Odio essere disinformato. Odio non sapere che cosa accade in giro. Nel mio piccolo, in modo anche un pò preoccupante, tengo d'occhio i trend e gli avvenimenti. Lo faccio con un certo distacco, ma con curiosità da archivista.
Non così gli eventi che si verificano nel mondo. Sempre pessimo nel ricordare date, anni e finanche decenni, la mia memoria fissa precisamente i fatti, siano essi piccoli i grandi. Mi resta in genere un quadro più o meno preciso di accadimenti rilevanti e non. Ma forse sarebbe meglio usare il passato.
Ultimamente, concentrato su una vita intensa e inattesa, non leggo le notizie. Non mi informo sui fatti. Non riesco neanche a produrre quella minima infarinatura che mi permetterebbe un discorso articolato in società. Cosa stia accadendo in Libia, cosa sia avvenuto in Egitto o Tunisia, i fatti che diventeranno storia di questo secolo e forse di questo millennio, mi restano ignoti. E' grave. Da sempre propugnatore dell'importanza della storia non per le date quanto per capire il presente, dovrei leggere i fatti per guardare al futuro. Ma manca il tempo, l'attenzione e forse anche la voglia di guardare a storie su cui non è possibile intervenire non avendo iniziato in tempo una adeguata carriera politica...
Si potrebbe cercare di recuperare se le informazioni di oggi non cancellassero quelle di ieri ad un ritmo ossessivo. E alla fine, rimanendo fuori dal giro anche solo per poche ore, si perdono dettagli che compongono il quadro generale portandolo a una risoluzione leggibile... Forse è anche pretendere troppo pensare di capire, ma l'illusione serve come spinta a assorbire come delle spugne. E in fondo, non ci si dovrebbe rinunciare...
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