È strano pensare che i percorsi della vita, sottotitolo di lungo corso per questo blog, siano lunghi e tortuosi al punto di incontrarsi in un ipotetico luogo a metà tra il loro inizio e la loro fine.
Fai tutto seguendo una direzione autonoma e prendendo le curve che più ti convincono. Eppure dietro una di queste svolte incontri qualcuno che ha fatto un suo percorso privato e costellato di altri mille incroci. E improvvisamente sembra che venendo da luoghi infinitamente lontani e profondamente diversi, l'unica strada che resti possibile da seguire sia quella che nasce dalla metà di quelle originali.
Nell'esaltazione del compromesso possibile e doveroso, c'è anche la speranza che ci si augura non illusoria che su quella linea mediana si costruisca una nuova e meravigliosa realtà, dove le curve pericolose si possano affrontare mano nella mano e con gli occhi attenti a non perdere di vista la strada, ma anche lo sguardo di chi ci accompagna...
E nell'essere due metà, si ritrova quell'unità che proviene dall'aver ceduto qualcosa di sè, per assumere qualcosa dell'altro, componendo un puzzle mai finito ma che continuamente si ingrandisce e si rinnova con pezzi più o meno spigolosi che nel lungo termine riusciranno a comporsi. È una ricerca senza fine terrena questa, ma che ci porta dove le strade sono complete...
Buona fortuna a chi si incontra a metà!
1 commento:
É faticoso ma vale la pena unire due percorsi in uno. Anche se piu si ridividono
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