Più volte ho detto come lasciare il treno sarebbe per me doloroso, e in questa fase del tutto impraticabile. La ragione é che mettere le cose su web, in qualche modo mi rasserena. É un pò come se dopo averle scritte, particolarmente le cose che mi hanno disturbato, venissero spianate e il loro fastidio lenito. Non credo sia tanto il razionalizzarle, quanto il chiarirle che me le rende meno ostiche. D'altronde illustre esempio per me é il Montalbano di Camilleri che nelle sue lettere autospedite trova le sue soluzioni.
Non dico che la cura possa valere per tutti. Ognuno trova la sua strada, ma nel mio percorso di vita, su rotaie con scambi non frequentissimi ma molto importanti, aver incontrato in me stesso un Capotreno scrivente é stato utile e forse di più...
Non credo diventerò mai uno scrittore. Non penso sia nelle mie corde e anche se in generale sono un tipo ambizioso, conosco i miei limiti. D'altronde, nel blog rimarranno delle pagine memorabili e simpatiche, quanto meno perché spontanee. E questo é più che abbastanza!!
3 commenti:
Soprattutto, le pagine del blog rimarranno!
Questa persistenza potrà essere più o meno forte, per alcune persone alcuni post resteranno impressi più di altri (per il sottoscritto, la cosa vale specialmente per quello sui Giochi Olimpici e per uno di fine settembre '08), ma poichè "scripta manent" le parole, i pensieri e le riflessioni che hanno viaggiato su questi binari non andranno "persi nel tempo" come Ridley Scott faceva dire ad uno dei suoi replicanti alla fine di "Blade Runner".
...E questa è, quanto meno, una consolazione non di poco conto...
Ma, ma, ma.... quando ci vedevamo nel treno vero, non stavi scrivendo un libro??
Delusione, delusione, cattivo, hai detto la bugia!! (ma tanto ti amo lo stesso)
Lo scrivevo. E' in un cassetto virtuale...
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