venerdì 6 luglio 2012

Tenerezza

Credo che per gli uomini, essere tacciati di dolcezza sia un po' come assumere che abbiano a che fare con i dieci piani di morbidezza... La mascolina sensibilità viene intaccata dalle visioni delicate. Una rude, vigorosa e automaticamente virile stretta di mano è il massimo che un maschio adulto nella nostra cultura può ammettere.

Sono le donne che devono detenere il predominio degli atteggiamenti teneri. O almeno, nella filosofia più popolare, gli atteggiamenti rudi sono considerati la normalità nel sesso che ha gli attributi esterni al piano di sotto...

È strano in questo senso che questo condizionamento antropologico sociale non venga meno. Nella rivoluzione delle posizioni che negli ultimi 50 anni ha scosso i rapporti di forza tra il sesso debole e quello forte, rendendo questo stesso concetto del tutto anacronistico, sembra che il maschio continui a dover fare l'uomo. E la domanda che mi viene è quanto durerà questo ancora? Cioè, pur supponendo che questo sia giusto, cosa alquanto discutibile, riusciranno i nostri eroi a nascondere a tempo indeterminato di avere anch'essi dolcezza e tenerezza da voler condividere? Ed è giusto sia così? Ai posteri la sentenza? Per parte mia, purtroppo, ho un atteggiamento ambivalente. Da un lato riesco bene a nascondere il mio aspetto più budino al cioccolato. Ma dall'altro mi scquacquereo facilmente quando il mio coinvolgimento è tale da non lasciare spazio al controllo mentale... Bene o male che sia, mi devo accettare? Forse sì, perché in fondo anche la cioccolata amara ha in sé molto zucchero... be

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