale rischioso. Un silenzio, nella sua incompleta espressione, si presta a interpretazione dipendente dall'umore. E in questo momento in cui il mio umore ha la densità di un buco nero e non lascia scappare neanche una briciola di luce, potete ben immaginare come un silenzio possa essere interpretato...
Nell'angosciante rombo di un tono muto, c'é da ritrovare però la propria strada. E anche a costo di bruciare un pò la frizione, credo che sia il caso di provare a salire dal burrone.
M. mi dice di mangiare, dormire e guardare avanti. Consigli saggi. Proverò a seguirli. Ma intanto di recente mi sento uomo da troppo e bambino da troppo poco...
Nessun commento:
Posta un commento