In effetti tutti mi hanno rimproverato perchè non ho portato niente da mangiare e/o da bere, tranne l'orribile sbobba che ho offerto alle macchinette, come pronosticato e augurato dal nostro capotreno e tutti hanno rimembrato i tempi quando cucina splendea e diffondevo cibo ad amici e nemici. E allora visto che siamo nel campo del virtuale, che virtuale sia e pubblico un paio di ricettine richieste a furor di popolo.
E ooooooooone! IL CORNETTONE
Dunque, vi servono, per l'impasto: un Kg di farina, acqua tiepida q.b. (circa 1 litro, ma andateci cuonci), 1 e 1/2 dado di lievito di birra, 1 bicchiere di olio extra vergine di oliva. Per il ripieno: 1 provola affumicata, 1 chilo melanzane, 1/2 Kg pomodorini oppure (fermo restando la provola) 4 peperoni, un bel po' di parmigiano grattuggiato, foglie di basilico q.b.
Fate la pasta con l'acqua, la farina, il lievito, 1 cucchiaio di sale fino e 1 cucchiaino piccolo di zucchero (cresce meglio) - non ve la spiego, che se non la sapete fare potete buttarvi a mare vestiti oppure ve la comprate e non se nel parla più, quindi prima di metterla a crescere le fate ingoiare poco a poco il bicchiere d'olio. Questo procedimento la rende elastica, lucente e fragrante. Mettetela a crescere coperta con un panno per un paio d'ore. Nel frattempo vi preparate delle belle melanzane a funghetti o dei bei peperoni in padella (e manco questi ve li spiego, altrimenti non la finiamo più). Quando la pasta è cresciuta stendetela in un bel disco grande grande alto mezzo centimetro. Stendete con cura sulla superfice le melanzane a funghetti o i peperoni, la provola tagliata a pezzettini, le foglie di basilico e il parmigiano grattuggiato. E' buona cosa lasciare un paio di centimetri dal bordo liberi da condimento. Adesso arrotolate il disco di pizza gigante su sé stesso, verrà fuori un bel rotolone, più alto al centro e più sottile alle estremità. Disponetelo su una placca da forno unta d'olio, dandogli la forma di un cornetto. Mettete nel forno, che avrete preriscaldato a 200° e lasciate cuocere finchè non è cotto (tautologico, no?), insomma un 3/4 d'ora, tanto ve ne accorgete, sarà tutto bello dorato. Servitelo tagliandolo in fette, tipo rondellone. E' buono buono buono e potete cambiare imbottitura come più vi aggrada!
E twooooooooo! OSSOBUCO CON RISOTTO ALLO ZAFFERANO
Per ogni persona, un ossobuco di vitello o manzo (a seconda dei gusti, io il vitello mi rifiuto di mangiarlo e preferisco il manzo), che sia bello grande; altrimenti, un paio di piccoli a testa.
In una pentola con fondo spesso far rosolare (in olio o burro o olio e burro che sarebbe la cosa migliore) una cipolla e una carota tritate; nel frattempo tagliuzzare la cartilagine che circonda gli ossobuchi, altrimenti in cottura diventano barchette, e infarinarli; togliere le verdure dalla pentola e metterci a rosolare la carne da entrambi i lati, sfumare con vino bianco, aggiungere le verdurine, salare e far cuocere coperto bagnando con un brodo leggero per un’ora, un’ora e mezza, girandoli spesso altrimenti attaccano. Assolutamente niente pomodoro, che secondo me in questo piatto è eresia.
Nel frattempo preparare il classico risotto allo zafferano (e che lo zafferano sia aggiunto in ultima, mi raccomando!), da mantecare alla fine con burro e un po’ di parmigiano.
A cinque minuti dalla cottura, preparare la “gremolata” tritando buccia di limone non trattato, prezzemolo e aglio (chi fosse violentemente intollerante all’aglio tritato semicrudo può buttare uno spicchietto intero direttamente nella pentola in cottura ma no, non sarà la stessa cosa); sistemarla sugli ossobuchi, far andare rigirandoli ancora qualche minuto e servirli sul piatto con il riso, facendo in modo che il delizioso sughino sia equamente distribuito tra i commensali.
Siete contenti??? Mangiate, allora!