Torno oggi al lavoro da un weekend di 4 giorni in giro per le alpi. Tralascerò la sensazione di intorpidimento di questa mattina: é una cosa consueta dopo un viaggio. Annega anche quella tristezza per la partenza di un fratello con cui fortunatamente c'é modo e spazio di incontrarsi, ma mai abbastanza...
Ebbene é stato un viaggio chilometricamente impegnativo, ma senza alcuna sofferenza. Questa volta é stato andare in montagna vera, tra quei 2000-3000 metri sul livello del mare dove tutto diventa rafefatto, ma se c'é il sole, splende di colori inestinguibili... É la montagna dell'Austria, del Tirolo, che lascia nel cuore e nel suo compagno il cervello, la sensazione di non poterne fare a meno...
Abbiamo fatto tutte le cose giuste, partendo presto ma non troppo, arrivando in quella gemma che si chiama St. Anton am Arlberg, ripartendo poi per Innsbruck e infine per Roverè della Luna.. Mai troppo stress, ma sempre qualcosa da fare e d vedere...
St. Anton é una località sciistica pura. Oggi che ne ho viste un pò, dico una di quelle organizzate religiosamente. Però anche d'estate la montagna e la sua natura, sono una felice combinazione. Abbiamo disceso lungamente (ma non troppo) l'assolato e ripido pendio fermandoci giusto in tempo, prima che le ginocchia di gente di città iniziassero a scricchiolare. Respirando l'aria di montagna, puoi domandarti perché l'umanità non sia in grado di crescere meno fragorosamente, ma la risposta arriverebbe comunque troppo tardi...
A Innsbruck abbiamo trovato una città torrida, chiusa strettamente tra punte che sembravano le dita di una gigantesca mano a coppa. Saliti in alto, abbiamo visto le Alpi vere, senza soluzione di continuità e a 360 gradi... É stato rasserenante, e mangiare in quota la solita cotoletta non ha guastato la sensazione di allegria al sole... E la città l'abbiamo vista e capita abbastanza da dire che ci si potrebbe stare bene, magari anche evitando un paio di musei non troppo necessari..
E infine l'Italia di Bolzano e dintorni.. Nuova per me, e non posso dire forse adesso di conoscerla tanto di più, ma piena ancora una montagna da scalare, con o senza corde e scarponi. Ci aspettava una radura piena d'amicizia e di un verde abbacinante, dove si spargeva un silenzio senza ronzio e quasi collocata in un tempo che piano scorre, senza spingere sui pedali.. Bellissimi questi luoghi. Per uno di quelli nati a mare e che non é arrivato in montagna prima di 3 anni fa, é un'esperienza sorprendente amare anche i pendii e il dolente e ritmato salire e scendere... Ma é una bella sensazione quella di non essere finiti dentro, riuscendo ancora a godersi le cose e viverle un pò, almeno durante questa troppo breve passeggiata su di un globo quasi sferico, ma mai liscio...
Racconti di viaggio lungo i percorsi della vita...
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